Emicrania e cefalea tensiva

Buongiorno, soffro da cinque anni di emicrania e cefalea tensiva e al momento sono disperato. Per i primi due anni di episodi furono sporadici, trattati con farmaci quali oki, tachipirina, aulin, e simili. Successivamente gli episodi si intensificarono ed aumentò pure il dolore. Premetto che i mal di testa non sempre sono uguali, alcune volte iniziano con forti dolori al collo per poi irradiarsi a tutta la testa, altre volte frontali e alle tempie, altre volte originano (secondo me) dall'esposizione a forti luci e quindi dagli occhi con relativo dolore, ma in tutti i casi bilaterali. Spesso sono di tipo pulsante e il dolore aumenta con il movimento, altrettanto spesso presento l'intolleranza alla luce e ai rumori. Talvolta è accompagnata da forte nausea. In media gli episodi sono circa 10-15 al mese, per arrivare nei momenti peggiori a mal di testa pressochè ininterrotti per anche due mesi. In questi ultimi tre anni sono stato visitato da tre neurologi ed in cura in due diversi centri cefalee ma senza risultati. In tutti i casi ho sperimentato cure differenti ma assolutamente non risolutive. Sono stato sottoposto alle seguenti terapie:
- Inderal + Maxalt al bisogno = non efficace
- Inderal + Laroxyl + Triptani al bisogno = sospesa dopo due settimane poiché prima ancora di raggiungere il dosaggio di terapia con Laroxyl ho cominciato a perdere progressivamente la vista
- Inderal + Mag2 + Pineal + Triptani al bisogno = non efficace
- Topamax + triptani al bisogno = sospesa in seguito all'aumento del dosaggio del topamax che mi ha causato costanti nausee per tutto il giorno senza trarne beneficio
- Mag2 + sandomigran + pineal = lievemente efficaci ma hanno comportato un notevole aumento di peso, sospeso dopo due mesi e mezzo
- Mag2 + isoptin + pineal = non efficace
- Normast + Valium = normast causa nausee frequenti
- Attualmente Valium la sera prima di dormire

in tutti i casi all'inizio dell'attacco è stato prescritto di assumere triptani (senza esagerare) e di turnarli tra loro, nei casi più dolorosi iniezioni di Liometacen + Plasil +Bentelan.

Nei periodi di maggior frequenza di attacchi, mi sono recato presso il centro cefalee giornalmente a fare delle flebo di Liometacen + Vitamine per ridurre gli eventi (solitamente cicli di 8/10 flebo).
Preciso che la diagnosi è sempre rimasta invariata: emicrania senz'aura, e cefalea tensiva e che tutte le analisi ed esami clinici sono negativi.

Inizialmente il Valium ha migliorato la situazione e ridotto in alcuni momenti notevolmente la frequenza degli attacchi, ora dopo circa nove mesi di terapia, gli attacchi sono tornati ad essere molto forti e a cadenza giornaliera. Spesso sono molto invalidanti e mi costringono ad assumere triptani o antidolorifici per poter “vivere” decentemente.
Vorrei sapere da voi se sono possibili altre soluzioni o quali altre strade potrei percorrere per tentare di risolvere questo problema che mi sta rendendo la vita davvero difficile.

Ringrazio anticipatamente
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

considerate le numerose terapie finora effettuate e senza particolare efficacia, direi che il problema non è facile da affrontare. Ci sarebbe ancora la possibilità di utilizzare altri farmaci ma questi deve prescriverli lo specialista. Inoltre mi pare che faccia abuso con gli antidolorifici, questo abuso potrebbe causare una cronicizzazione del problema ed alimentare la cefalea, mi auguro che non sia il Suo caso.
Anche qualche esame diagnostico potrebbe essere opportuno, per es. una RM encefalica e della colonna cervicale (non ha detto di averli effettuati) in quanto potrebbero esserci anche delle situazioni, non alludo a nulla di grave, che potrebbero scatenare questi attacchi frequenti e resistenti alle terapie finora effettuate (per es. ernia discale cervicale, ecc.). Ne parli col neurologo che La segue,

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
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Utente
Utente
La ringrazio della pronta risposta e dell'attenzione rivolta alla mia situazione, avevo omesso di elencare gli esami diagnostici che ho effettuato in questi anni che ora vado a riassumerle:

Mi sono sottoposto a tac encefalo con risultato nella norma, RNM encefalo smdc nella norma, RNM angio intracranica smdc nella norma, ECG regolare, ecografia per ricerca forame ovale negativa, ecocardiogramma con color Doppler normale, analisi del sangue (P-omocisteina, S-tirotropina, S-tiroxina libera, S-triiodotironina libera, S-ab tpo, s-ab anti tireoglobulina, s-prolattina, s-ab anti transglutaminasi) tutto normale e TAC rachide cervicale ha riscontrato solo una lieve lordosi (risale al 2009) e una visita oculistica nella quale mi sono stati prescritti degli occhiali da riposo per una lieve astigmatia all'occhio sinistro.

ultimamente è vero che ho "sforato" dalle dosi massime di triptani prescrittemi (ne avrò assunti circa 12 contro le 9 massime mensili prescrittemi) ma cerco sempre di alternarli ai semplici antidolorifici e se possibile di non assumerle proprio, il problema principale è che se non assumo i triptani entro un certo tempo dall'inizio dell'episodio, una volta che questo raggiunge un livello per me insopportabile, non hanno più alcun effetto perchè ormai troppo tardi.
è una situazione difficile perchè, per non assumere qualche farmaco che mi faccia stare bene, sono costretto a sopportare dolori davvero forti e invalidanti, con questo però sono conscio del fatto che non posso riempirmi di farmaci dalla mattina alla sera ed è anche per questo motivo che chiedo un suo parere.
in tutti questi anni, mi sono sentito come una "cavia" per aver cambiato tante terapie senza successo e non le nego che più di una volta ho pensato di interrompere le terapie e tenermi il male alla testa.
contatterei volentieri il mio neurologo ma al momento non ne ho uno.

Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

ok, quindi come esami diagnostici siamo al completo, prenda il lato positivo della cosa, sono tutti negativi!
Senza sentirsi una cavia, come Le dicevo precedentemente, ci sarebbero ancora altri farmaci da utilizzare, a volte anche in associazione, cioè più di uno durante la stessa terapia. Se non ha un neurologo ne scelga uno esperto in cefalee.

Buona domenica
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Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta.
uno dei miei problemi è anche la scelta del neurologo adatto.. per conoscenze e referenze sono andato da quelli che erano ritenuti migliori della zona ma come vede non ho avuto grandi risultati, oltrettutto purtroppo 2 di questi erano l'uno contro l'altro nel senso che uno mi diceva che l'altro aveva sbagliato e viceversa (solo per competizione tra loro)... io sinceramente non ho un nome e non me la sento di andare dal primo che capita, non so se lei ha conoscenze nella zona e se dalla sua posizione mi può consigliare qualche collega.
una cosa che ho notato è però che ciascuno dei neurologi che mi ha seguito mi ha ad esempio consigliato terapie alternative tipo agopuntura, sedute fisiatriche o da un posturologo per vedere se si riesce a "sciogliere" la tensione muscolare anche con altri metodi oltre ai farmaci.. la mia domanda sorge spontanea: sono io che devo farmi venire in mente possibili soluzioni oppure un medico che mi segue può anche arrivare a pensare soluzioni alternative che non riguardano direttamente la neurologia?

buona domenica anche a lei!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

un'altra possibilità potrebbe essere quella della "bocca", cioè valutare se esiste un'origine da problemi del cavo orale (malocclusione, disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, ecc.).
In tal senso potrebbe consultare un dentista o, meglio, uno gnatologo.
Tra le terapie complementari finora i migliori risultati si sono ottenuti con l'agopuntura ed il biofeedback.
Personalmente non conosco neurologi nella Sua zona ma non potrei ugualmente indicarli perchè vietato dalle linee guida del sito.
Oltre i centri cefalea non è possibile indicare altro.

Cordialmente
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Utente
Utente
Salve,
la ringrazio per l'aiuto che mi sta dando, penso di poter escludere problemi del cavo orale in ogni caso mi farò dare un ulteriore occhiata.
immaginavo non potesse indicarmi dei colleghi, ma dal momento che può consigliarmi dei centri cefalea può suggerirmi se mi conviene spostarmi altrove? come milano o bologna... non ho problemi per gli spostamenti, voglio soltanto risolvere questo problema e magari essere visitato in un centro valido.
lei parla di terapie complementari, quindi se non ho capito male sarebbero comunque da associare ad una terapia farmacologica di base, giusto?
sono consapevole che le linee guida non le consentono di parlare o consigliare farmaci, ciò che vorrei sapere da lei è se, oltre alle terapie che ho già sperimentato ne restano altre di valide e prive di effetti collaterali gravi (almeno per me) come aumento smisurato della fame, nausee e simili. vorrei sapere inoltre se le terapie cui si riferiva nelle precedenti risposte siano per emicrania, cefalea tensiva oppure per entrambe.

La ringrazio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

sia a Milano che a Bologna ci sono ottimi centri, Le allego il link, dovrà soltanto cliccare sulla regione che desidera.
Le tecniche complementari menzionate possono essere utilizzate anche senza la terapia farmacologica, il risultato dipende dalla recettività del paziente a queste tecniche.
Eventuali altri farmaci, come Le dicevo, potrebbero essere utili per entrambe le forme, particolarmente per quelle emicraniche. Gli eventuali effetti collaterali sono individuali e non è possibile prevederli con sicurezza all'inizio della terapia.

Cordialità
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Utente
Utente
buonasera, non ho ricevuto i link, ho letto su internet che sia a milano che a bologna ce ne sono diversi di centri, potrebbe indicarne uno specifico (sempre non sia vietato)? grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Mi scusi avevo dimenticato di incollarlo.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=centri%20cefalee&source=web&cd=4&cad=rja&sqi=2&ved=0CEAQFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.anircef.it%2Fopencms%2Fsezioni%2Fmedica%2FceCef%2F&ei=6KVpUJWPOKTj4QSMrIGgDQ&usg=AFQjCNG1bkzTMy-QmpjmYfHwhZKby9Kwkw

A Milano ne esistono tanti e tutti eccellenti, facendo un nome farei torto, a ragione, agli altri. A Bologna è uno soltanto, quello universitario.

Cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Gentile utente, i problemi ad origine orale possono presentarsi anche in persone che hanno la bocca perfettamente a posto; è il caso del bruxismo, per esempio, sopratutto di quello tensivo (serramento dei denti), che non poche volte si manifesta in persone con "bocca perfetta".

Segua il suggerimento del dr. Ferraloro: si rivolga ad uno gnatologo, più che a un normale dentista.

Per capire chi è lo gnatologo:
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/439-lo-gnatologo-ma-chi-e-costui.html

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
Utente
Salve, sono in attesa di risposte ad alcuni esami diagnostici, sono stato in visita dallo gnatologo che tra l'altro collabora con un centro cefalee e mi ha detto che non vi è nulla di rilevante dal suo punto di vista (e che l'eventuale utilizzo di un bite non inciderebbe con l'emicrania o cefalea ne migliorando, ne peggiorando la situazione attuale). Ha riscontrato forse delle cisti nel seno mascellare ed è per questo che sto aspettando i risultati della tac, ma a quanto ho capito nemmeno queste dovrebbero influire sul mio problema.
Ho sentito parlare di trattamento di cefalee tensive con Duloxetina vorrei sapere che ne pensa riguardo questa terapia che non ho ancora intrapreso. Chiedo in attesa di vedere il nuovo neurologo.

Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la duloxetina è un dei farmaci utilizzati nella cefalea di tipo tensivo, a volte dà buoni risultati, altre volte è poco efficace. Comunque non è un farmaco nuovo e non è una novità nella terapia in questione.
Ne parli sempre col neurologo.

Cordialmente
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