Parto e vista

Salve, vorrei fare una domanda:
mia moglie è al 4° mese di gravidanza ed ha una miopia elevata.
Nell’ultima visita oculistica gli è stato rilasciato un certificato ove c’era scritto che:
la paziente presenta miopia elevata, con cornea ( se leggo bene) distrofica, poi c’è un’altra parola che non riesco a leggere bene. In previsione di un parto si sconsiglia un travaglio prolungato.
Questo è quanto c’è scritto, ma a parole più di un Oculista dice che se va tutto bene allora non ci sarà nessuna controindicazione in un parto naturale, mentre, se il travaglio e il parto stesso si prolunga allora non è consigliabile un parto naturale nella sua situazione.
Inoltre gli è stato detto che se al settimo o all’ottavo mese di gravidanza avvertiva dei fastidi, dei lampi o un offuscamento alla vista doveva ritornare a controllo.
La sua Ginecologa, invece, dice che per poter programmare un parto cesareo nel certificato dell’oculista ci doveva essere scritto esplicitamente.
Allora io mi chiedo:
visto che si conosce la situazione perché rischiare?
Poi chi mi quantifica il tempo massimo che mia moglie può fare di travaglio?
Perché non si può decidere direttamente per un parto cesareo cosi si evitano tanti rischi e si sta più tranquilli?
Un Ginecologo non può decidere di programmare direttamente, con una situazione del genere, un cesareo?
Dato che stiamo parlano della vista e la paura c’è! Come dovremmo comportarci? Chi mi può dare un consiglio?
Grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Le questioni poste dall'Oculista sono alquanto poco condivisibili.
Come si fa a prevedere come e quanto lungo sarà un travaglio di parto?
Nei casi come quelo di Sua moglie, personalmente, programmo direttamente il Taglio cesareo e basta.
Il rischio è quello di un distacco bilaterale di retina.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, La ringrazio per la sua gentile disponibilità.
é proprio questa la paura che noi abbiamo, ma quello che non capisco è:
perchè la sua ginecologa non provvede subito in una decisione del genere? e vuole che sia scritto direttamente in un certificato?
forse qui a Ravenna è difficile richiedere un parto cesareo oppure lei non vuole avere delle responsabilità?
Come dovremmo comportarci?
Faccio bene se presento il nostro caso al primario di Ginecologia dell'ospedale dove dovrà partorire?
Non so proprio cosa fare.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Non posso, ovviamente, spiegare il comportamento di altri Colleghi.
Le ho detto ciò che farei io se Lei fosse una mia paziente.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Capisco, la ringrazio.
Buona giornata
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