Botta al gesso in frattura calcagno - conseguenze?

Salve,
circa un mese fà ho subito una frattura scomposta del calcagno, non frammentata, ridotta chirurgicamente, sottoposta a sintesi con fili percutanei e stivaletto gessato fino sotto il ginocchio (valva), da tenere per 40 giorni, fino al primo controllo (non posso fornire informazioni più preciso, sono in attesa della cartella).
Premesso che non ho avuto alcun problema dal momento dell'intervento (punture di eparina regolari, niente dolori, nè gonfiori), ieri, dopo 35 giorni di gesso ho subito una botta allo stesso. In pratica, mentre ero seduto, nel tentativo di sollevare la gamba su una seggiola per tenere il pede sollevato da terra, la sedia si è spostata e il piede si è trovato nel vuoto, cadendo a terra (da circa 30 cm di altezza) e battendo sul retro del tallone.
A parte un po' di dolore al momento della botta (nulla di particolare, comunque), attualmente non ho male al piede, ma sento qualche fastidio proprio nella zona del calcagno (un po' avanti rispetto al tallone, sulla pianta del piede, credo, proprio nella zona della frattura); non è dolore, ma piuttosto un fastidio appunto, una sorta di "mini-fitta" che si presenta, solo a volte, quando muovo la gamba o il piede (nei limiti imposti dal gesso!) in qualche modo particolare.
Posto che il gesso non presenta nessun segno di cedimento (non vi sono crepe etc), ho il terrore che possa essere successo qualcosa ai fili o alla frattura stessa.
Tra qualche giorno ho il controllo in ospedale (rx, rimozione fili e nuovo apparecchio), per cui si vedrà, ma, nel frattempo, secondo voi ci possono essere state conseguenze?
Grazie
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Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 102 2
Buongiorno,
Ritengo che lei possa stare tranquillo per un trauma di tale entità a più di un mese dall'intervento. Vi è la possibilità della lieve mobilizzazione dei fili immagino inglobati nel gesso. Stia tranquillo, il suo ortopedico la tratterà nel modo più opportuno.

Cordialità,

Dr. Vasario Gabriele, Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia della Spalla
gabrielevasario.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dottore,
nel ringraziarla per la risposta, mi scuso per il ritardo, ma ho atteso la visita ortopedica prima di scrivere.
Qualche giorno fa mi è stato tolto il gesso e sono stati rimossi i fili. L'ortopedico ha considerato il decorso nella norma e ha ritenuto non fosse il caso di rimettere alcun apparecchio (nè gesso, nè tutore), lasciando il pede libero. Con l'avvertenza di non caricare ancora per 30 gg, mi è stata prescritta fisioterapia e magnetoterapia, con successiva radiografia e visita.

So di rischiare l'Off Topic, ma non vorrei aprire un altro consulto, per cui provo ad aggiungere qui le seguenti cose. Il piede non presenta alcun dolore, ma appare al momento gonfio (più la sera che la mattina, poichè la notte lo tengo leggermete sollevato). Volevo chiedere: tale gonfiore è normale anche a distanza di qualche giorno, nonostante la terapia consigliata (avernum e blunorm)? Devo attendermi che sparisca gradualmente con la mobilizzazione, permarrà fino a che non riprendo a caricare o che altro? Infine: la magnetoterapia è effettivamente utile o, come ho letto da alcune fonti in rete, non ci sono chiare evidenze sulla sua efficacia?

Grazie di nuovo
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Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 102 2
Buonasera,
Il gonfiore diminuirà progressivamente con il movimento, e ancor più velocemente con il carico. La magnetoterapia, se fatta con i giusti criteri, è molto utile. E vi sono evidenze scientifiche a riguardo. Deve però essere fatta per molte ore consecutive al giorno e per parecchi giorni, con le frequenze giuste.
Cordialità
[#4]
dopo
Utente
Utente
Perfetto.
Grazie per le esaurienti risposte.

Saluti e buon lavoro