Epilessia anziana

Gentilissimo dottore avrei bisogno di un consiglio per mia madre 81 anni ipertesa che l altra sera ha avuto una piccola crisi epilettica con tremori agli arti. ho chiamato il 118 e al pronto soccorso hanno fatto tutti i controlli. tc celebrale ha escluso emorragie e confermato la diffusa sofferenza leucomalacica periventricolare e sottocorticale fronto parietale biemisferica e esito malacico emisfero cerebellare destro e esito malacico capsulare esterno ma di questo eravamo a conoscenza perché nel 1997 mia madre aveva avuto un emorragia celebrale che si è risolta senza deficit. analisi del sangue nella norma pressione 180/ 90 frequenza 115. alla visita neurologica fisica ha risposto bene agli stimoli ma dall' eeg eseguita il giorno dopo si riscontrano abbondanti elementi theta ritmici e grafoelementi tipo punte nella derivazione temporale sinistra diffusione omolaterale. il neurologo ha prescritto levetiracetam 500mg mezza capsula mattina e sera poi aumentare entro 3 settimane per arrivare 1 capsula mattina e sera e controllo fra 3 mesi. Mia madre assume gia da tempo adalat 20 mg al mattino e bisoprololo1,25 mg alla sera e la sua pressione era ottimale ( 125/ 68 e frequenza 70) ha iniziato levetiracetam ieri sera e stamattina ha preso la seconda dose., ma ricontrollando la pressione ho visto che si è abbassata molto 107/68 e frequenza 60.LE chiedo cosa puo' essere stata la causa di questa epilessia? se questo abbassamento repentino della pressione è dovuto al nuovo farmaco e come mi devo comportare con mia madre che insiste a dire che sta bene e vuole uscire da sola .?mi scusi per le domande ma sono molto preoccupata grazie infinite
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

le epilessie nel soggetto anziano sono molto più frequenti di quelle dell’età giovanile-adulta e spesso i problemi vascolari cerebrali in generale sono la causa di queste manifestazioni.
Finora non sono state dimostrate alterazioni significative della pressione arteriosa in seguito alla somministrazione del levetiracetam.
Non conoscendo la Mamma non posso dare un parere attendibile riguardo la sua volontà di uscire da sola. In generale, se la Signora è autonoma e le condizioni generali sono buone, non ci sono controindicazioni, ovviamente è sconsigliata la guida di autoveicoli.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
grazie dottore lei è sempre molto celere e disponibile. mia madre non guida ma le piace fare i suoi giri la mia preoccupazione nasce dal fatto che magari possa ripetersi l epilessia. Mi consiglia di fare altri accertamenti ? che effetti collaterali potrebbe dare questo farmaco ? la prossima visita me l hanno programmata fra 3 mesi posso aspettare con tranquillità ? scusi l insistenza ma l altra sera mi sono spaventata moltissimo. grazie e scusi nuovo
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

dopo TC encefalica e EEG non occorrono altri esami diagnostici. Se non si verificano altre crisi va bene la visita neurologica tra tre mesi.
Riguardo gli effetti collaterali del farmaco, questi sono individuali, cioè possono variare da un soggetto all’altro, tra i più frequenti le segnalo sonnolenza e cefalea ma non è detto che si manifestino essendo questo farmaco di solito ben tollerato, ma, ripeto, tutto è estremamente individuale.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
buonasera dottore e scusi se la disturbo ancora ma le volevo chiedere sempre con i limiti della valutazione a distanza in base al referto dell EEG di mia madre lei avrebbe dato comunque la terapia? anche per quanto riguarda il referto della TC la sofferenza leucomalacica è preoccupante? il medico del prontosoccorso mi ha detto che la causa dell epilessia era dovuta ai 2 pregressi esiti malacici è possibile secondo lei?grazie di cuore se vorrà ancora aiutarmi a capire.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

sì, la terapia antiepilettica è indicata anche in base ai reperti riscontrati alla TC.
Sulla causa delle crisi concordo con quanto Le hanno detto, infatti Le avevo scritto che "spesso i problemi vascolari cerebrali in generale sono la causa di queste manifestazioni" e gli esiti malacici sono espressione di problemi vascolari cerebrali.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
grazie per avermi risposto anche di sabato sera magari fossero tutti come lei!scusi l ignoranza ma questi problemi celebrali vascolari potevano essere prevenuti o controllati diversamente per non arrivare a questo punto?perche mia madre dopo l emorragia celebrale del1997 ha sempre preso la pasticca per la pressione adalat 30mg fino a novembre scorso poi a causa di una tachicardia sinusale la terapia è stata cambiata con adalat 20mg al mattino e bisoprolopo 125mg la sera . forse dovevamo fare dei controlli più approfonditi ma non mi è stato mai consigliato dal medico di famiglia ma la sua pressione è stata sempre nei limiti. infinite grazie e buona domenica!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

se la pressione arteriosa è stata mantenuta nei limiti evidentemente la terapia era adeguata al caso della Mamma.
Fondamentalmente la terapia dopo un'emorragia cerebrale è proprio quella antipertensiva per cui la Signora è stata curata bene, non si crei sensi di colpa perché non esistono.
Mi pare di capire però che le condizioni generali di Sua Mamma siano buone (autonoma e lucida, vuole uscire da sola) e questo è molto importante.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore lei oltre ad essere un ottimo dottore è anche una persona molto sensibile e umana.Ha capito perfettamente il mio stato d animo anche perché sono figlia unica e tutte le decisioni ricadono su di me.mia madre è abbastanza autonoma fa ancora piccoli lavori domestici esce per comprare il pane al livello cognitivo un po è calata ma tutto sommato non mi posso lamentare penso che sia pure fisiologica la cosa (sofferenza leucomalacica?) visto l età. ho letto da qualche parte che ci sono situazioni come per esempio febbre mancanza di sonno che possono scatenare le crisi è vera questa cosa? per esempio in caso di influenza la febbre potrebbe essere pericolosa?di nuovo scusi l ignoranza ma come avrà capito ho anche un medico di famiglia poco disponibile e io non so dove reperire informazioni.grazie tante per la sua disponibilità avrà la mia gratitudine a vita!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

la febbre e la privazione di sonno possono rappresentare fattori di rischio per crisi epilettiche in persone predisposte, pensi quante persone hanno temperatura corporea elevata o privazione di sonno, se tutti dovessero avere crisi sarebbero decine di milioni solo in Italia...
Peraltro le crisi parziali dell'anziano cerebrovasculopatico non sono solitamente soggette a questi fattori di rischio.
Inoltre la Signora è sotto copertura farmacologica.
Stia tranquilla.

Buona domenica
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dopo
Utente
Utente
dott. Ferraloro non voglio abusare della sua pazienza ma ho ancora bisogno di lei! come le avevo detto dopo la crisi epilettica mia madre aveva la pressione arteriosa 180/90 e frequenza 115.la mattina seguente sempre misurata al pronto soccorso aveva 140/90il medico mi aveva detto che questo aumento era stato causato dalla crisi stessa.il giorno successivo a casa ho ricontrollato e la pressione si era abbassata di molto 107/68 e 60 di pulsazioni.oggi dopo 3 giorni l ho di nuovo controllata ed è 116/60 e 58 di pulsazioni. la sua media prima della crisi era 125/65 e 75 di frequenza.le chiedo è troppo bassa vista l età? le chiedo questo perché quando a novembre abbiamo introdotto il betabloccante abbiamo dovuto fare diverse prove per trovare il dosaggio giusto perché la pressione tendeva ad abbassarsi troppo visto che assumeva anche adalat. grazie infinite per la sua disponibilità!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

una pressione arteriosa di 110-115 è nella norma e non crea problemi. Se dovesse scendere sotto i 100 ne parli col medico curante o col cardiologo.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
mi perdoni dottore anche la minima (60) e la frequenza(58) sono nella norma per un anziana?.io ho pensato che questa pressione un po' piu' bassa del suo solito fosse perché magari il levetiracetam che comunque ancora non assume a pieno dosaggio la rilassa ! potrebbe essere? se potessi mi creda la ringrazierei personalmente ma sono troppo lontana!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

i valori pressori menzionati non destano preoccupazione.
Correlazione tra ipoitensione e levetiracem? Non è stata segnalata, però non si può escludere del tutto

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottor Ferrarolo mi perdoni se ancora una volta la bersaglio di domande ma ho bisogno di capire come gestire questa situazione che sinceramente mi da' molto pensiero.cosa rischia mia madre? nel senso c' è la possibilità di recidive ?di complicazioni?di una progressiva demenza?o puo' condurre una vita normale senza che io sia in apprensione nei suoi confronti? so che non ha la sfera di cristallo ma la sua grande esperienza mi potrebbe aiutare a comprendere. per quanto riguarda la pressione cercherò di monitorarla e poi riferire al medico di famiglia ma le chiedevo se magari era il caso di aiutarla con qualche vitamina mia madre ha sempre mangiato poco ma adesso è il caso non so di aiutarla con qualche integratore? so che alcune vitamine quelle del gruppo b possono aiutare in questi casi. le analisi fatte al pronto soccorso erano buone . grazie di cuore se vorrà di nuovo rispondermi e consigliarmi!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

non vedo motivi di eccessiva preoccupazione, la situazione clinica della Mamma è buona e stazionaria, sempre considerato che non conosco la Signora ma dalle Sue parole si evince questo.
Non stia in apprensione e non la "contagi" alla Mamma.
Stia serena.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
buongiorno dottor Ferraloro faccio di nuovo appello alla sua pazienza e bontà! le volevo chiedere se è possibile che tra gli esiti malacici e la crisi epilettica possano essere passati tanti anni.mi spiego meglio l emoraggia celebrale( esito malacico capsulare esterno) mia madre l ha avuto nel 1997 e di questo sono sicura perché è stata ricoverata.esito malacico emisfero cerebellare destro l ho scoperto casualmente l anno scorso quando è caduta inciampando con una mattonella disconnessa e io ho insisto perche' al ps facessero una tac in quanto aveva riportato un ematoma occhio sinistro.comunque si parla di pregresso non recente non saprei collocarlo temporalmente ma sicuramente sono passati diversi anni ( a detta anche del suo medico).quindi le chiedevo puo' passare tanto tempo tra un ictus e la crisi epilettica?inoltre del secondo ictus non ci siamo accorti di niente.al test fisico fatto ultimamente in ps dal neurologo sembrava tutto nei limiti solo un leggero tremore agli arti. cosa mi consiglia?.grazie infinite
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

oltre agli esiti malacici circoscritti leggo nel referto TC "diffusa sofferenza leucomalacica periventricolare e sottocorticale fronto parietale biemisferica" che è una condizione che non si forma improvvisamente ma nell’arco di diversi mesi o, maggiormente, di anni, per cui la somma delle varie alterazioni cerebrovascolari può in alcuni soggetti scatenare crisi di natura epilettica.
Mi pare che da quando assume il levetiracetam la situazione sia sotto controllo, non ci sono stati episodi critici.
Stando così le cose, potrebbe stare tranquilla.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore la terapia con levitiracetam la sta facendo da 10 giorni e ancora non siamo arrivati alla dose piena cioè 1 capsula mattina e 1 sera e spero tanto che funzioni. quello che mi chiedevo è come sia possibile che non ci siamo accorti del secondo ictus?mia madre negli ultimi anni ha subito un po di calo sia fisico che psichico è un po più lenta nel complesso ha anche perso un po di udito ma io ho attribuito cio' all avanzare dell età. ho sottovalutato? ogni anno il medico di famiglia gli prescrive i soliti analisi di routine emocromo glicemia azotemia calcio potassio transaminasi non ha mai prescritto tipo un ecodoppler sovraortici . andava fatto?non so mi dica forse andava tenuta piu' sotto controllo? grazie e buona domenica!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

più che di secondo ictus, che non è mai asintomatico per cui vi sareste accorti, parlerei di evento vascolare acuto che frequentemente passa inosservato in quanto asintomatico, noi di queste condizioni ne vediamo moltissime.
Non penso sia stato trascurato il caso, come le dicevo precedentemente, non se ne faccia una colpa.
Un ecodoppler dei vasi sovraortici probabilmente era utile farlo, se non lo avesse ancora fatto Le consiglio dì effettuarlo.
Le rinnovo però l’invito a non colpevolizzarsi.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
grazie dottore per l aiuto che mi dà! provvederò a fare l ecodoppler di mia iniziativa. le chiedo cosa intende per evento vascolare acuto?uno sbalzo di pressione?mia madre ha sempre assunto adalat per la pressione forse qualche volta in questi 20 anni può averlo dimenticato intendo una volta ogni tanto.può essere questa la causa?il medico di famiglia ha sempre detto che visto l emorragia del 97 mia madre non poteva fare terapia antiaggregante quindi l unica terapia era l antipertensivo. forse l unica colpa che ho è di non averla fatta seguire nel tempo da un neurologo ma sembrava che tutto procedesse bene non so forse dovevo essere piu' lungimirante.grazie e scusi lo sfogo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

per evento cerebrovascolare acuto s'intende un'ischemia o un'emorragia, nel caso di Sua Mamma tale evento, essendo passato inosservato, è stato di lieve entità. La causa più frequente è un picco ipertensivo, possibile anche sotto terapia antipertensiva. Un’emorragia invece in questi casi è circoscritta, di lieve entità e riassorbita spontaneamente.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
dottor Ferraloro scusi se la disturbo ancora ! le volevo chiedere dopo quando tempo si possono notare gli effetti collaterali di levetiracetam?mi spiego meglio mia madre sono 5 giorni che lo assume a piena dose cioè 500mg al mattino e 500mg la sera e oggi ho avuto l impressione che fosse leggermente piu' " abbacchiata" forse un po' malinconica.poi le volevo chiedere mia madre è una donna piccolina pesa intorno ai 45 kg il dosaggio secondo lei è giusto? grazie infinite per il servizio che offre!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

gli effetti collaterali del levetiracetam possono già manifestarsi, sonnolenza e depressione dell'umore sono possibili, dipende anche dall'entità con cui si manifestano.
Il dosaggio medio del farmaco è corretto, in assenza di insufficienza renale che mi pare la Mamma non abbia.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
grazie molte per la sua risposta sempre celere!lei pensa che con il passare dei giorni questi effetti possano diminuire?le chiedo questo perché sul foglietto illustrattivo del farmaco c è scritto tutto e il contrario di tutto perfino che può causare rinofaringite.io spero solo che mia madre sopporti bene il farmaco e possa condurre una vita normale.non trovo piu' parole per ringraziarla ma lei mi è sempre molto di aiuto
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

il decorso degli effetti collaterali di un farmaco è molto variabile, spesso questi effetti si esauriscono dopo alcune settimane di terapia, altre volte persistono a lungo, altre volte ancora possono essere invalidanti costringendo il medico alla sua sostituzione. Ci sono anche tanti casi in cui il farmaco è talmente tollerato da non presentare alcun problema.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
dottor ferraloro mi permetta un ultima domanda se dimentica una dose cosa succede? mi scusi ma non trovo da nessuna parte questo tipo di informazione. infinite grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

la terapia antiepilettica deve essere seguita senza dimenticare l'assunzione della dose prevista, orientativamente anche allo stesso orario.
Qualora si dimenticasse una somministrazione potrebbe non succedere nulla come potrebbe abbassarsi la soglia epilettogena e scatenare una crisi.

Cordiali saluti
[#28]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottor Ferraloro faccio appello ancora alla sua pazienza le chiedevo se il referto della tac di mia madre è compatibile con Parkinson vascolare? le chiedo questo perché mia madre negli ultimi anni è diventata un po' piu' lenta e rigida ,le è venuta anche una piccola gobba sulla spalla sinistra si è come dire un pò incurvata.tutto questo è avvenuto per gradini forse negli ultimi 5 anni.è possibile secondo lei? sempre con i limiti della valutazione a distanza le sarei grata se volesse ancora aiutarmi a capire. grazie di cuore!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

teoricamente i reperti riscontrati alla TC possono essere compatibili con lo sviluppo di un parkinsonismo vascolare la cui diagnosi però è clinica, cioè alla visita neurologica devono essere presenti segni che ne giustifichino il sospetto.
Non bastano i sintomi che Lei riferisce in quanto possono essere dovuti anche ad altre cause, per es. l'età o problematiche alla colonna vertebrale, cervicale in particolare.
Necessita una valutazione neurologica diretta.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
dottor Ferraloro grazie per avermi dedicato ancora del tempo.ho preso appuntamento a breve con una neurologa in prima battuta ho pensato di andarci da sola portando i referti e le analisi in modo che io possa parlare liberamente senza condizionare mia madre poi in un secondo tempo porterò anche lei per fare eventualmente test cognitivi e un ecocarotidi.cmq qnd ha avuto la crisi epilettica al ps il neurologo di turno ha fatto i test fisici di base( penso).le riporto il referto:EON vigile discretamente orientata collaborante.Eloquio nei limiti.Pupille normo-reagenti.MOE integra,non apparenti alterazioni del visus.Restanti NNCC in ordine.Raggiunge e mantiene il Mingazzini ai 4 arti.Lieve tremore posturale ai 4 arti.Prove di coordinazione nei limiti.Sensibilità apparentemente in ordine.ROT presenti e simmetrici.RCP in flessione bilaterale.ha fatto queste prove distesa sul lettino.cosa ne pensa? so che non può bastare per fare una diagnosi ma come sempre mi interessa molto il suo parere. grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

l'esame neurologico che riporta è essenzialmente nella norma, a parte il lieve tremore posturale ai quattro arti che da solo non può indicare un parkinsonismo vascolare.
Con questo voglio dire che solo da ciò che è scritto nel referto non si può escludere ma non si può nemmeno avanzare come ipotesi concreta. Serve, come Le dicevo, la visita.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
grazie infinite dottore per il sostegno che mi ha dato in questi giorni e scusi se ho abusato della sua pazienza e del servizio che offre ! mi farebbe piacere se potessi tenerla aggiornata perché mi fido molto del suo parere anche se a distanza. Buona serata!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Certamente Signora, può tenermi aggiornato, con piacere.

Buon fine settimana
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dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottor Ferraloro sono di nuovo qui per dirle che ho consultato la neurologa riguardo alla situazione di mia madre di cui le avevo parlato. riguardo all epilessia mi ha confermato il fatto che dipende dall esito malacico pregresso proprio a sinistra dove ecc mostra quelle anomalie e di stare tranquilla perché levetiracetam è ben tollerato da mia madre.riguardo i miei sospetti per il Parkinson mi ha detto giustamente che deve visitare mamma per potersi pronunciare.fra circa un mese porterò mia madre alla visita e in quell occasione farò anche eco sovraortici. le chiedevo se la sola visita neurologica può confermare o smentire la diagnosi? e come si procede eventualmente per trattare farmacologicamente un anziana di 82 che comumque continua ad essere abbastanza autosufficiente? le faccio questa domanda perché leggendo ho visto che spesso si va per tentativi e i farmaci per il Parkinson hanno molti effetti collaterali. mi puo' aiutare a capire grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

la diagnosi di parkinsonismo in generale è clinica, cioè si basa sulla visita neurologica, questa infatti è molto attendibile e tale da confermare o escludere un sospetto diagnostico di questo tipo.
In caso di terapia farmacologica, gli effetti collaterali si possono riscontrare in tutti i farmaci e quelli antiparkinsoniani non ne fanno eccezione. Tuttavia questi effetti sono individuali e spesso dose-dipendenti per cui solitamente si inizia con un dosaggio basso per poi aumentarlo gradualmente fino a raggiungere la dose esatta per il singolo paziente che dia benefici e non produca effetti collaterali o li riduca al minimo.
Le ricordo però che non abbiamo ancora alcuna diagnosi di questo tipo, le questioni è giusto affrontarle quando si presentano.

Cordiali saluti
[#36]
dopo
Utente
Utente
lei ha pienamente ragione riguardo alla diagnosi che non abbiamo è che non vorrei essere impreparata nell eventualità e soprattutto la mia paura nasce dal fatto che non vorrei rovinare la qualità di vita di mia madre. ammetto che mi sono lasciata condizionare e suggestionare da quello che ho letto in giro ma faccio appello sempre alla sua grande esperienza di cui mi fido tanto cosa si fa nell eventuale diagnosi si ricorre subito ai farmaci?perchè vedo che spesso si fanno tentativi . grazie di nuovo per i consigli
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

in presenza di Parkinson primario le linee guida consigliano di iniziare la terapia farmacologica tempestivamente per rallentare il decorso della malattia.
Questa non s'inizia a tentativi, esistono diversi farmaci ma ancora quello di elezione resta la levodopa. In alcuni casi si può iniziare con farmaci di categorie diverse ma alla fine si arriva sempre alla levodopa.
Nei soggetti anziani molti colleghi iniziano direttamente con quest’ultimo farmaco.
Inoltre la terapia viene data per migliorare la sintomatologia del paziente e quindi per migliorare la qualità della vita senza limitarne l’autonomia.

Cordialità
[#38]
dopo
Utente
Utente
grazie per avermi ancora una volta risposto! lei parla di Parkinson primario cioè quello per cosi dire quello "classico" ma per quello tipo vascolare come si effettua la diagnosi e eventualmente la cura? il levodopa si può usare anche quando si effettua una terapia come quella che già fa mia madre cioè levetiracetam 500 mg 2 volte al giorno e adalat crono 20 mg rm al mattino e bisoprololo 1,25 mg la sera ?scusi ma sono particolarmente preoccupata voglio solo garantire autonomia e indipendenza a mia madre anche perché ci tiene molto a fare le cose da sola e gestire la sua quotidianità! grazie infinite
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

la levodopa si può associare ai farmaci che la Mamma già assume.

"voglio solo garantire autonomia e indipendenza a mia madre anche perché ci tiene molto a fare le cose da sola e gestire la sua quotidianità!" Come Le dicevo, la terapia va proprio in questa direzione, favorisce l’autonomia e non la limita, qualora dovesse limitarla la neurologa prenderà i dovuti provvedimenti del caso.

Cordiali saluti
[#40]
dopo
Utente
Utente
sia ancora una volta paziente dottor Ferrarolo e scusi a priori l insistenza! qualche consulto fa le avevo chiesto se la tac di mia madre fosse compatibile con il Parkinson vascolare e lei mi ha risposto che teoricamente poteva esserlo.come ci si comporta in questi casi? ho letto che spesso il levodopa non risponde . è vero ? mi perdoni ma ho veramente paura di questa diagnosi.cari saluti
[#41]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

in caso di parkinsonismo vascolare la ledodopa potrebbe essere meno efficace rispetto al Parkinson primario, tuttavia anche nella forma vascolare si utilizzano ugualmente i farmaci antiparkinsoniani perché potrebbero avere una loro utilità.

Cordialmente
[#42]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore ma la diagnosi di Parkinson vascolare è sempre clinica?cioè mi spiego meglio il neurologo riesce a distinguere dalla visita il tipo di Parkinson? mi permetta un ultima domanda la rigidità la lentezza possono essere dovuti al fisiologico invecchiamento o sono sintomi solo del Parkinson?come vede come vede mi aggrappo ad un ultima speranza! grazie.........
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

la diagnosi di parkinsonismo vascolare è clinica suffragata però da esami di neuroimaging (TC o RM) che mettano in evidenza alterazioni vascolari compatibili con un parkinsonismo vascolare.
Un'accurata visita neurologica può differenziare i due tipi di parkinsonismo.
Anche il fisiologico invecchiamento potrebbe essere all'origine della sintomatologia descritta.

Cordialità
[#44]
dopo
Utente
Utente
carissimo dottor Ferraloro ho cercato di informarmi il piu' possibile riguardo alla terapia con levodopa e come mi ha detto lei spesso è il farmaco più usato nei pazienti anziani. ma leggendo vengono fuori tanti effetti collaterali che specialmente all inizio possono essere non tollerati dai pazienti mi riferisco alla nausea vomito confusione ipotensione che se si presentassero disturberebbero la qualità della vita di mia madre.le ripeto mia madre è una donnina che ancora vuole fare le cose da sola cucinare prendersi cura della casa vuole uscire da sola a fare piccole spese insomma è ancora abbastanza attiva anche se ripeto un po rigida e lenta. lei cosa puo' dirmi nella sua grande esperienza clinica del levodopa riguardo alla tollerabilità somministrazione effetti collaterali?lo so che dipende molto dalla risposta individuale ma in linea di massima cosa comporta l uso di questo farmaco? mi perdoni ma vorrei essere preparata a ogni evenienza!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

nella maggioranza dei casi la levodopa è ben tollerata, specialmente se si inizia la terapia con un dosaggio molto basso, al di sotto dei livelli terapeutici, e poi si aumenta molto gradualmente fino a raggiungere livelli terapeutici validi senza l’insorgenza di effetti collaterali significativi.
Personalmente ho pazienti in levodopa che non presentano nessun problema, poi, come Lei sa, gli effetti sono altamente individuali.

Cordiali saluti
[#46]
dopo
Utente
Utente
grazie dottore sempre per le sue parole confortanti!speriamo che vada tutto bene in primis la vista neurologica! le farò sapere grazie di cuore!
[#47]
dopo
Utente
Utente
carissimo dottor Ferraloro le scrivo di nuovo in attesa della visita neurologica per mia madre che farà il prossimo 20 maggio, ma i dubbi riguardo al Parkinson vascolare continuano ad assalirmi pur non avendo ancora come lei mi ha fatto già notare una diagnosi clinica.le chiedo nel sospetto il parkinson vascolare va sempre trattato? cioè il tentativo con la terapia levodopa va sempre fatto per vedere la risposta? le domando questo perché a questo punto non so se mi fa piu' paura la malattia o gli effetti collaterali del farmaco come nausea confusione agitazione ipotensione! so che è difficile darmi una risposta senza poter visitare personalmente la paziente ma cosa si può fare in alternativa alla terapia ? mi consigli la prego! vorrei essere preparata a diverse opzioni e fare la scelta giusta.grazie di cuore
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

non esistono regole uguali per tutti riguardo il trattamento farmacologico o meno di un soggetto con parkinsonismo vascolare, dipende molto dall’entità del problema e dall’esperienza del neurologo.
Riguardo gli eventuali effetti collaterali della levodopa, Le ripeto che non si manifestano in tutti i pazienti, personalmente ho pazienti che non hanno nessun effetto indesiderato ed è come se non l'assumessero.
In alternativa esistono farmaci che agiscono sui vasi cerebrali che potrebbero avere una certa efficacia (anche se non costante), farmaci che si utilizzano sempre per il parkinsonismo vascolare ma anch'essi gravati spesso da effetti collaterali (non molto utilizzati negli anziani).
Un'altra alternativa è la fisioterapia.

Cordialmente
[#49]
dopo
Utente
Utente
grazie di cuore dottor Ferraloro per avermi ancora una volta dedicato del tempo! ho letto molto in questi giorni soprattutto le sue risposte riguardo all argomento Parkinson e ho letto di consulti riguardo al levodopa( madopar sinemet) e sinceramente mi sono scoraggiata sia per gli effetti avversi soprattutto in persone anziane che presentavano problemi motori e hanno mostrato dopo somministrazione problemi tipo confusione sonnolenza nausea e sia perché è una terapia impegnativa dove spesso non si riesce neanche a trovare il dosaggio giusto.i farmaci che agiscono sui vasi celebrali sono tipo gli antiaggreganti?se non fosse cosi' lontano mi creda per la stima e fiducia che provo nei suoi confronti farei visitare la mamma da lei ! un caro abbraccio.
[#50]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

per farmaci vascolari mi riferisco soprattutto agli antiaggreganti ma anche ad altri cosiddetti "vasoattivi".

Cordialità
[#51]
dopo
Utente
Utente
di questi farmaci me ne aveva parlato qualche tempo fa il medico di famiglia ma mi aveva detto che per mia madre era rischioso assumerli a causa della pregressa emorragia celebrale. lei è dello stesso parere?se non fosse cosi' lontano mi creda per la stima e fiducia che provo nei suoi confronti farei visitare la mamma da lei ! un caro abbraccio !
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

La ringrazio per la stima e le parole di apprezzamento ma nella Sua zona ci sono certamente neurologi all’altezza del compito e collleghi con la C maiuscola.
Detto questo, anch’io avrei perplessità sulla somministrazione degli antiaggreganti considerata la pregressa emorragia cerebrale, in questi casi questi farmaci sono da utilizzare con molta cautela, a basso dosaggio e solo se indispensabili.
Non si faccia prendere però da paure immotivate e soprattutto non si fasci la testa prima che si sia rotta.
Ricambio il caro abbraccio.

Cordiali saluti
[#53]
dopo
Utente
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carissimi dottor Ferraloro non me ne voglia se la disturbo ancora!ma le devo confidare una cosa molto importante che in questi consulti ho omesso perché provo tutt' ora imbarazzo e vergogna nel dirlo. quando mia madre ebbe l' emorragia celebrale nel 97 scoprimmo (io e mio padre) che mia madre faceva uso di alcol.la tennero in ospedale per piu' di 1 mese sia per l ictus e sia per disintossicarla. in questi 22 anni non ha assunto piu' alcol è riuscita con la sua forza di volontà e l nostro aiuto ad uscirne fuori. ma come dire le è rimasta quella voglia di gratificazione infatti gioca a lotto. lei lo ammette dice che si rilassa e noi in questi anni l abbiamo lasciata fare pur tenendola sotto controllo è comunque mio padre che gestisce il denaro. le ho confidato questo e mi creda ho fatto un grandissimo sforzo ( io ancora questa cosa non l ho superata) perché leggendo in rete ho letto che disturbi compulsivi possono presentarsi tra effetti collaterali della levodopa soprattuto in persone già inclini.cosa mi può dire al riguardo? or capisce perché le ho detto che non so se mi fa piu' paura il Parkinson o la terapia grazie e rinnovo l abbracio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

un disturbo del controllo degli impulsi può essere possibile tra gli effetti collaterali della levodopa ma non è frequente, lo dico per esperienza diretta avendo molti pazienti in terapia con levodopa. Tale disturbo è invece più frequente con i dopamino-agonisti.
Se la Mamma gioca al lotto in maniera normale, senza eccessi ed esagerazioni, non si considera compulsivo. Se invece si nota la componente compulsiva bisogna essere più prudenti.
Ma qui subentra l'esperienza del neurologo a cui dovete riferire questo eventuale aspetto.
Però siamo ancora senza visita ed ovviamente senza diagnosi...

Cordialmente
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