Infiltrazioni corneali congiuntivite

Buongiorno,
a seguito di errato uso di lenti a contatto (infezione) ho avuto una congiuntivite con 6 piccole infiltrazioni corneali solo all'occhio dx (di cui solo una che tocca in maniera quasi impercettibile l'estremità in alto a destra della pupilla rimanendo comunque quasi tutta posizionata sull'iride).

Ho preso la cosa seriamente dopo tre settimane, il leggero calo della vista pensavo fosse imputabile alla congiuntivite e ora sto iniziando il terzo giorno di cure a base di 3 prodotti forniti dall'oculista a distanza di 4 ore ogni giorno per un totale di 4 volte al giorno.

Di queste 6 infiltrazioni (la maggior parte sul bianco sotto la palpebra bassa) 4 si sono già cicatriazzate mentre due sono ancora attive (una di queste quella vicino alla pupilla), ma già ieri al secondo giorno di cura ha detto il medico che si stanno già cicatrizando ottimamente.

Inoltre rispetto al primo giorno in cui il medico diceva vedevo 7/10 dall'occhio dx con gli occhiali, ieri alla seconda visita vedevo 10/10 (premesso che non vorrei fosse indotto dal fatto che nel secondo caso leggevo con la testa un po' volta verso sx e non vorrei questo avesse inciso sull'evitare l'infiltrazione corneale in fase di lettura, vedevo comunque sfocato e ho letto tutte le lettere correttamente ma con leggera indecisione).

Mi ha confermato che l'infiltrazione non è per amebe/funghi cose del genere, perchè sennò in 48/72h mi sarebbe stato mangato l'occhio, ma una semplice infezione e che le cicatrizzazioni delle altre testimoniano una facilità nel marginare queste piccole lesioni.

Il problema che ora al terzo giorno di terapia vedo ancora un po' sfocato dall'occhio dx, vorrei capire se fosse imputabile al fatto che l'infiltrazione corneale non è ancora cicatrizzata e quindi essendoci ancora una ferita sia normale vedere dei bagliori con la luce e annessa sfocatura.

Il medico mi ha detto di stare tranquillo, perchè ho paura di perdere perennemente diottrie, che ho appena iniziato la terapia e che è normale in una fase iniziale avere l'occhio arrossato e vedere ancora male.

Inoltre che sono molto giovane, che già tra qualche giorno potrei riprendere la vista al 100% e se non subito con settimane/qualche mese.

Nella peggiore delle ipotesi mi ha anche detto che se non lo dovessi fare completamente esistono terapie a base di laser, ma questa è l'ultimo dei casi.

Volevo capire se questo ottimismo è giustificato, se di solito queste cose si risolvono, se poi sono recidive, se se al terzo giorno di terapia non vedere bene sia normale, se la terapia è corretta (ha detto anche niente lenti assoultamente per almeno 6 mesi, e niente sport almeno nel breve e saune).

Il medico ha 50 anni di esperienza (76 anni) e mi ha visitato con la figlia (anche lei medico), e sembrerebbe specializato proprio su questo.

Volevo ricevere anche un altro punto di vista sulla situazione, con eventuali ulteriori consigli per un pieno recupero.

Grazie mille per la cortese attenzione.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Salvatore Troisi Oculista, Neurochirurgo 169 30

Salve.
Il rapido miglioramento clinico lascia ben sperare. Si affidi con fiducia al suo oculista e segua scrupolosamente le sue indicazioni.
Ci faccia sapere l'andamento fra qualche giorno.
Cordiali saluti

Guarda il video per approfondire: Congiuntivite allergica: sintomi e terapia

Dr. Salvatore Troisi
specialista in Oftalmologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
cosa si sottointende con ben sperare? La cosa può essere invalidante e portare alla cecità?
Il prossimo controllo in tal senso ce l'ho dopodomani sera e sto continuando scrupolosamente con la terapia.
Storicamente, con i trattamenti da lei descritti, ha riscontrato nella stragrande maggioranza dei casi un recupero integrale della vista per i suoi pazienti per casi simili?
Il mio medico lo vedo molto ottimista e spensierato, ma leggendo su internet il problema trovo di tutto e di più..).
Qual è infine il rischio di recidività (sempre se presente)?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
volevo aggiornarla sulla situazione.
Il problema che mi ha detto l'oculista è ascrivibile a una"cheratite batterica" all'occhio dx con la presenza di infiltrati corneali (uno sulla pupilla) e un' ulcera (per fortuna non centrale) per errato uso di LAC.
Il visus quantitativo è molto buono dall'occhio 11/10 scarsi (sono ipermetrope), ma noto minore qualità vedendo meno nitido, noto meno i contrasti e i bagliori intorno alle luci (stessa sensazione di quando esci dall'acqua e hai una piccola goccia nell'occhio, vedi tutto ma con una qualità minore per intenderci).
Mi sento di dire che inoltre avevo l'occhio dx forte (il sx aveva 0.5 in meno) e da bambino soffrivo di occhio pigro a sx, se vedo complessivamente con i due occhi mi sento dire che insieme non vedano però 10 decimi tipo 8/9 (come se il dx non riuscisse a mettere ancora a fuoco abbastanza con il sx aperto) ma vedo anche più del massimo singolarmente prendendoli in disparte, mi dico questo come sia possibile (magari è solo il cervello che deve abituarsi).
A distanza di quasi un mese dall'inizio della cura antibiotica ora inoltre uso solo vigamox 3x e l'occhio ha da tempo ripreso l'apparenza dell'altro dal punto di vista dell'arrossamento, ma quesri difetti risultano discretamente stabili.
Non so perchè ma la mattina noto che vedo quasi normalmente come se non mi fosse quasi successo nulla (tant'è che con il vecchio occhiale che di solito uso vedo anche a dx come se non avessi cambiato gradazione).
Durante il giorno la qualità poi peggiora e raggiunge il picco la sera (vedo in questo caso molto meglio a occhio nudo dall'occhio che con la vecchia gradazione).
Domani ho la visita dall'oculista e vedrò se iniziare una cura cortisonica per favorire lo spegnimento dell'infiammazione.
Le mie domande che volevo rivolgerle erano per avere un ulteriore panoramica sulla situazione e sono le seguenti:

- Se iniziassi con il cortisone la maggior pressione sarebbe ascrivibile all'occhio o a tutto l'organismo. In tal senso dovrei astenermi dal bere caffè o dal fare movimento/pesi?
- La qualità visiva pensa che tornerà e in genere dopo quanto tempo avviene con questo tipo di cheratiti batteriche? In tal sebso mi chiedevo se questi fossero difetti transitori o permanenti passato quasi un mese dall'inizio della terapia.
- Al limite il difetto, qualora rimanesse un po' di astigmatismo irregolare, potrebbe essere corretto con un nuovo paio di occhiali o con il ptk?

In generale la mia domanda è se con il tempo (mesi o anni), nel caso nel corso della vita, terapia cortisonica ed eventualmente dopo laser o nuovo paio di occhiali, la qualità della vista possa tornare quasi come prima essendo anche giovane.
Infine se il problema una volta curata la cheratite si potesse ripresentare (a tal proposito mi sento di specificare che non userò più LAC in vita mia).
Grazie per la cortese attenzione.
Distinti saluti
Congiuntivite

La congiuntivite: quali sono le cause (batterica, virale o allergica) e i sintomi più comuni (occhi rossi, prurito, gonfiore). Come riconoscerla e come si cura.

Leggi tutto