Timpano perforato e non riesco a mettere le gocce auricolari, non so più che fare
Buongiorno a tutti,
scrivo nella speranza che qualcuno riesca a darmi qualche consiglio per risolvere un problema che mi affligge da tempo, anzi direi da sempre.
Descrivo brevemente la mia storia.
Otite all'età di cinque anni, perforazione del timpano causata da incisione del medico per favorire fuoriuscita liquidi nell'orecchio.
Purtroppo il timpano non si è rimarginato se non dopo circa venti anni.
La pace col mio timpano è durata qualche anno, poi sei anni fa una nuova otite mi ha perforato nuovamente il timpano.
Ora vivo con acufene, otiti ogni sei mesi e perforazione al timpano che non si rimargina.
Il problema è che non riesco ad instillare le gocce auricolari di ofloxacina.
Mi provocano un forte bruciore, e dolori che non riesco più a sopportare, perché dopo 35 ormai sono esausto, non ne posso più.
Peraltro con le gocce l'infezione non va mai via.
Le altre volte, a seguito di vere e proprie preghiere ai medici che mi curavano, sono riuscito ad ottenere delle prescrizioni per antibiotici per via orale, amoxicillina.
Fin' ora con le compresse di amoxicillina sono riuscito a far passare l'otite, ma questa volta purtroppo no.
Quindi per l'ennesima volta sto riprovando con le gocce, ma non riesco davvero più a metterle.
Ad ogni applicazione mi sento soffocare, sulla soglia del panico quasi.
Anche perché il dolore non diminuisce ma aumenta dopo aver messo le gocce.
Non so davvero più cosa fare.
Oltretutto non posso fare una miringoplastica fintanto che l'orecchio è umido e continuamente infiammato.
Spero che sappiate darmi un suggerimento per un'alternativa alle gocce auricolari che possano farmi guarire dall'otite.
Grazie per l'attenzione.
scrivo nella speranza che qualcuno riesca a darmi qualche consiglio per risolvere un problema che mi affligge da tempo, anzi direi da sempre.
Descrivo brevemente la mia storia.
Otite all'età di cinque anni, perforazione del timpano causata da incisione del medico per favorire fuoriuscita liquidi nell'orecchio.
Purtroppo il timpano non si è rimarginato se non dopo circa venti anni.
La pace col mio timpano è durata qualche anno, poi sei anni fa una nuova otite mi ha perforato nuovamente il timpano.
Ora vivo con acufene, otiti ogni sei mesi e perforazione al timpano che non si rimargina.
Il problema è che non riesco ad instillare le gocce auricolari di ofloxacina.
Mi provocano un forte bruciore, e dolori che non riesco più a sopportare, perché dopo 35 ormai sono esausto, non ne posso più.
Peraltro con le gocce l'infezione non va mai via.
Le altre volte, a seguito di vere e proprie preghiere ai medici che mi curavano, sono riuscito ad ottenere delle prescrizioni per antibiotici per via orale, amoxicillina.
Fin' ora con le compresse di amoxicillina sono riuscito a far passare l'otite, ma questa volta purtroppo no.
Quindi per l'ennesima volta sto riprovando con le gocce, ma non riesco davvero più a metterle.
Ad ogni applicazione mi sento soffocare, sulla soglia del panico quasi.
Anche perché il dolore non diminuisce ma aumenta dopo aver messo le gocce.
Non so davvero più cosa fare.
Oltretutto non posso fare una miringoplastica fintanto che l'orecchio è umido e continuamente infiammato.
Spero che sappiate darmi un suggerimento per un'alternativa alle gocce auricolari che possano farmi guarire dall'otite.
Grazie per l'attenzione.
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Gentile Paziente,
Quando una patologia come la sua otite si presente cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso), all’otite che stenta a guarire o che ricorre spesso, fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite e la perforazione che si ripresenta e non guarisce. In questi casi anche la ricostruzione chirurgica del timpano, cioè l'approccio contrario al primo ORL, che si è giustamente preoccupato di far drenare il pus perforandolo, andrebbe probabilmente incontro a nuova perforazione: se non si è capito il motivo della perforazione del timpano naturale, perchè quello chirurgicamente ricostruito dovrebbe avere destino migliore?.
La problematica esposta è sostanzialmente simile nell’adulto come nel bambino: infatti il suo problema si è manifestato in età pediatrica, ma permane in quella adulta.
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di visitare il mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma).
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Quando una patologia come la sua otite si presente cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso), all’otite che stenta a guarire o che ricorre spesso, fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite e la perforazione che si ripresenta e non guarisce. In questi casi anche la ricostruzione chirurgica del timpano, cioè l'approccio contrario al primo ORL, che si è giustamente preoccupato di far drenare il pus perforandolo, andrebbe probabilmente incontro a nuova perforazione: se non si è capito il motivo della perforazione del timpano naturale, perchè quello chirurgicamente ricostruito dovrebbe avere destino migliore?.
La problematica esposta è sostanzialmente simile nell’adulto come nel bambino: infatti il suo problema si è manifestato in età pediatrica, ma permane in quella adulta.
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di visitare il mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma).
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 10/02/2023.
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