Dolore retrosternale e rumori articolari

Buongiorno,

scrivo ancora una volta qui, perché finora le risposte che ho avuto sono state chiare e ben indirizzanti verso un dialogo con il mio medico, con cui in generale ho qualche problema data la mia condizione ansiosa.

Questa volta, comunque credo non sia un problema d'ansia, ma un problema reale, ma vorrei una "conferma"/"smentita" prima di rivolgermi al medico!

Una settimana fa, durante la notte, mentre dormivo dal mio ragazzo, mi sono svegliata di soprassalto durante la notte per uno scrocchio violento al collo con conseguente acuto dolore. In seguito a questo evento il collo mi si è bloccato per alcune ore, per poi sbloccarsi poco a poco. In tutto questo però il dolore è rimasto e anzi, con il passare dei giorni si è irradiato verso il basso: è due giorni in particolare che soffro di dolori (oltre che al collo, soprattutto quando lo muovo) retrosternali. Per intenderci il dolore si qualifica come un bruciore diffuso al centro della schiena tra le ultime vertebre cervicali e le prime dorsali, che a volte mi da l'impressione di far fatica a respirare.
Per di più ogni tanto, soprattutto dopo essere stata ferma per molto in una determinata posizione, mi scrocchia quella zona, e talvolta (ma quello già da un mesetto) anche quella lombare.
Ultima cosa, stasera mangiando, ho notato che deglutendo provo dolore proprio in prossimità della zona descritta: la sensazione è quella che ci sia qualcosa che impedisce il passaggio del cibo, provocando però fastidio.

Non so bene cosa pensare. Il mio ragazzo sostiene che sia un problema muscolare, ma io continuo a sostenere che tutto è iniziato con quel violento scrocchio e che il dolore sia lo stesso, solo peggiorato!

Spero mi possiate indirizzare verso una possibile diagnosi, o anche verso una visita o un esame specialistico, o anche semplicemente rassicurarmi nel caso crediate siano dolori passeggeri. Dovrei in ogni caso rivolgermi al mio medico e spiegargli la mia situazione?

Grazie mille in anticipo.
Saluti.

S.P.

Ps. Dimenticavo: il mal di testa (soprattutto frontale) è una costante di questi ultimi giorni!
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

credo proprio che l'ansia sia un problema da affrontare!

Mi spiego meglio... mi verrebbe da farLe una battuta: lei oggi ha 23 anni, benvenuta nella terza età!
Doloretti come quelli che descrive sono ahimé molto comuni dopo i 20 anni, soprattutto in soggetti che hanno passato la vita a studiare oppure che lavorano molto al computer.
Il problema non è il dolore cervicale in sè irradiato alla schiena (di cui soffro molto anche io), ma la Sua reazione ansiosa che Le fa pensare a patologie "brutte" e Le fa fare confusione (il dolore "retrosternale" non c'entra niente, il dolore retrosternale è il dolore al petto!).

Non voglio rassicurarLa dicendole che si tratta di "cose passeggere", da non indagare.
La vorrei rassicurare dicendole che non c'è da preoccuparsi, ma tutti i problemi, anche le sciocchezze, vanno affrontati. Ne parli con il Suo medico curante, il quale Le potrà prescrivere una radiografia e una visita fisiatrica. In questo modo troverà la soluzione ai suoi problemi.

Se posso permettermi però, mi dedicherei soprattutto a curare l'ansia. Mi sembra che questo sia il Suo problema principale, e che Le causa molti disturbi.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

durante le vacanze di Natale non sono riuscita a seguire il suo consiglio..forse anche perché mi aveva un po' rassicurata e speravo che con un po' di pazienza e relax mi sarebbe passato da solo.

Invece a distanza di più di un mese il problema non si è risolto...avverto ancora quel fastidio alla schiena, sotto la scapola sinistra (se dovessi localizzarlo)...sono limitata nei movimento perché spesso muovendo il collo sento come pungere in quel punto...a volte addirittura il dolore si irradia, come lungo una linea, fino a metà braccio.

Come le dicevo non sono riuscita a prendere appuntamento dal mio medico per parlarne, tra le vacanze e il fatto che riceve solo su appuntamento e che la settimana scorsa c'era la sostituta; in compenso però mi sono fatta visitare dal papà del mio ragazzo che è osteopata e lui mi ha detto che non avevo nessun blocco che poteva essere causa del mio dolore...quindi non so, sono rimasta un po' nel dubbio!

Ieri sera in particolare sono andata a letto con un dolore al collo (sempre a sinistra: tutti i miei dolori sono sempre alla parte sinistra del corpo) come se ci fosse qualcosa che mi tira dal collo al punto che le segnalavo poco fa. Stamattina mi sono svegliata con lo stesso dolore peggiorato da un forte dolore retro-oculare...non posso muovere l'occhio sinistro che sento un dolore acutissimo dentro e se muovo l'occhio contemporaneamente al collo mi sembra quasi che sia un unico dolore!

Spero di essere stata chiara e spero che mi possa dare dei consigli!

Per quanto riguarda l'ansia...vorrei dirle che va un po' meglio! Resto comunque piuttosto ansiosa, ma mi sembra tutto sommato di riuscire a gestire meglio la situazione...anche quando mi accorgo che sto per iniziare a preoccuparmi, cerco di mantenermi lucida e pensare a tutte le possibilità prima di fissarmi sulla peggiore, oppure come ho fatto ora, chiedo consiglio a chi è più esperto di me!

La ringrazio per la risposta precedente...mi ha davvero messo più tranquilla, ma quando ho realizzato, dopo tempo, che il dolore persisteva e forse peggiorava, non sono riuscita a fare a meno di ricominciare a pensarci!

Saluti.
S.P.
[#3]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

mi fa piacere di averLa rassicurata. Era mia intenzione.
Ma la rassicurazione funziona come l'anti-infiammatorio quando si ha un dolore:

Fa passare il sintomo, ma se non si prendono altri provvedimenti per toglierne la causa, il sintomo ricompare.

Lei ha avuto la Sua dose di rassicurazione, è stata bene, e si è illusa di poter "guarire" senza seguire i miei consigli.

E invece, passato un mese, Lei torna da me perché l'effetto della rassicurazione è passato e vorrebbe un'altra "dose".

Stavolta no, altrimenti entra nel tunnel!

Mi perdoni le battute, che scrivo sorridendole e nel tentativo di farLa sorridere a Sua volta.

Segua il mio consiglio. VADA dal medico. E CURI l'ansia con l'aiuto di uno specialista, non artigianalmente.
E lo faccia con serenità.
Da un lato non serve preoccuparsi, ma serve agire. Queste cose non si curano da sole.
Di fronte ad un problema di poco conto, sono poche le persone che hanno l'equilibrio per -al tempo stesso- non preoccuparsi e curarsi bene.

C'è chi si preoccupa e inizia a fare 100 esami e 100.000 visite, col risultato di amplificare la Sua ansia, perché ogni volta non scopre quale sia la causa del suo problema, così inizia a pensare di avere chissà quale misteriosa malattia.

C'è chi non si preoccupa, se ne infischia totalmente dei suoi sintomi e se li tiene, col risultato di essere pieno di acciacchi (questo è un po' il mio caso).

E infine c'è l'atteggiamento più autolesionista di tutti: il Suo. Lei non solo non fa nulla per curarsi, ma in più si preoccupa. Non crede anche Lei che sia il modo peggiore per affrontare un banale e piccolo problema di salute?

Lo so che la medicina è amara, ma la prenda.

Distinti saluti