Dolore occipitale, intorpidimenti e dolori diffusi

Gentili dottori,
ho 36 anni, ho sempre goduto di ottima salute, non mi ritengo ansiosa e sono sempre stata molto attiva.
Di seguito il mio quadro sintomatico sviluppatosi nell'arco dell'ultimo mese e che sta gradualmente diventando invalidante.
1 mese fa: contestualmente ad un' infezione del dente del giudizio che tardo a curare con antibiotico, compare improvvisamente un dolore trafittivo in zona occipitale e retroauricolare sinistra oltre a febbricola. Un solo linfonodo palpabile ma della dimensione di una nocciolina. A questo punto comincio antibiotico per trattare l'ascesso dentale.
4 settimane fa: ascesso scomparso, ma dolore occipitale sempre presente ed anche la febbre. Contemporaneamente spossatezza.
3 settimane fa: mi sveglio un mattino con gamba dx molto debole. Il ginocchio fatica a reggermi. Dolore occipitale, febbricola e stanchezza sempre presenti.
2 settimane fa: nella notte un forte indolenzimento del braccio e della mano dx. Non formicolio ma sensazione di anestesia. Non migliora col passare delle ore e al mattino mi reco in ps. Qui mi tengono in osservazione fino al giorno successivo e mi sottopongono a:
visita neurologica: negativa
emocromo: negativo tranne elettroforesi con gamma lievemente superiori (19,6 invece di 18,8)
Mononucleosi: positivo per mononucleosi non in corso (igg alte)
Tac encefalo, tronco encefalo e rachide cervicale: negativa. Si osserva solo rigidità del rachide cervicale.
RMN encefalo, tronco encefalo e rachide cervicale: purtroppo non riesco a farla per claustrofobia. Mi dimettono con impegnativa per rmn aperta urgente, sempre encefalo tronco encefalo e rachide cervicale, che farò domani.
Ad oggi si sono aggiunti altri sintomi: anulare e mignolo della mano sinistra sono addormentati e formicolanti da diverse ore, la mano destra si intorpidisce diverse volte soprattutto di notte, mi è comparsa una forte lombosciatalgia che fino a ieri coinvolgeva solo gluteo e fianco dx, oggi si è aggiunta l'anca sinistra ed ho avuto bisogno di assistenza per salire le scale. Cammino a stento ed anche le ginocchia sono dolenti. Sento frequentemente delle vibrazioni interne in zona vaginale e da oggi anche in zona sacrale, e fitte alla pianta del piede destro che mi impediscono di appoggiarlo al suolo. Invece il dolore latero occipitale è diventato leggero ma è sempre costante, in più in quel punto ho perso la sensibilita al tatto, al caldo e al freddo. Inoltre ho una stanchezza generalizzata mai sperimentata prima.
Ribadisco di non essere ansiosa ma ammetto di essere spaventata. Domani ho la rmn ma ho il timore che possa sfuggire qualcosa.
Faccio presente che l'unico episodio forse degno di nota relativo alla mia salute risale ad 8 anni fa, credo un caso di cefalea con aura durato 15 minuti con difficoltà del linguaggio e parestesia al braccio dx, ma che non approfondii nè segnalai al curante. Sono magra, non fumo, non bevo alcolici e non assumo anticoncezionale.
Ringrazio sin d'ora per il Vostro parere.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
dal suo composito resoconto anamnestico emergono onestamente almeno quattro distinte ipotesi diagnostiche che ovviamente necessitano di essere confermate sul piano clinico e verificate con indagini appropriate. Il dolore in regione occipitale potrebbe essere espressione di una nevralgia del nervo grande occipitale di Arnold oppure in subordine di una cefalea di tipo tensivo. Le parestesie distali all'arto superiore sinistro potrebbero essere causate da una radicolopatia cervicale (C6-C7) mentre la lombo-sciatalgia sinistra da un conflitto disco-radicolare al livello L4-L5-S1. La manifestazione a carico del perineo, per ultimo, potrebbe coinvolgere il nervo pudendo.
Si affidi ad un Neurologo che valuti questa complessa sintomatologia (di cui il senso di stanchezza potrebbe essere null'altro che un corollario) ed esegua la RM che consiglio di effettuare a carico del rachide in toto.
Riferisca pure l'esito dell'indagine.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
La ringrazio molto,
nel frattempo ho ricevuto il referto della rmn. Negativa quella all'encefalo, mentre da quella al rachide cervicale emerge solo una iniziale protrusione discale contenuta mediana in C5 C6. Mi sembra d'intuire che possa essere responsabile della sintomatologia all'arto superiore. Nel frattempo il mio curante mi ha prescritto un'altra rmn lombosacrale più rx dorsale e lombosacrale e mi suggerisce di attendere l'esito per prenotare una visita neurologica. Di questo onestamente non sono convinta, dato che la cosa sta mi sta decisamente condizionando le attività di tutti i giorni e ieri mi sono trattenuta dall'andare in p.s. per l'estrema debolezza e parestesie alle gambe. Tuttavia sono più serena dato che la rmn ha escluso problematiche demielinizzanti di tipo autoimmune (corretto?).
Una sola domanda: dalla mia sintomatologia è possibile escludere anche malattie del motoneurone?
Nel frattempo di mia iniziativa ho effettuato il test per herpes zoster (ipotizzando di averla presa nella forma sine erpete, sebbene dagli esami del sangue effettuati in precedenza, linfociti, pcr,ves, non emergono stati infettivi in corso) di cui ritirerò l'esito domani.
Aggiungo in ultimo che ultimamente ho sempre crisi ipoglicemiche a 3 ore dai pasti, ma il glucosio nell'emocromo e nelle urine è nella norma.
La ringrazio ancora per la disponibilità.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Mi informi dopo aver eseguito il supplemento di indagine RM
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Utente
Buongiorno,
ho prenotato la rmn lombosacrale per martedì prossimo, intanto ieri ho effettuato privatamente una visita neurologica, risultata negativa. Quando ho riaperto gli occhi dopo la Mingazzini mi sono accorta di aver slivellato di circa 5 cm a dx ma suppongo non sia degno di nota dato che la dott.ssa ha segnato anche la suddetta prova come negativa.
Ho riferito alla dott.ssa che due mesi fa ho fatto personalmente dei lavori nel corso della ristrutturazione di casa che mi hanno costretta in posizioni faticose e scorrette per diverse ore, chiedevo pertanto se i miei sintomi possano essere banalmente imputati a lievi problematiche della colonna in sede cervicale e lombosacrale, mi ha risposto che una sintomatologia complessa che insorge tutta insieme deve necessariamente essere valutata come ipoteticamente causata da una causa unica. Personalmente questo riesco a comprenderlo. Ha poi aggiunto però che dato che la visita e gli esami fatti fin ora sono negativi, devo fare ancora per sicurezza PEM e PESS e, se anche questi saranno negativi mettermi l'anima in pace e non approfondire più, pensando eventualmente ad una causa ansiosa. E qui sono meno d'accordo, perché mi sembra quasi che si consideri che il paziente voglia soddisfare una sua curiosità personale piuttosto che necessitare di risolvere o quantomeno alleviare una sintomatologia invalidante. Onestamente sono anche stanca di sentir parlare di ansia, in presenza di sintomi oggettivi e in una persona che nei precedenti 5 anni non si era mai rivolta nemmeno al proprio medico curante nemmeno per un mal di gola (voglia perdonare lo sfogo che naturalmente non è rivolto alla classe medica in generale). Mi ha anche consigliato di riprendere a fare sport, ma quando ci ho provato dopo due minuti di pilates le gambe mi tremavano e cedevano.
Al momento la mia stanchezza generalizzata è migliorata, per quanto riguarda i dolori questi giorni ho avuto un peggioramento in corrispondenza del ciclo mestruale, per il resto va meglio sebbene temo il momento in cui, fra due giorni, dovrò sospendere il muscoril. Camminare mi è possibile per poche centinaia di metri, dopodiché esplodono soprattutto sotto la pianta del piede dx e dietro la gamba dx.
Mi permetto di porre alcune domande:
1) ho ritirato i risultati del test per Herpes Zoster, risultato igg 802 (max 165), igm 0,3. Considerando che ho avuto la varicella ben 33 anni fa, un valore simile delle igg può far pensare ad una reinfezione recente? Potrei capirlo rieffettuando il test fra una settimana, verificare se scendono, e in quel caso pensare ad una neurite post herpetica (chiaramente manifestatasi sine erpete)?
Ricordo che la mia sintomatologia è iniziata con febbricola, ora non più presente.
2) la creatinchinasi, la ves e la pcr nella norma escludono una miosite e/o cause infettive?
3) i Pem e i pess sono attendibili in assenza di una elettromiografia o è preferibile effettuarne una?
Ringrazio per la grandissima pazienza.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile paziente,
Un segno clinico di notevole valore diagnostico quale il Mingazzini, se è presente, non può essere attribuito tout court a stanchezza e men che meno riferito ad ansia. Se è presente va rivalutato con altre manovre semeiotiche (tipo il Barre’) e/o con i test dinamometrici per escluderlo del tutto o per ritenerlo suggestivo di un quadro clinico in atto. Completi le indagini in corso e non è sbagliato effettuare anche un EMG. Lasci da parte il timore della nevralgia da herpesvirus che, innanzitutto, è denunciata da una significativa sintomatologia dolorosa e poi non determina deficit della forza. Spero di non averle ingenerato indebite preoccupazioni; ritengo che il suo sia un caso da approfondire ma, per carità, senza ansia!
Mi informi perché sono interessato al caso.
Cordialmente
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La ringrazio ancora dottore. Effettuerò intanto la rmn lombosacrale come consigliatomi dal mio medico di base, e i potenziali evocati come richiesto dalla specialista, e nel caso richiederò anche una EMG.
Per quanto riguarda la Mingazzini, la dottoressa non ha nemmeno accennato ad una positività e lo ha segnato come negativo, ho notato io di aver slivellato ma non ho detto nulla. Le altre varie prove, di forza, Romberg ecc. erano tutte negative. I ROT simmetrici e normo/vivaci.
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Aggiungo che agli arti inferiori invece non ho slivellato.
Per quanto riguarda i miei dolori, di base attualmente assomigliano a quelli che si provano il giorno dopo aver fatto una notevole attività fisica. In più si aggiunge un senso di contrattura soprattutto a riposo. Indolenzimento alle ginocchia. Potrebbe essere utile misurare i livelli di magnesio?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Effettui innanzitutto le indagini di diagnostica neurologica. Il resto è secondario.
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Gentile dottore,
la aggiorno in merito alla rmn lombare e potenziali evocati effettuati. La prima totalmente negativa, non si evidenziano nemmeno minime protrusioni discali. Negativi anche i PEM, dei PESS invece attendo i risultati per la prossima settimana.
Il tecnico che mi ha eseguito i PESS, prima dell'esame in via confidenziale mi ha detto che se mi sono stati prescritti tutti questi esami è perché essendo i miei sintomi cominciati dopo un'influenza e contestuale ascesso dentale, hanno probabilmente voluto escludere una reazione autoimmune tipo sindrome di Guillain Barrè, in merito alla quale posso verosimilmente essere tranquilla essendo ormai trascorso un mese e mezzo senza aver mai perso la facoltà di deambulare. Ho cercato informazioni in merito e leggendo nei vari forum medici in inglese, mi sembra di capire che mentre in Italia si resta fedeli all'equazione no paralisi=no GBS, all'estero al contrario si diagnosticano molto frequentemente forme miti, senza perdita della deambulazione e senza necessità di ricoveri e immunoglobluline. Di sicuro i miei sintomi mi sembrano più identici che simili. Ora attenderò l'esito dei PESS, tuttavia mi sembra di capire che in una forma mite a distanza di un mese e mezzo difficilmente si riscontrerebbero anomalie negli esami, qualora sia già iniziato il processo di rigenerazione dei nervi.
Ad oggi è migliorata la mia sensazione di stanchezza generale, sono comparsi invece dolori più distinti, lombari, ai piedi, alle caviglie, che si acuiscono dopo aver camminato o dopo aver trascorso poco tempo in posizione eretta, talvolta ad una spalla, ed alla sensazione di stanchezza alle gambe si associa ora un dolore alle ginocchia in posizione eretta. Talvolta, a riposo, gli stessi dolori alle caviglie, alle anche o ai polpacci, sono puntiformi e molto intensi ma della durata di un secondo, come delle trafitture. L'indolenzimento ai muscoli delle cosce è nettamente diminuito ma ancora presente. Agli arti superiori ho frequentemente durante la notte debolezza al braccio destro, formicolio al sinistro. Frequentemente ho vertigine di tipo posizionale, che aumenta quando ho dormito poco.
In sostanza i miei sintomi mi sembrerebbero contemporaneamente articolari, muscolari e neuropatici. Tuttavia, seppur con dolore, riesco a fare praticamente di tutto (chiaramente non sport, come la neurologa che mi ha visitata mi suggeriva).
Per quanto riguarda la Mingazzini in cui mi sembrava di aver slivellato, che però il neurologo ha segnato come negativa,  ho riprovato più volte ad effettuarla a casa in autonomia (so che non si dovrebbe) davanti ad uno specchio tenendo una linea orizzontale come riferimento, e mi sono accorta che non è il braccio destro a scendere bensì il sinistro che sale puntualmente nei primi secondi, non so se questo possa essere degno di nota.
Mi perdoni se sono stata prolissa e la ringrazio per la sua pazienza.
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Utente
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Gentile Dottore,
la aggiorno con il risultato dei PESS, risultati nei limiti della normalità.
Io continuo ad avere dolore. Ci sono ulteriori esami che è consigliabile effettuare?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Dall'insieme delle indagini che ha sinora eseguito, a mio avviso, le principali paure di malattie del sistema nervoso potrebbero essere accantonate. La sensazione di stanchezza e di faticabilità che sta accusando, unitamente a questi dolori migranti, dovrebbero piuttosto orientare l'attenzione diagnostica in ambito reumatologico.
Mi informi, se vuole, dei risultati.
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Utente
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Dottore la ringrazio molto.
La neurologa che mi ha visitata pensa ad un'analisi del liquor spinale qualora fra due mesi la sintomatologia non fosse rientrata, o prima se dovessi riscontrare peggioramenti. In realtà non ho ben capito cosa s'intenda per peggioramenti, dato che i miei dolori a schiena e piedi questi ultimi giorni non sono certo migliorati, ma non avverto più ormai da settimane debolezza o indolenzimento agli arti. Solo ogni tanto a riposo lievissimi spasmi muscolari, come se fosse un singolo colpetto delicato dato con un polpastrello.
Mi ha prescritto inoltre amitriptilina. Onestamente sono un po' restia a prenderlo avendo letto che è anche un antidepressivo e temendone una dipendenza, non fisica ma psicologica.
Vorrei chiederle, più che altro, in presenza di PEM e PESS negativi un'elettromiografia non ci direbbe nulla di più, è corretto?
Intanto sentirò certamente anche un reumatologo.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Ritengo che una valutazione del reumatologo possa contribuire alla definizione diagnostica del suo caso.
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Utente
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Gentile dott. Colangelo,
torno a scrivere per aggiornarla sulla situazione ed inoltre per chiedere se qualche altro specialista ferrato sull'argomento volesse darmi un ulteriore parere.
Nell'attesa di effettuare la visita reumatologica prenotata sono stata visitata da un amico di famiglia neurologo da poco in pensione, il quale pensa che io possa effettivamente aver avuto una fra le forme fruste della sindrome di Guillain Barrè, risoltasi velocemente e senza esiti vista la negatività dei potenziali evocati. La visita neurologica ha dato comunque esito negativo a parte ROT vivaci, secondo lui a causa di uno stato ansioso.
Una ulteriore visita neurologica che avevo prenotato all'insorgere dei sintomi tramite SSN e che ho potuto effettuare ieri, ha dato lo stesso esito. Possibile lieve sindrome di Guillain Barrè, i cui sintomi a distanza di due mesi e mezzo attualmente si auto mantengono a causa di uno stato ansioso. Alla visita sono stati riscontrati i soliti rot molto vivaci, lieve tremore posturale alla Mingazzini 1 e Hoffman bilaterale. Il tutto indubbiamente ascrivibile al sopracitato stato ansioso, a quanto mi è stato detto. Nessun calo di forza obiettivo, né deficit della sensibilità, nè problemi di equilibrio.
Personalmente confermo di essere entrata in uno stato psichico di perenne allerta, mi sveglio ogni notte controllando di poter muovere gli arti, mi spavento anche per un banale mal di gola e devo continuamente ricordarmi di rilasciare i muscoli, che tengo costantemente contratti, così come i denti che tendo a digrignare non solo nel sonno. Questo giustifica il dolore sciatico e alle braccia, i crampi al piede destro, la sensazione di gambe legnose e rigide al mattino e ogni volta che da seduta passo alla posizione eretta, la scarsa tolleranza allo sforzo fisico?
Ho chiesto se posso smettere di preoccuparmi delle malattie neuromuscolari croniche, la specialista è letteralmente scoppiata a ridere rispondendomi "ma certamente" e mi ha prescritto del citalopram.
La ringrazio come sempre della sua consueta disponibilità.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Col dovuto rispetto per il parere del collega, ma non ascriverei ad una ipotetica forma frustra di sindrome di Guillame-Barrè la fenomenologia che lei descrive. All'origine della sua situazione di tensione muscolare può essere invocata sia una patologia reumatologica che se -come le auguro- sarà esclusa, si può immaginare che tutto scaturisca da uno stato di tensione intra-psichica, che per altro lei sessa riconosce di possedere.
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Utente
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Gentile Dott. Colangelo,
Le scrivo per aggiornarLa. A seguito di nuova terapia antibiotica con amoxicillina ho avuto una riesacerbazione dei sintomi. A questo punto il mio medico di base ha ipotizzato un problema di natura allergica. Indagando ho scoperto in effetti di aver avuto una grave reazione allergica alle penicilline da molto piccola. Pertanto il mio medico in occasione dell' estrazione del dente del giudizio mi ha prescritto claritromicina, solitamente ben tollerata dagli allergici alle penicilline, in associazione a Medrol. Ma niente: anche stavolta forti dolori a gambe e braccia (precedentemente erano regrediti lasciando il posto a fascicolazioni), affaticamento muscolare ed in più, questa volta, uno strano eritema maculato che il mio medico di base ha definito vasculite/livedo reticularis. Mi ha pertanto prescritto esami reumatologici e rifatto l' impegnativa per visita reumatologica questa volta con urgenza, visita che effettuerò il 20 c.m.
Avendo letto dell' esistenza di una neuropatia vasculitica in particolare sono a chiederle: è più frequente una neuropatia causata da vasculite o una vasculite causata da neuropatia? Perdoni qualora la domanda non fosse sensata.
Le chiedo inoltre: la figura di riferimento a questo punto è il reumatologo o il neurologo?
Ho inserito qualche settimana fa una richiesta di consulto in reumatologia che però è scaduta passando inosservata.
Grazie mille
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
ho avuto piacere di essere aggiornato sulla sua vicenda ed anche per le domande degne di comparire fra quelle di "Chi vuol esser milionario". Mi permetto di scherzare per esorcizzare la sua ansia.
La mia impressione è che sia in atto una reazione generale di carattere sistemico che non può non avere un riverbero anche sulle funzioni neurologiche e che promuove un legittimo stato di apprensione.
Ovviamente il quadro si pone sul territorio di confine di più specialità che spaziano dalla medicina internistica alla neurologia con passaggio obbligato attraverso l'immuno-ematologia.
Mi tenga informato
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Dott. Colangelo la ringrazio come sempre per la prontezza e chiarezza delle sue risposte. Se solo fossimo più vicini avrei richiesto sicuramente una visita presso il suo studio.
L' aggiornerò certamente!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
In riscontro al suo gentile commento, se vuole, mi contatti sulla mia mail