Trauma al ginocchio, legamenti e menischi compromessi

Gentilissimi dottori, nel Dicembre 2017 ero vittima di incidente motociclistico e riportavo tra le altre: frattura del piatto tibiale ginocchio dx e frattura da avulsione testa peroneale omolaterale. Seguiva riduzione delle stesse con viti e reinserzione del LCM con ancoretta e cerchiaggi. Primo esame RM nell'Aprile successivo riportava: "Si evidenziano gli esiti della pregressa frattura del piatto tibiale mediale trattata chirurgicamente con conseguente presenza di artefatti ferro magnetici. Si evidenzia un disomogeneo impegno edematoso della spongiosa ossea delle limitanti articolari della femoro-tibiale, in particolare sul comparto mediale, e della rotula compatibili con fenomeni di sofferenza su base algodistrofica. Esiti di frattura della testa del perone. Presenza di moderato versamento articolare. Il legamento crociato anteriore è alterato nelle caratteristiche morfologiche e di segnale in rapporto ad esiti di lesione traumatica di rilevante entità, verosimilmente non completa tuttavia non perfettamente quantizzabile in relazione alla presenza di impegno sinoviale peri e intralegamentoso; reperti analoghi interessano il crociato posteriore. Il menisco mediale è assottiglia a livello del corpo e del corno posteriore non potendosi escludere la presenza di frammento ribaltato a sede intercondilica. Non rime di frattura affioramti in superficie a carico del menisco laterale. Disomogenei i legamenti collaterali.". In Giugno, venivo sottoposto a intervento di rimozione vite Asnis dalla tibia. Residuatane dal trauma anche paralisi nervo peroneo comune dx, questa ha rappresentato priorità, rimandando ad oggi ad avvenuta ricostruzione dello stesso e transfer tibialis per sopperire alla zoppia, considerazioni circa ricostruzione dei legamenti del ginocchio: questo mi cede continuamente, "schiocca" sia in positivo che negativo, e la gamba al movimento è come se fosse dislocata; continue le fitte in zona mediale, del cavo popliteo e sotto rotula, altrettanto dicasi per quelle al quadricipite. Vorrei chiederVi quali possano essere vostre opinioni in merito, se consideriate necessaria nuova RM a distanza oramai di mesi o se avete consigli sul come (e dove?) muovermi per riuscire a risolvere questa situazione. Immagino che un trauma come questo (si aggiungano frattura del primo metacarpo mano dx, trauma cranico, peroneale e scrotale, diastasi della sinfisi pubica e conseguente lungo degenza con fissatore esterno al bacino) possa sminuire rilevanza di quelle che erano le mie abitudini prima dell'accaduto; tuttavia so che generalmente se ne tiene conto assieme al fattore età (27) per indirizzare alla meglio il paziente verso una ripresa certo funzionale del quotidiano ma anche soddisfacente. Praticavo regolarmente sport, fanatico di corsa e palestra e tenevo un buon lavoro che mi obbligava molte ore in piedi: ovvio la mia speranza è quella di avvicinarmi il più possibile a quanto perso di questo quotidiano. Grazie sin da subito
[#1]
Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82 2
Buongiorno,

lei ha subito sicuramente un trauma importante e giustamente si e' data priorita' alla stabilizzazione delle lesioni ossee e dei danni neurologici secondari al trauma.
Adesso il problema principale, mi pare di capire, e' l'instabilita' del ginocchio.
E' importante capire la causa di questa instabilita', pertanto prima di ripetere una nuova RMN, io le consiglierei di effettuare una nuova visita ortopedica che punti proprio a scoprire le cause di questo disturbo.
Vista la sua giovane eta', se la sua instabilita' fosse causata dalla lesione del legamento crociato anteriore, io le consiglierei un intervento di ricostruzione.

Spero di aver risposto esaudientemente alla sua domanda.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com