Fenomeni degenerativi discali

Buonasera,e' da circa un mese che soffro di mal di schiena all'altezza lombare,facendo l'autista di scuolabus non riesco ad effettuare il mio lavoro a causa di continui dolori in posizione seduta.ho effettuato una lastra ed una risonanza magnetica con il seguente risultato:attenuata la fisiologica lordosi lombare,moderatamente steneotici i diametri del canale vertebrale e del sacco durale finoad l4.normale i cono midollare.evidenti fenomeni degenerativi discali e somatici interessano tutto il tratto esplorato e si estendono al passaggio dorsolombare,dove,peraltro,sono piu' evidenti le irregolarita' osteocondrosiche dei piatti articolari somatici contrapposti.ampia sporgenza posteriore mediana del disco d12-l1,l2-l3 ed l3-l4 determina contatto durale anteriore e moderato coinvolgimento radicolare bilaterale.lievemente più evidente l'impegno radicolare a destra in d12-l1.la minima sporgenza posteriore mediana del disco l4-l5 lambisce il sacco durale e le radici adiacenti.anche il disco l5-s1 sporge lievemente all'indietro ma ho coinvolge il sacco durale e le radici.non masse paravertebrali.ringrazio in anticipo chi riuscira' a darmi un consiglio riguardo la mia attivita' e qualunque consiglio per poter risolvere il mio problema,che dopo numerose iniezioni,non ultima l'ozono terapia,non mi hanno portato alcun beneficio
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
L’uomo è l’unico essere vertebrato che vive nella stazione eretta. Questa sua distinzione dagli altri esseri viventi che camminano su quattro zampe, gli consente una grande possibilità di movimenti temporo-spaziali ed una vita relazionale non comune. Per consentire all’uomo di mantenere la stazione eretta, la natura gli ha fornito un sistema osseo e cartilagineo di indubbia ingegnosità.
Conosciamo molto bene le VERTEBRE che costituiscono la COLONNA VERTEBRALE; queste vertebre si suddividono in CERVICALI, DORSALI, LOMBARI e SACRALI.
In tutto sono 33-34 vertebre. Forse non tutti sanno che tra una vertebra e l’altra esistono dei “cuscinetti” (una sorta di ammortizzatori) che si chiamano DISCHI INTERVERTEBRALI , questi sono costituiti da uno strato interno acquoso ed elastico avvolto da uno strato esterno spesso e resistente che viene chiamato “FIBROSO”.
Qual è l’origine del dolore?
I motivi sono essenzialmente due:
1°.continue sollecitazioni vertebrali di tipo meccanico, assumo il ruolo di stress traumatico di piccola entità che col tempo determinano una lesione del disco intervertebrale che spostasi dalla sua sede originaria va ad irritare le strutture nervose che stanno lì vicino
2°.invecchiamento ed usura di tutta la struttura vertebrale ma soprattutto a carico dei dischi.
Vi è una ragione precisa della dominanza del dolore nel tratto lombare rispetto agli latri (cervicale e dorsale), infatti questo tratto vertebrale sostiene il peso del corpo maggiormente ed interviene in tutti i movimenti di sollevamento e trasporto di pesi!!!!, al contrario del tratto dorsale che è per lo più immobile.
L’epoca di insorgenza del dolore di tipo discale è fondamentalmente intorno ai 30-35 anni in poi. In età più avanzata si associano anche degenerazioni artrosiche che procurano irrigidimento e curvatura della colonna per cui di solito si assiste al fenomeno – piuttosto simpatico direi – del calo della statura nelle persone più avanzate di età.
DOLORE ACUTO
Rappresenta, il più delle volte,il sintomo iniziale di una patologia discale – ERNIA DEL DISCO -, altre volte tale causa scatenante viene oscurata da altre patologie come le contratture muscolari, piccole lacerazioni intorno al disco e così via che sviano l’attenzione del medico al vero problema della sofferenza discale.
Esiste – quasi sempre – un movimento scatenante il dolore. Di solito il paziente cerca una postura (un atteggiamento del proprio corpo) tale che gli procuri sollievo.
DOLORE CRONICO
In generale vi sono condizioni favorenti come l’obesità, la gravidanza e l’osteoporosi. Tuttavia queste stesse situazioni incidono anche nel dolore acuto. Molti sostengono che il dolore cronico succeda al dolore acuto perpetuandosi nel tempo; altri considerano che entrano in gioco fattori legati all’età e all’usura.
TERAPIA
Varia a secondo del grado di gravità !!

Il mio miglior consiglio è quello di affidarsi al Chirurgo Vertebrale e/o al Neurochirurgo per un controllo step by step al fine di giungere alla meta agognata: la guarigione !!

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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