Sport dopo intervento distacco di retina

Mi trovo nelle condizioni di un altro utente che, in questo sito, ha dichiarato di praticare bodybuilding nonostante operato di distacco della retina da anni. Nel mio caso, anche se più giovane, mi è stato sconsigliato di continuare lo sport precedente (karate) ed evitare qualsiasi attività che potesse arrecare traumi al bulbo oculare, mentre tutti gli specialisti che ho incontrato mi hanno sempre dato il via libera al bodybuilding che prati co da 5 anni.Sono rimasto spaventato quando ho letto che, in questo sito, ad unaltro utente si vietava assolutamente questo sport. Vorrei capire, se possibile, perchè lo sforzo muscolare influirebbe sulla pressione endooculare.
Gradirei, se non chiedo troppo, chiedere le opinioni di tutti, visto che finora mi è stato riferito diversamente, Tutto ciò per decidere se abbandonare immediatamente questo sport.
Grazie infinite
*** per errore ho sbagliato tipologia * se possibile trasferire ad oculistica
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La cosa più semplice e rapida è che Lei selezioni il Suo quesito e lo copi-incolli come un nuovo quesito dello stesso utente e lo posti in Oculistica
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mio caro e giovane
amico
numerosi lavori internazionali anche recentissimi( Atlanta -georgia 2008 American Academy of Ophthalmology 2008 - www.aao.org )sono ormai concordi nell'affermare che è assolutamente
controindicato in un soggetto miope qualsiasi attività che provochi sforzi intensi di breve durata
come nel Bodybuilding (la manovra di valsalva che spesso anche inavvertitamente si effettua sollevando qualsiasi peso(anche le buste della spesa)
provoca non solo aumento della pressione endooculare
come afferma lei
ma una serie di modificazioni della circolazione bulbare e peribulbare
e dei movimenti del corpo vitreo con fenomeni di trazione che possono portare a distacco di retina,
si figuri poi in un paziente già operato.
le allego due miei appunti in pubblicazione du questo Sito
Il DISTACCO DI RETINA nel paziente MIOPE
di Luigi Marino
La miopia è il vizio di rifrazione in cui il bulbo oculare più grande del normale, più allungato ovale anziché sferico. La miopia è generalmente legata ad un eccezionale sviluppo dell'occhio che cresce troppo in senso antero-posteriore. L'occhio MIOPE è diverso dall'occhio normale (emmetropie) non solo per il deficit di rifrazione, ma presenta una diversa fisiologia e patologia. Il globo oculare allungato (come un pallone da rugby) ha alterazioni del sistema circolatorio, presenta assottigliamento dei tessuti oculari.Più elevata è la miopia più alterazioni e degenerazioni possiamo trovare , aree di atrofia corioretinica vere e proprie aree cicatriziali, aree di corioretinosi miopica, e rarefazione della trama vascolare, degenerazioni retiniche periferiche.
Le degenerazioni retiniche periferiche si presentano a tutte le età,ma molto più frequentemente nei soggetti miopi e nei pazienti che praticano tanta attività sportiva o hanno attività lavorative pesanti .Le degenerazioni retiniche periferiche sono alterazioni degenerative tuttaffatto particolari tipiche della RETINA PERIFERICA . Si creano proprio per quelle alterazioni circolatorie di un Bulbo oculare molto grande, che danno una progressiva deficit di irrorazione vascolare periferia retinica, concause efficienti sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche sopattutto nei giovani e nella miopia medio – elevata .
Le degenerazioni retiniche periferiche si presentano più frequentemente nel settore retinico supero temporale.
Fra queste, quelle a palizzata, a bava di lumaca ed il pigmento focale sono le più pericolose (regmatogene = che possono dare un DISTACCO di RETINA) e le aderenze vitreo-retiniche che si associano in questi casi sono segni patognomonici infausti per una precoce rottura o lacerazione retinica, e causa di imminente DISTACCO RETINICO ,secondario proprio a questi importanti fenomeni trazione, che si vengono a creare .
Le degenerazioni retiniche periferiche sono quasi sempre asintomatiche .
Se associate a trazioni vitreoretiniche periferiche, la trazione vitreale su di esse provoca la stimolazione del tessuto retinico periferico con formazione di fotopsie (lampi), alla periferia del campo visivo.
L’acuità visiva centrale non è mai interessata.
In tutti i pazienti miopi è indispensabile l’esame biomicroscopico della periferia retinica ogni sei mesi meglio se con lente di Goldmann a tre specchi.


La degenerazione a palizzata si presenta come un’area fusiforme di assottigliamento retinico con un reticolo di strie biancastre filiformi;
al suo interno si possono trovare microfoni retinici.
La degenerazione a bava di lumaca si presenta come una area con aspetto biancastro simile alla brina.
Il pigmento focale si presenta come una chiazza di iperpigmentazione retinica.
La retinoschisi degenerativa si presenta come una area di lesioni cistiche con sdoppiamento del tessuto retinico che può progredire in senso circonferenziale.
L’esame biomicroscopico della periferia del fondo oculare ci consente di porre una corretta diagnosi. Deve comunque essere posta diagnosi differenziale fra le varie forme di degenerazioni retiniche periferiche per riconoscere ed eventualmente trattare quelle regmatogene, ossia quelle che possono dar luogo ad una rottura retinica e successivo distacco di retina. La prognosi è funzionalmente buona, a patto che vengano seguite ed eventualmente trattate con il LASER o con la CRIOTERAPIA le lesioni più pericolose.
Se le lesioni retiniche sono più frequenti i nel paziente miope , è naturale che la maggior parte dei DISTACCHI RETINICI si presenta nei Miopi.
Il Distacco di retina a volte nel miope può mantenersi circoscritto, ma molto spesso si estende ( dall'alto verso il basso) per interessare porzioni sempre più ampie della retina. I sintomi si esaltano:i i pazienti descrivono “ una tenda scura laterale “, la cui localizzazione è diametralmente opposta rispetto alla sede reale del distacco ( ad esempio, un distacco della retina superiore viene percepito come scotoma inferiore).
Se il distacco di retina progredisce fino ad interessare la zona retina centrale, cioè la macula, si ha inoltre un brusco calo della vista, per cui il paziente non riesce più a leggere i caratteri dell’Ottotipo . Vi è una grande variabilità nella velocità di progressione dei distacchi di retina: in alcuni casi si assiste in poche ore al distacco totale, in altri casi il distacco tende ad autolimitarsi ed a restare maggiormente circoscritto. Ciò è influenzato da numerosi fattori, tra i quali va senz'altro ricordato il riposo: per questo motivo, i pazienti con distacco di retina vengono tenuti a letto in attesa dell'intervento.
Il trattamento fotocoagulante laser non è sufficiente e quindi poco utile in un distacco di retina: qualunque "colla" richiede che le parti da incollare siano perfettamente aderenti, ma se la retina è sollevata e c’è liquido sotto di essa , come nel Distacco, la soluzione è sempre chirurgica.

Concludendo la miopia è sempre un fattore di rischio per il distacco retinico: retina più sottile (e quindi più facile alle rotture), alterazioni vitreali, maggiore incidenza di aree degenerative.
Quindi il distacco di retina ha nell'occhio miope un'incidenza più elevata che nella popolazione normale ed assume spesso anche connotazioni cliniche particolari, come il " FORO MACULARE " e la "ROTTURA RETINICA ".
ed un altro su distacco corpo vitreo
DISTACCO del CORPO VITREO

Già in adolescenza o durante la crescita compaiono delle alterazioni della struttura del corpo vitreo . Si possono formare tralci, veli e addensamenti, per eccesso di componente fibrosa; oppure, d'altra parte, lacune e spazi in cui predomina la componente acquosa. Tutte queste alterazioni danno la perdita della perfetta trasparenza, peculiarità di questa delicata struttura oculare .
Cominciano a comparire corpi mobili nel campo visivo, particolarmente visibili in condizioni di piena luminosità e/o su di uno sfondo chiaro.
Si tratta di sintomi innocui, che spesso portano il paziente ad una visita specialistica oculistica il cui risultato è generalmente negativo.
Vi è, però, un secondo tipo di modificazioni vitreali che riveste un'importanza decisamente maggiore.
Ciò che si verifica è, in sostanza, un'improvvisa rottura dell'equilibrio tra la componente fibrosa e quella acquosa, per cui queste si separano tra di loro.
Se prendiamo ad esempio una spugna e la strizziamo per poi lasciarla essiccare, questa si rimpicciolirà notevolmente. Allo stesso modo, la componente fibrosa del vitreo, separandosi da quella acquosa, va incontro ad una marcata riduzione di volume.
Dal momento che il volume dell'occhio non cambia, la conseguenza di questo fenomeno è il distacco della componente fibrosa vitreale dalla superficie interna dell'occhio, e cioè dalla RETINA : si ha cosi un DISTACCO DEL CORPO VITREO .
Il distacco del copro vitreo inizia in genere nella parte superiore e posteriore dell'occhio e progredisce verso il basso. Si completa in un periodo variabile tra qualche ora e qualche giorno, quando la componente fibrosa del corpo vitreo rimane aderito alla superficie della retina solo nella parte anteriore dell'occhio, là dove la connessione è più tenace.
Nella maggior parte dei casi, il distacco del corpo vitreo decorre senza alcuna conseguenza.
Tuttavia, è sempre un evento sfavorevole per l’ occhio, perché si potrebbero produrre delle lesioni retiniche : se il distacco del corpo vitreo non incontra ostacoli nelle aree retiniche di minore adesione vitreo-retinica, si producono notevoli sollecitazioni nelle aree di maggiore aderenza.
Le conseguenze sono variabili: dalla rottura innocua di un piccolo capillare alla creazione di una vera e propria lacerazione retinica, prima causa di un distacco di RETINA. I sintomi di un distacco del corpo vitreo sono in genere imponenti: all'improvviso si possono apprezzare numerosi corpi mobili accompagnati da sensazioni luminose e veri e propri lampi legati alla sollecitazione meccanica della retina. E' difficile trascurare questi sintomi: la maggior parte delle persone si reca al pronto soccorso ovvero ad una visita specialistica urgente.
Ciò è della massima importanza poiché, una lesione retinica iniziale può essere ancora riparata, senza ricorrere ad un intervento chirurgico.

in bocca al lupo
suo luigi marino

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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