Vasculopatia Cerebrale
Buongiorno, chiedevo un consulto per mio padre di 60 anni, che da qualche annetto lamenta di vuoti di memoria, in cui a volte, gli si verificano questi episodi.
C’è anche da accennare che lui fa uso di antidepressivi da più di trent’anni, quindi secondo me questo può anche essere associato a questi disturbi.
Tuttavia, tramite il suo medico di base, gli ha prescritto le seguenti prestazioni:
ANAMNESI VISITA RADIOLOGICA VALUTAZ.
APPR RISONAN MAGNET NUCL.
(RM) CERVELLO E TRONCO ENC.
Referto:
Le immagini sono state ottenute con tecnica SE, FSE e FLAIR secondo piani assiale, coronale e sagittale e ricostruzioni multiplanari pesate in TI e T2.
Non evidenti alterazioni di segnale apprezzabili cerebellari e del tronco encefalico.
Ventricoli laterali, III e IV ventricolo in asse, di normale morfologia e volume.
Moderatamente ampliati in senso atrofico gli spazi liquorali della base e della convessità cerebrale con aumentata ipodensità della sostanza bianca periventricolare su base vasculopatica.
Il quadro descritto depone per iniziale atrofia cerebrale in soggetto con vasculopatia in atto.
Volevo chiedere in merito, un parere specialistico sul tipo di problema riscontrato.
In anticipo ringrazio molto per la vostra disponibilità, buona giornata
C’è anche da accennare che lui fa uso di antidepressivi da più di trent’anni, quindi secondo me questo può anche essere associato a questi disturbi.
Tuttavia, tramite il suo medico di base, gli ha prescritto le seguenti prestazioni:
ANAMNESI VISITA RADIOLOGICA VALUTAZ.
APPR RISONAN MAGNET NUCL.
(RM) CERVELLO E TRONCO ENC.
Referto:
Le immagini sono state ottenute con tecnica SE, FSE e FLAIR secondo piani assiale, coronale e sagittale e ricostruzioni multiplanari pesate in TI e T2.
Non evidenti alterazioni di segnale apprezzabili cerebellari e del tronco encefalico.
Ventricoli laterali, III e IV ventricolo in asse, di normale morfologia e volume.
Moderatamente ampliati in senso atrofico gli spazi liquorali della base e della convessità cerebrale con aumentata ipodensità della sostanza bianca periventricolare su base vasculopatica.
Il quadro descritto depone per iniziale atrofia cerebrale in soggetto con vasculopatia in atto.
Volevo chiedere in merito, un parere specialistico sul tipo di problema riscontrato.
In anticipo ringrazio molto per la vostra disponibilità, buona giornata
Gentile Utente,
il problema è duplice, uno vascolare caratterizzato da deficit di ossigenazione cerebrale e uno cellulare caratterizzato da sofferenza neuronale (atrofia).
La sintomatologia descritta è compatibile con le alterazioni riscontrate.
Si rivolga ad un neurologo per fare visionare direttamente le immagini dell’esame e per eventuale terapia. Utile la somministrazione di test neuropsicologici per una valutazione multidimensionale.
Cordiali saluti
il problema è duplice, uno vascolare caratterizzato da deficit di ossigenazione cerebrale e uno cellulare caratterizzato da sofferenza neuronale (atrofia).
La sintomatologia descritta è compatibile con le alterazioni riscontrate.
Si rivolga ad un neurologo per fare visionare direttamente le immagini dell’esame e per eventuale terapia. Utile la somministrazione di test neuropsicologici per una valutazione multidimensionale.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Utente
Ok la ringrazio, si sta per far seguire da un suo collega sempre specializzato in neurologia. Le chiedevo in merito di questa diagnosi, di cosa si trattasse e se ci sono cure, per quantomeno rallentare/bloccare lo sviluppo di queste patologie.
Grazie, buona domenica
Grazie, buona domenica
Cure di supporto che possano rallentare il decorso esistono, per questo motivo avevo parlato di "eventuale terapia".
Più che una diagnosi strumentale è importante la diagnosi clinica e stabilire l'entità del problema (valutazione multidimensionale) in quanto spesso non troviamo correlazione tra i reperti strumentali (TC, RM) e i disturbi cognitivi in generale.
Cordialmente
Più che una diagnosi strumentale è importante la diagnosi clinica e stabilire l'entità del problema (valutazione multidimensionale) in quanto spesso non troviamo correlazione tra i reperti strumentali (TC, RM) e i disturbi cognitivi in generale.
Cordialmente
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4k visite dal 14/01/2023.
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