Disturbo da attacchi di panico e sertralina
Buonasera,
Sono una giovane ragazza sportiva, attenta al mio stile di vita.
Tutto è iniziato nel settembre 2021 con un attacco di panico molto forte mentre ero in auto.
Da quel momento si è sviluppato un disturbo di panico con agorafobia che ha profondamente cambiato la mia quotidianità: ho iniziato ad avere paura di uscire, di allontanarmi da luoghi considerati sicuri come casa o l’ospedale.
Da subito ho intrapreso un percorso psicoterapico con una terapeuta della mia città, durato più di due anni.
All’inizio ho rifiutato la farmacoterapia: temevo gli effetti collaterali.
Portavo però con me lo Xanax al bisogno, pur non prendendolo quasi mai.
Solo averlo con me mi dava sicurezza.
Nel tempo ho lavorato tanto su me stessa, ottenendo dei miglioramenti.
Dopo un secondo attacco più forte e l’assunzione dello Xanax (con effetto tardivo e sonnolenza), ho cominciato a valutare i farmaci.
A giugno 2023 inizio con Escitalopram, che però non dà risultati.
A novembre 2023 passo a Venlafaxina, che mi aiuta leggermente ma porta con sé un effetto collaterale molto pesante: l’aumento di peso.
Da sempre sportiva e con un'alimentazione equilibrata, comincio a prendere peso in modo continuo.
Il medico decide quindi di scalare la Venlafaxina e affiancare altri farmaci: Pregabalin (inefficace) e poi Brintellix, che mi provoca nausea quotidiana.
Il peso continua ad aumentare: +10, +15 fino a quasi +20 kg.
Mi sento demoralizzata.
Mi affido allora a un nuovo medico che sospende Brintellix e Pregabalin e mi prescrive Fluoxetina, che mi causa effetti collaterali fortissimi: acne, stanchezza, sudorazione, amenorrea, pressione alta e perfino coaguli.
Nonostante tutto continuo a impegnarmi, ma ogni attività diventa uno sforzo immenso.
A maggio 2025 cambio ancora: inizio Sertralina, mantenendo una bassa dose di Venlafaxina.
Le prime settimane sono difficili: ansia, derealizzazione, attacchi di panico isolati.
Ma poco dopo comincio a sentire un piccolo miglioramento dell’umore.
E, per la prima volta, nessun aumento di peso.
L’ansia però non sparisce: resta sotto forma di nausea, crampi allo stomaco e pensieri intrusivi legati alla respirazione, emozioni piatte e forte angoscia e tristezza soprattutto la sera.
Durante l’ultima visita, il medico mi ha proposto di sospendere tutti gli antidepressivi e passare alla sola terapia con benzodiazepine.
Ho espresso le mie perplessità: so che non sono indicate a lungo termine, possono creare dipendenza.
Ho chiesto di poter continuare con la Sertralina, aumentandola un po’, per darle altro tempo di agire, in quanto:
11 maggio 2025 (inizio sertralina) 25 mg al giorno
18 maggio 2025 aumento a 50 mg al giorno
5 giugno 2025 aumento a 100 mg al giorno
21 giugno 2025 --> aumento a 125 mg x 2 settimane e successivamente dovrò aumentare a 150 mg fino a prossimo appuntamento.
Specifico che la Sertralina la assumo al mattino, mentre Venlafaxina a 75 mg la sera, con progressiva riduzione secondo le indicazioni del medico.
Sono una giovane ragazza sportiva, attenta al mio stile di vita.
Tutto è iniziato nel settembre 2021 con un attacco di panico molto forte mentre ero in auto.
Da quel momento si è sviluppato un disturbo di panico con agorafobia che ha profondamente cambiato la mia quotidianità: ho iniziato ad avere paura di uscire, di allontanarmi da luoghi considerati sicuri come casa o l’ospedale.
Da subito ho intrapreso un percorso psicoterapico con una terapeuta della mia città, durato più di due anni.
All’inizio ho rifiutato la farmacoterapia: temevo gli effetti collaterali.
Portavo però con me lo Xanax al bisogno, pur non prendendolo quasi mai.
Solo averlo con me mi dava sicurezza.
Nel tempo ho lavorato tanto su me stessa, ottenendo dei miglioramenti.
Dopo un secondo attacco più forte e l’assunzione dello Xanax (con effetto tardivo e sonnolenza), ho cominciato a valutare i farmaci.
A giugno 2023 inizio con Escitalopram, che però non dà risultati.
A novembre 2023 passo a Venlafaxina, che mi aiuta leggermente ma porta con sé un effetto collaterale molto pesante: l’aumento di peso.
Da sempre sportiva e con un'alimentazione equilibrata, comincio a prendere peso in modo continuo.
Il medico decide quindi di scalare la Venlafaxina e affiancare altri farmaci: Pregabalin (inefficace) e poi Brintellix, che mi provoca nausea quotidiana.
Il peso continua ad aumentare: +10, +15 fino a quasi +20 kg.
Mi sento demoralizzata.
Mi affido allora a un nuovo medico che sospende Brintellix e Pregabalin e mi prescrive Fluoxetina, che mi causa effetti collaterali fortissimi: acne, stanchezza, sudorazione, amenorrea, pressione alta e perfino coaguli.
Nonostante tutto continuo a impegnarmi, ma ogni attività diventa uno sforzo immenso.
A maggio 2025 cambio ancora: inizio Sertralina, mantenendo una bassa dose di Venlafaxina.
Le prime settimane sono difficili: ansia, derealizzazione, attacchi di panico isolati.
Ma poco dopo comincio a sentire un piccolo miglioramento dell’umore.
E, per la prima volta, nessun aumento di peso.
L’ansia però non sparisce: resta sotto forma di nausea, crampi allo stomaco e pensieri intrusivi legati alla respirazione, emozioni piatte e forte angoscia e tristezza soprattutto la sera.
Durante l’ultima visita, il medico mi ha proposto di sospendere tutti gli antidepressivi e passare alla sola terapia con benzodiazepine.
Ho espresso le mie perplessità: so che non sono indicate a lungo termine, possono creare dipendenza.
Ho chiesto di poter continuare con la Sertralina, aumentandola un po’, per darle altro tempo di agire, in quanto:
11 maggio 2025 (inizio sertralina) 25 mg al giorno
18 maggio 2025 aumento a 50 mg al giorno
5 giugno 2025 aumento a 100 mg al giorno
21 giugno 2025 --> aumento a 125 mg x 2 settimane e successivamente dovrò aumentare a 150 mg fino a prossimo appuntamento.
Specifico che la Sertralina la assumo al mattino, mentre Venlafaxina a 75 mg la sera, con progressiva riduzione secondo le indicazioni del medico.
Gentilissima,
La transizione a sertralina con un aumento graduale sembra promettente, con un miglioramento dell’umore e stabilità del peso, ma i residui di ansia, nausea e pensieri intrusivi indicano che potrebbe richiedere più tempo per esplicare l'azione completa, potenzialmente altre 4 settimane dopo il raggiungimento del dosaggio a 150 mg.
La proposta di passare solo a benzodiazepine non è consigliata a lungo termine, come hai giustamente rilevato, perché il rischio di sviluppare dipendenza e perdita di efficacia del farmaco è davvero molto alto.
Continuare la sertralina, aumentandola a 150 mg con monitoraggio, è una scelta ragionevole, supportata da linee guida.
Gli antidepressivi SSRI come le Sertralina, sulla base dei sintomi che descrivi, sono potenzialmente dei farmaci indicati nella tua situazione perché agiscono sui disturbi d'ansia a lungo termine e con un profilo di sicurezza importante.
Il Brintellix non sarebbe un farmaco indicato perché è un antidepressivo che agisce nella sola sintomatologia tipica del disturbo depressivo maggiore e/o resistente, con una azione solo indiretta e trascurabile a livello della riduzione dei sintomi ansiosi.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
La transizione a sertralina con un aumento graduale sembra promettente, con un miglioramento dell’umore e stabilità del peso, ma i residui di ansia, nausea e pensieri intrusivi indicano che potrebbe richiedere più tempo per esplicare l'azione completa, potenzialmente altre 4 settimane dopo il raggiungimento del dosaggio a 150 mg.
La proposta di passare solo a benzodiazepine non è consigliata a lungo termine, come hai giustamente rilevato, perché il rischio di sviluppare dipendenza e perdita di efficacia del farmaco è davvero molto alto.
Continuare la sertralina, aumentandola a 150 mg con monitoraggio, è una scelta ragionevole, supportata da linee guida.
Gli antidepressivi SSRI come le Sertralina, sulla base dei sintomi che descrivi, sono potenzialmente dei farmaci indicati nella tua situazione perché agiscono sui disturbi d'ansia a lungo termine e con un profilo di sicurezza importante.
Il Brintellix non sarebbe un farmaco indicato perché è un antidepressivo che agisce nella sola sintomatologia tipica del disturbo depressivo maggiore e/o resistente, con una azione solo indiretta e trascurabile a livello della riduzione dei sintomi ansiosi.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Grazie per la risposta! Quindi secondo lei è particolarmente rischioso sperimentare questa strada anche solo per provare a perdere quei 20 kili? Mi sono state consigliate prevalentemente per questo motivo, in quanto non sono pochi kili. Ad ogni modo non è stato specificato per quanto tempo avrei dovuto prenderle prima di scalarle, ma credo che si tratti di mesi.
Volevo inoltre chiedere se è normale provare questa forte angoscia da quando prendo sertralina e avere così tanta ansia da rischiare di avere un attacco ogni sera quando vado a letto. Ulteriormente ho notato che faccio più fatica a dormire da quando la assumo.
Volevo inoltre chiedere se è normale provare questa forte angoscia da quando prendo sertralina e avere così tanta ansia da rischiare di avere un attacco ogni sera quando vado a letto. Ulteriormente ho notato che faccio più fatica a dormire da quando la assumo.
Gentilissima,
Anche la Sertralina è possibile che determini un aumento di peso, perché è un effetto collaterale noto.
È importante però sottolineare che c'è una variabilità interpersonale nella risposta ai farmaci, e di conseguenza anche agli effetti collaterali che si possono presentare.
La Sertralina teoricamente è più ansiolitica rispetto alla Venlafaxina, ed è possibile che i sintomi che descrivi siano dovuti ad effetti iniziale del farmaco, dovuti a necessità di adattamento; tuttavia se dovessero persistere per altre settimane, sarebbe opportuna una rivalutazione della terapia farmacologica perché una volta "entrata a regime", effetti collaterali come ansia con senso di angoscia e attacchi di panico non dovrebbero più presentarsi, in una terapia efficace.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione
Anche la Sertralina è possibile che determini un aumento di peso, perché è un effetto collaterale noto.
È importante però sottolineare che c'è una variabilità interpersonale nella risposta ai farmaci, e di conseguenza anche agli effetti collaterali che si possono presentare.
La Sertralina teoricamente è più ansiolitica rispetto alla Venlafaxina, ed è possibile che i sintomi che descrivi siano dovuti ad effetti iniziale del farmaco, dovuti a necessità di adattamento; tuttavia se dovessero persistere per altre settimane, sarebbe opportuna una rivalutazione della terapia farmacologica perché una volta "entrata a regime", effetti collaterali come ansia con senso di angoscia e attacchi di panico non dovrebbero più presentarsi, in una terapia efficace.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Aggiornamento:
Il 21 giugno sono passata da 100 a 125 mg di sertralina al mattino e 37,5 mg + 18,75 mg di Venlafaxina la sera, per circa due settimane. Ad oggi sono al sesto giorno di sertralina con dosaggio 150mg. Tuttavia, sto vivendo una serie di effetti collaterali che mi preoccupano molto. Mi sento svogliata, apatica, con poca energia e umore piatto. Non provo né felicità né tristezza, ma una sensazione di vuoto emotivo. Quando l’ansia si manifesta, avverto mal di pancia e nausea, che mi costringono a correre in bagno. La sera è particolarmente difficile: mi sento agitata e faccio fatica ad addormentarmi, nonostante l’ansia sembri leggermente migliorata durante il giorno.
Le mie abitudini quotidiane sono cambiate: non riesco più a occuparmi delle faccende domestiche né a fare la spesa. La mia alimentazione è peggiorata, con pasti frequenti al fast food e poca varietà. Il peso, però, non è aumentato, oscillando leggermente. La mia pelle, sebbene migliorata rispetto a prima, rimane problematica.
Quando esco, l’ansia peggiora, soprattutto in luoghi come il supermercato, dove avverto nodo in gola, attenzione sul respiro, tosse nervosa e caviglie intorpidite.
La libido è calata ulteriormente rispetto a prima che era già bassa. Piangere mi aiuta a sentirmi un po’ più presente, anche se ho difficoltà pure nel fare quello.
Non so cosa fare e mi chiedo se questi sintomi siano temporanei o se sia necessario un ulteriore intervento terapeutico o un cambio terapia.
Il 21 giugno sono passata da 100 a 125 mg di sertralina al mattino e 37,5 mg + 18,75 mg di Venlafaxina la sera, per circa due settimane. Ad oggi sono al sesto giorno di sertralina con dosaggio 150mg. Tuttavia, sto vivendo una serie di effetti collaterali che mi preoccupano molto. Mi sento svogliata, apatica, con poca energia e umore piatto. Non provo né felicità né tristezza, ma una sensazione di vuoto emotivo. Quando l’ansia si manifesta, avverto mal di pancia e nausea, che mi costringono a correre in bagno. La sera è particolarmente difficile: mi sento agitata e faccio fatica ad addormentarmi, nonostante l’ansia sembri leggermente migliorata durante il giorno.
Le mie abitudini quotidiane sono cambiate: non riesco più a occuparmi delle faccende domestiche né a fare la spesa. La mia alimentazione è peggiorata, con pasti frequenti al fast food e poca varietà. Il peso, però, non è aumentato, oscillando leggermente. La mia pelle, sebbene migliorata rispetto a prima, rimane problematica.
Quando esco, l’ansia peggiora, soprattutto in luoghi come il supermercato, dove avverto nodo in gola, attenzione sul respiro, tosse nervosa e caviglie intorpidite.
La libido è calata ulteriormente rispetto a prima che era già bassa. Piangere mi aiuta a sentirmi un po’ più presente, anche se ho difficoltà pure nel fare quello.
Non so cosa fare e mi chiedo se questi sintomi siano temporanei o se sia necessario un ulteriore intervento terapeutico o un cambio terapia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 433 visite dal 23/06/2025.
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Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?
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