Dubbio su assunzione antibiotico

Buonasera, scrivo per un dubbio in relazione all’assunzione di antibiotico prescritta dal medico di base ma assolutamente sconsigliata da otorinolaringoiatra di fiducia.
Circa 10 giorni fa ho iniziato ad accusare forte raffreddore e laringite con grande produzione di muco giallo ma senza febbre (soffro di sinusite cronica, reflusso gastrico e affezioni della gola da anni)
Ho preso tachifludec per 4 giorni e sono stato meglio dal punto di vista del reffreddore ma ho iniziato ad accusare una tosse stizzosa, sopratutto la sera andando a letto e ho continuato ad avere la gola molto infiammata ma senza dolore.
Il medico mi ha prescritto, senza vedermi, aereosol con fluimucil per 5 giorni.
La tosse, mai diventata produttiva se non la prima mattina, è notevolmente diminuita negli ultimi 2 giorni ma è rimasta gola infiammata accompagnata da bruciore, anche di stomaco (ho sofferto negli anni di reflusso) Oggi ho visto il medico di base che dopo ascultazione mi ha diagnosticato una tracheite e prescritto un ciclo di 5 giorni con cefixolar e 20 giorni di omeprazolo.
Contestualmente mi sono recato dall’otorino che mi cura da anni per il reflusso e la sinusite che dopo avermi visitato (fibrolaringoscopia e controllo di naso, orecchie, gola e linfonodi collo) Mi ha detto che le vie aeree superiori sono libere, che non ci sono linfonodi gonfi e che l’infiammazione è data da un importante reflusso gastrico (mi ha detto che sto andando a fuoco). Mi ha prescritto una cura di due mesi con omeprazolo 2 volte al di, gavirepair stick per 2 mesi dopo i pasti, suffumigi con sulfo balsamica deca per 15 giorni e Nauridase due volte al giorno per due settimane, il tutto accompagnato da una dieta per reflusso.
Ha assolutamente escluso l’utilizzo di antibiotico definendolo inutile e dannoso in questa circostanza e mi ha detto di interrompere il fluimucil perché inutile.
Io mi fido cecamemte del mio otorino che negli anni ha sempre risolto ogni mio problema, ma mi chiedo come sia possibile che il medico di base prescriva in maniera così sicura un antibiotico.
A chi devo dare retta?