Estrema timidezza in contesti professionali

Buongiorno,
la timidezza ha sempre fatto parte della mia vita da quando ho memoria, ma dal post-Covid si è acuita soprattutto, e banalmente, nel mio posto di lavoro.
Da quando Ho iniziato a lavorare come sviluppatore non ho stabilito un briciolo di rapporto con nessun collega, c'è qualcosa che divampa dentro di me e non riesco a mettere insieme due parole.
È incredibile, tanti anni di psicoterapia, tanti anni di terapia anche farmacologica per ansia e dap, e sono di nuovo a punto e a capo.

Mi viene quasi da sorridere a pensarci: oramai non è una cosa che mi crea un grande dispiacere, è ovvio che preferirei essere più sciolto ma non per questo concedo alla timidezza di rovinarmi come nel periodo adolescenziale; ed è incredibile che fuori da quel luogo sono una persona si sempre timida e impacciata, ma non a quei livelli.
Parlo con le persone, rido, interagisco e trovo argomenti di conversazione, anche se dentro di me in effetti ho poca voglia di fare le cose e sento come se fossi un robot bloccato da qualche legge della robotica.

Che cosa potrebbe essere e come affrontarla di nuovo?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
La timidezza è un elemento caratteriale che non per forza deve essere considerato patologico.

Se ha disagio per questa situazione può riparlarne con uno specialista per far valutare un trattamento.

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