Ansia e attacchi di panico fobie
Buonasera a tutti i dottori io soffro di ansia attacchi di panico e fobie,la mia grossa difficoltà e spostarmi lontano da casa!Fino ad oggi la mia terapia e così suddivisa mattina 2 compresse prozac 20+ 1 xanax 0,50 a mezzogiorno 1 xanax 0,50 e alla sera 2 anafranil 75 mg e 1 xanax 0,50!oggi ho incontrato il mio psichiatra il quale mi ha tolto il prozac e messo il seroquel prima da 50 fino al 6 giorno arrivare a 200 lo xanax uguale!secondo voi la terapia e adeguata per il mio disturbo?grazie per l attenzione attendo una VS cordiale risposta
[#1]
Gentile utente,
ho letto le Sue discussioni precedenti su questo sito.
Il Seroquel (il nome "chimico" è la quetiapina) è uno degli antipsicotici più blandi in uso attuale; a causa del suo effetto sedativo e il livello contenuto degli altri effetti è spesso usato in alternativa agli ansiolitici (come ad esempio lo xanax: alprazolam) e in alcuni casi potrebbe essere più efficace di essi, soprattutto quando sono stati assunti già per un lungo periodo e gli effetti di essi sono già meno sentiti e quando si cerca di evitare un uso troppo prolungato di ansiolitici; inoltre si usa per controbilanciare gli effetti attivanti degli antidepressivi.
Nella pratica di oggi il Seroquel (quetiapina) si usa anche come potenziamento all'effetto degli antidepressivi, perché di fatto interagisce anche esso con gli stessi sistemi di trasmissione chimica (ad esempio, della serotonina), ma in un modo diverso, si potrebbe dire "complementare" rispetto agli antidepressivi; secondo me comunque il razionale di tale uso non è sufficientemente fondato;
la dose di 200 mg al giorno è abbastanza "piena" per un disturbo che riporta Lei, uno degli effetti da tenerne conto è, oltre alla sedazione, anche l'ipotensione (tenendo conto che anche l'anafranil (clomipramina) tende a tenere la pressione relativamente bassa), ma penso che il Suo psichiatra, se Lei mantiene stretti i rapporti con lui, e lo aggiorna per tempo delle proprie condizioni, riuscirà a monitorare la terapia, indicandoLe se sarà necessario modificare le dosi.
La sospensione di colpo di Prozac, benché la mancanza del farmaco non si fa sentire subito, non è la cosa migliore, sarebbe stato opportuno scalarlo in un modo più graduale.
Se il Suo disturbo appartiene all'ambito delle fobie, il mezzo curativo più consolidato è la psicoterapia, alla quale forse bisogna dare più "spazio" mentale.
ho letto le Sue discussioni precedenti su questo sito.
Il Seroquel (il nome "chimico" è la quetiapina) è uno degli antipsicotici più blandi in uso attuale; a causa del suo effetto sedativo e il livello contenuto degli altri effetti è spesso usato in alternativa agli ansiolitici (come ad esempio lo xanax: alprazolam) e in alcuni casi potrebbe essere più efficace di essi, soprattutto quando sono stati assunti già per un lungo periodo e gli effetti di essi sono già meno sentiti e quando si cerca di evitare un uso troppo prolungato di ansiolitici; inoltre si usa per controbilanciare gli effetti attivanti degli antidepressivi.
Nella pratica di oggi il Seroquel (quetiapina) si usa anche come potenziamento all'effetto degli antidepressivi, perché di fatto interagisce anche esso con gli stessi sistemi di trasmissione chimica (ad esempio, della serotonina), ma in un modo diverso, si potrebbe dire "complementare" rispetto agli antidepressivi; secondo me comunque il razionale di tale uso non è sufficientemente fondato;
la dose di 200 mg al giorno è abbastanza "piena" per un disturbo che riporta Lei, uno degli effetti da tenerne conto è, oltre alla sedazione, anche l'ipotensione (tenendo conto che anche l'anafranil (clomipramina) tende a tenere la pressione relativamente bassa), ma penso che il Suo psichiatra, se Lei mantiene stretti i rapporti con lui, e lo aggiorna per tempo delle proprie condizioni, riuscirà a monitorare la terapia, indicandoLe se sarà necessario modificare le dosi.
La sospensione di colpo di Prozac, benché la mancanza del farmaco non si fa sentire subito, non è la cosa migliore, sarebbe stato opportuno scalarlo in un modo più graduale.
Se il Suo disturbo appartiene all'ambito delle fobie, il mezzo curativo più consolidato è la psicoterapia, alla quale forse bisogna dare più "spazio" mentale.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Ex utente
Intanto volevo ringraziarla per la preziosa e approfondita risposta, e mi ha aiutato anche a capire un Po meglio i meccanismi!quindi lei ritiene un Po troppo elevato 200mg +anafranil 75+75 mg +xanax 3 compresse da 0,50!dovrei stare attento alla pressione bassa? Che i due farmaci insieme potrebbero carassio?prozac scalandolo mezza pastiglia alla volta poi quindi da 2 compresse passerei ad 1 e mezza per due giorni poi 1 compressa per 2 giorni poi mezza per altri 2 giorni e poi finito di scalare il prozac iniziare con 50 di seroquel per un giorno poi 100mg il secondo giorno poi il 3 4 5 giorno 150 e arrivare a 200 al 6 giorno!infine lei ritiene una terapia sensata per il mio disturbo?
[#4]
Gentile utente,
alt! è necessario ed è importante concordare non con me, ma con lo psichiatra che La segue (e del quale, come Lei ha scritto, Lei si fida) sia le modalità di sospensione del Prozac, sia l'avvio della terapia col Seroquel.
Una consulenza on line non può esssere valida ai fini di suggerimento di tali modalità. Per farlo bisogna seguire e conoscere la persona e il caso dal vivo come fa il Suo specialista. Io posso darLe solo il razionale di massima.
Per i disturbi da Lei citati (fobie, attacchi di panico) non è una terapia tradizionale, ma nel range delle strategie usate oggi è una terapia possibile; penso che può essere basata più sulla conoscenza individuale del Suo caso da parte del Suo psichiatra. Senza togliere l'importanza alla farmacoterapia, ritengo che la più sensata terapia per le fobie è la psicoterapia.
alt! è necessario ed è importante concordare non con me, ma con lo psichiatra che La segue (e del quale, come Lei ha scritto, Lei si fida) sia le modalità di sospensione del Prozac, sia l'avvio della terapia col Seroquel.
Una consulenza on line non può esssere valida ai fini di suggerimento di tali modalità. Per farlo bisogna seguire e conoscere la persona e il caso dal vivo come fa il Suo specialista. Io posso darLe solo il razionale di massima.
Per i disturbi da Lei citati (fobie, attacchi di panico) non è una terapia tradizionale, ma nel range delle strategie usate oggi è una terapia possibile; penso che può essere basata più sulla conoscenza individuale del Suo caso da parte del Suo psichiatra. Senza togliere l'importanza alla farmacoterapia, ritengo che la più sensata terapia per le fobie è la psicoterapia.
[#6]
Ex utente
Le riscrivo bene la modalità di assunzione del seroquel come da indicazioni del mio psichiatra!
1 compressa da 50mg alla sera il primo giorno
2 compresse da 50mg alla sera il secondo giorno
3 compresse da 50mg alla sera il terzo il quarto e il quinto giorno
1compressa da 200mg alla sera dal 6 giorno in poi!dopo aver abbandonato il prozac!e corretto secondo lei?
1 compressa da 50mg alla sera il primo giorno
2 compresse da 50mg alla sera il secondo giorno
3 compresse da 50mg alla sera il terzo il quarto e il quinto giorno
1compressa da 200mg alla sera dal 6 giorno in poi!dopo aver abbandonato il prozac!e corretto secondo lei?
[#10]
Gentile utente,
le rispondo come già le ha risposto il mio collega:
deve fidarsi delle indicazioni date dal suo psichiatra.
Tutto il resto è legittimo ma dovrebbe essere discusso all'interno della valutazione fatta tra lei ed il suo psichiatra.
le rispondo come già le ha risposto il mio collega:
deve fidarsi delle indicazioni date dal suo psichiatra.
Tutto il resto è legittimo ma dovrebbe essere discusso all'interno della valutazione fatta tra lei ed il suo psichiatra.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#17]
Gentile utente,
cerco di capire perché scrive che si fida molto del Suo psichiatra, mentre mette continuamente in dubbio le Sue indicazioni. Probabilmente si fida, ma non riesce a fidarsi abbastanza.. Lei mi dà impressione di non poter avere mai la fiducia senza deroghe.. e di preferire avere più pareri forse perche' fidare fa bene, ma ricontrollare - meglio. Entro certi limiti questo può essere un atteggiamento sano, ma oltre certi limiti - patologico, usando il linguaggio popolare si potrebbe dire che si fa "le paranoie di qualcosa..", e questa Sua tendenza a un tale atteggiamento viene descritta proprio col disturbo sotto il numero 297.1 che è lo "stato paranoide". Disturbi paranoidi appartengono all'ambito dei disturbi psicotici, ma si distinguono per il fatto che la persona rimane integra intelettivamente ed emotivamente, spesso sono molto simili ai disturbi d'ansia, di panico o alle fobie, e spesso la persona di fatto soffre di tali vissuti e di una tristezza profonda e nascosta.
E' un disturbo difficile da curare. A differenza di altri disturbi psicotici con gli antidepressivi si può ottenere qualche sollievo, risultato, ma difficilmente con soli antidepressivi si ottiene una guarigione completa (e a volte con gli antidepressivi la malattia può anche peggiorare), mentre gli antipsicotici possono essere utili come terapia aggiuntiva, utili e spesso anche indispensabili. Già sono usati nelle forme resistenti della depressione, e a maggior ragione nel Suo caso.
Fra gli antipsicotici il Seroquel (quetiapina), direi, è il più blando sia dal punto di vista degli effetti collaterali, sia dal punto di vista dell'attività antipsicotica, mentre ha una buona attività ansiolitica.
Anche con gli antipsicotici la malattia spesso si attenua soltanto (ed è già importante), però in alcuni casi si riesce a recuperare molto con la psicoterapia (più spesso nelle fobie propriamente dette, ma anche nel disturbo paranoide).
cerco di capire perché scrive che si fida molto del Suo psichiatra, mentre mette continuamente in dubbio le Sue indicazioni. Probabilmente si fida, ma non riesce a fidarsi abbastanza.. Lei mi dà impressione di non poter avere mai la fiducia senza deroghe.. e di preferire avere più pareri forse perche' fidare fa bene, ma ricontrollare - meglio. Entro certi limiti questo può essere un atteggiamento sano, ma oltre certi limiti - patologico, usando il linguaggio popolare si potrebbe dire che si fa "le paranoie di qualcosa..", e questa Sua tendenza a un tale atteggiamento viene descritta proprio col disturbo sotto il numero 297.1 che è lo "stato paranoide". Disturbi paranoidi appartengono all'ambito dei disturbi psicotici, ma si distinguono per il fatto che la persona rimane integra intelettivamente ed emotivamente, spesso sono molto simili ai disturbi d'ansia, di panico o alle fobie, e spesso la persona di fatto soffre di tali vissuti e di una tristezza profonda e nascosta.
E' un disturbo difficile da curare. A differenza di altri disturbi psicotici con gli antidepressivi si può ottenere qualche sollievo, risultato, ma difficilmente con soli antidepressivi si ottiene una guarigione completa (e a volte con gli antidepressivi la malattia può anche peggiorare), mentre gli antipsicotici possono essere utili come terapia aggiuntiva, utili e spesso anche indispensabili. Già sono usati nelle forme resistenti della depressione, e a maggior ragione nel Suo caso.
Fra gli antipsicotici il Seroquel (quetiapina), direi, è il più blando sia dal punto di vista degli effetti collaterali, sia dal punto di vista dell'attività antipsicotica, mentre ha una buona attività ansiolitica.
Anche con gli antipsicotici la malattia spesso si attenua soltanto (ed è già importante), però in alcuni casi si riesce a recuperare molto con la psicoterapia (più spesso nelle fobie propriamente dette, ma anche nel disturbo paranoide).
Questo consulto ha ricevuto 20 risposte e 26.2k visite dal 23/02/2011.
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