Parkinson

Buongiorno, scrivo su questo sito per mio nonno.
Ha 77 anni e da circa 7 mesi sono comparsi dei problemi.
Inizialmente lamentava dei dolori alle gambe e non riusciva più a muoversi come faceva fino a poco tempo prima.
Successivamente ho notato una difficoltà ad esprimersi, e un calo del tono della voce e poca forza anche nelle braccia.
Così ci siamo rivolti ad un neurologo che ha prescritto delle analisi del sangue da cui è emersa una carenza di vitamina b12 e di acido folico, e una TAC.
Sottolineo il fatto che mio nonno non può sottoporsi a risonanza magnetica a causa di un incidente avuto da giovane.
Dalla TAC è emerso questo :
" L'indagine non ha messo in evidenza lesioni espansive in sede sopra-
sottotentoriale
nè alterazioni della normale tomodensitometria cranio-encefalica nè
immagini riferibili a lesioni vascolari in fase acuta.
Segni di atrofia cortico-sottocorticale.
Ipodensità della sella turcica (empty sella).
Sistema ventricolare normoteso in asse rispetto alla linea mediana.
Opportuno eseguire indagine di controllo salvo diversa indicazione
clinica. "
Successivamente a questi esami il neurologo era quasi certo fosse un principio di parkinson, durante la visita ha fatto delle domande elementari a mio nonno e lui non ha risposto facilmente, ha confuso la sua età e non sapeva in che data fossimo.
L'ultimo problema che sono sicura sia collegato alla malattia è l'inappetenza...nel giro di pochi mesi ha perso 15 kg e non ha più interesse verso il cibo.
In quest'ultimo mese ha preso gli integratori di B12 e di acido folico e ieri quando ci siamo presentati alla visita di controllo dal neurologo improvvisamente non era più convinto che fosse parkinson e per adesso ha prescritto RISCHIARIL per 60 giorni.
Vorrei avere una vostra opinione.
Vi ringrazio in anticipo!

[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

è difficile dare un parere a distanza senza una visita diretta.
Entrambe le ipotesi comunque possono essere possibili, cioè un parkinsonismo associato ad alterazioni cognitive (Parkinson-demenza). Mi pare però di capire che all'ultima visita neurologica non siano stati riscontrati segni di parkinsonismo.
Comunque il riscontro alla TC dell'atrofia cortico-sottocorticale può giustificare i deficit cognitivi del nonno.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta e capisco benissimo che senza una visita diretta è impossibile arrivare ad una diagnosi.
Durante l'ultima visita neurologica il dottore non ha notato la grave rigidità agli arti che aveva visto nelle visite precedenti, ma non può essere che questo lieve miglioramento sia dovuto alle iniezioni di vitamina B12 che hanno riportato i livelli alla normalità?
Pur non essendo un medico mi sono informata sui sintomi che potrebbero far pensare al parkinson:
- Diminuzione della sonorità della voce
- Rigidità
- Disturbi del cammino
- Deglutizione difficoltosa
- Confusione mentale. Demenza.
Vorrei solo sapere se nel dubbio sarebbe possibile iniziare una terapia per il parkinson e vedere come reagisce, oppure se è il caso di aspettare quando si avranno delle risposte più sicure.
La ringrazio!
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

provare un farmaco senza avere una diagnosi di una certa attendibilità non è razionale. In alcuni casi, nelle situazioni dubbie, si può effettuare la Spect Dat Scan ma sta al neurologo che segue il paziente stabilire se richiederla o meno.

Cordialmente
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