Mioclonie

Buongiorno, vorrei chiedervi un consulto rispetto ai continui spasmi muscolari che stanno rendendo la mia vita piuttosto difficile.
Da circa 1-2 anni soffro sempre più -in modo crescente- di mioclonie, le quali si presentano in modo totalmente variabile durante la giornata e mai durante il sonno.
Queste sono in genere aggravate da sforzi fisici, forte stanchezza e digiuno prolungato (ma di quest'ultimo non ne sono certa a causa della difficile prevedibilità degli spasmi che talvolta sembrano essere indipendenti da qualunque fattore). La caffeina inoltre la devo totalmente escludere in quanto per sua causa sono finita in pronto soccorso già due volte a seguito di miocloni simili a convulsioni che dopo 3-4 ore non volevano accennare a passare.
Generalmente, prima dell'arrivo dei miocloni comincio ad avvertire i muscoli molto tesi, se la tensione muscolare è eccessiva la mia stanchezza aumenta notevolmente e dopo questa fase comincio a muovermi in modo a dir poco imbarazzante: flessione ed estensione della testa (quando è interessato il collo presento anche difficoltà a deglutire) talvolta fino a procurarmi dolore per gli scatti troppo veloci, movimento ritmico della spalla sx e conseguentemente di tutto il braccio, contrazione di tutta la schiena e suo inarcamento (spesso doloroso), scatti o tremori alle gambe. Se i miocloni si presentano in modo molto importante ed i muscoli sono molto contratti ho tanta difficoltà a scendere dal letto, talvolta ne sono completamente impossibilitata. Quando il tutto si attenua rimango per un tempo variabile con rigidità alle gambe, camminando come se fossero entrambe ingessate. Quasi sempre dopo questi eventi mi rimangono delle contratture che durano giorni (come quando arriva un crampo e non si riesce a distendere il fascio muscolare per tempo).
Per queste mie problematiche sono già stata vista due volte in pronto soccorso, ed entrambe le volte sono stata derisa e liquidata come se avessi avuto una crisi d'ansia. Il neurologo che mi ha visitata (ma non ha potuto vedere questi spasmi in quanto erano già passati) non ha notato nulla durante l'esame obiettivo.
La mia domanda è: è davvero probabile che tutto ciò sia legato a stress? Sono una persona molto sensibile, questo è vero, ed in passato ho sofferto molto, ma non mi ritengo una persona ansiosa ed ora sto vivendo un periodo piuttosto tranquillo perciò non capisco questa correlazione...
Il mio ragazzo che studia medicina mi ha suggerito l'idea di farmi vedere per poter essere certi di accantonare l'ipotesi di eventuale sclerosi multipla. Sinceramente non sono preoccupata rispetto a questo, però sono parecchio confusa e credo sia importante sentire diversi pareri.
Si, forse dovrei sottopormi ad altre visite, ma per il momento credo di essere già stata abbastanza umiliata dai medici.
Qualunque sia la vostra risposta vi ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per essere stata prolissa.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

innanzitutto Le dico che non deve sentirsi umiliata se non Le viene riscontrato nulla di obiettivo e se Le viene ipotizzato un problema di tipo psicosomatico. Non c'è nessuna vergogna, sono situazioni oggi molto frequenti a riscontrarsi, aggiungo "per fortuna"! Spesso una sintomatologia psicosomatica è sganciata dall'ansia. Detto questo però La inviterei ad approfondire il problema mediante un'ulteriore visita neurologica magari accompagnata da esami diagnostici come una RM encefalica e un EEG. Le dico questo non perchè sospetti qualche patologia in particolare ma per darLe una maggiore sicurezza.

Cordiali saluti e buona domenica

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
La ringrazio moltissimo per la risposta! Il discorso dell'umiliazione è legato, più che altro, al fatto di essere stata ampiamente derisa, non è bello per un paziente e penso sia anche poco professionale. Per ciò che mi è stato detto invece (problema di tipo psicosomatico) lo posso anche accettare, giustamente.
Grazie di cuore, davvero, ci tenevo molto ad avere la Sua opinione.

Buona serata