Sono rimasta incinta e poi l'aborto spontaneo

Salve, ho quasi 41 anni, 2 bambini avuti a 33 e 35 anni e la sindrome di sjogren primitiva, malattia diagnosticata prima di rimanere incinta del primo figlio. L'anno scorso ho avuto 2 aborti spontanei a distanza di 3 mesi l'uno dall'altro: il 1° alla fine dell'ottava settimana, il 2° intorno alla 6 settimana di gravidanza. Sul 2° feto non è stata rilevata alcuna anomalia cromosomica. Inoltre, quando ho deciso di avere il 3° figlio, ho riscontrato una insufficienza luteinica ed un insolito gonfiore del seno pochi giorni dopo l'ovulazione. Il ginecologo mi ha prescritto esami per verificare il progesterone (risultato al limite)e la prolattina (di poco superiore ma niente di preoccupante) ed infine mi ha prescritto il progeffik (2 cp da 200 al giorno)e così dopo circa 4 mesi, e dopo un'anno di tentativi, sono rimasta incinta e poi l'aborto spontaneo. Ho aspettato 2 mesi, ho riscontrato nuovamente un insufficienza luteinica e l'arrivo delle mestruazioni dopo circa 9 giorni dall'ovulazione e così, dopo 3 mesi, ho ripreso il progeffik e sono nuovamente rimasta incinta e nuovamente ho abortito. Ho cambiato ginecologo, mi ha fatto fare dosaggio ormonale ed è risultato tutto a posto, così mi ha detto il medico; in realtà, io ho notato un valore di progesterone sotto i limiti però, 2 giorni prima del prelievo ho osservato , e così ho riferito al medico, piccolissime perdite ematiche ed il giorno dopo il prelievo sono arrivate le mestruazioni. Il medico ha imputato i 2 abortii ad un peggioramento della malattia e mi ha detto che, volendo, si potrebbe provare assumendo plaquil per almeno 3 mesi prima di riprovarci e poi deltacortene se il test di gravidanza risultasse positivo. La diagnosi e la terapia consigliata dal mio ginecologo può essere corretta? Può esserci altro? Premetto che il deltacortene per i primi 3 mesi l'ho sempre assunto durante tutte le gravidanze e, per le ultime 2, anche il progeffik come ho iniziato ad avere le perdite ematiche che poi si sono concluse con l'aborto.
Ringrazio in anticipo per la disponibilità
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Dr.ssa Elisabetta Chelo Ginecologo, Patologo della riproduzione 1.9k 52 26
Gentile signora,
è possibile che il peggioramento della malattia abbiano favorito le interruzioni delle gravidanza, ma bisogna tenere presente che alla sua età l'abortività è comunque molto alta , indipendentemente dalle situazioni presistenti.
Comunque la terapia che il suo ginecologo le suggerisce è sicuramente adeguata.
un cordiale saluto

Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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dopo
Utente
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grazie dell'immediata risposta
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