Tensione con riduzione elopram
Gentile Dottore,
dopo 1 anno e mezzo di cura con Elopram per attacchi di panico, abbiamo deciso
in comune accordo con il mio Dottore di iniziare a ridurre le 15 gocce.
In 1 anno sono arrivato a 4 gocce, gli attacchi di panico non ci sono piu' da 1 anno e mezzo ma ultimamente e' aumentata la tensione e purtroppo le discussione sul lavoro. Sono un po' preoccupato, visto che non c'è giorno che non riesca a discutere con fornitori o dipendenti.
Sicuramente il mio carattere e' un po' pesante, ma a questi punti no,anche quando guido ho sempre una tensione certe volte incomprensibile.
attendo vostre notizie
grazie
paolo
dopo 1 anno e mezzo di cura con Elopram per attacchi di panico, abbiamo deciso
in comune accordo con il mio Dottore di iniziare a ridurre le 15 gocce.
In 1 anno sono arrivato a 4 gocce, gli attacchi di panico non ci sono piu' da 1 anno e mezzo ma ultimamente e' aumentata la tensione e purtroppo le discussione sul lavoro. Sono un po' preoccupato, visto che non c'è giorno che non riesca a discutere con fornitori o dipendenti.
Sicuramente il mio carattere e' un po' pesante, ma a questi punti no,anche quando guido ho sempre una tensione certe volte incomprensibile.
attendo vostre notizie
grazie
paolo
Gentile utente,
benche' una "tensione nervosa", o, in altre parole, l'irritabilità può essere uno degli effetti da sospensione del farmaco, è poco probabile che lo sia, essendo stata la sospensione molto graduale.
E' invece possibile che in tal modo si sta rimanifestando una Sua condizione psichica morbosa (temperamentale, caratteriale?) distinta dal disturbo da attacchi di panico ma che lo accompagnava e che costituiva il terreno e lo sfondo a tale disturbo e che nell'arco di questi due anni e mezzo era tenuta a bada e ha giovato dal farmaco.
Bisogna anche dire che il disturbo da attacchi di panico è spesso secondario ai vissuti non consci e alle esperienze dimenticate che, appunto, ne costituiscono il terreno, e, curati gli attacchi di panico, il terreno può comunque far germogliare altre erbe. In questo caso potrebbe essere utile la psicoterapia.
In un'altra ipotesi, non sempre la causa siamo noi, ma potrebbero esserci anche i fattori di stress esterni. Bisogna un attimo riflettere e capire se davvero non c'è nessuna condizione esterna che Le "mette" la tensione e provoca a manifestaris i Suo carattere.
In tutti i tre casi, anche se fosse "il carattere", la predisposizuine o i fattori esterni, sono tutti gli elementi di rischio per la ricaduta. Potrebbe essere un periodo non favorevole per proseguire la sospensione. Secondo me, un anno e mezzo in terapia farmacologica per attacchi di panico è anche poco. Una strategia potrebbe essere di "tornare indietro", risalendo di qualche goccia e attendere. Ovviamente bisogna concordarlo con il Suo specialista.
P.S.
Ho letto anche alcune delle Sue richieste di consulto precedenti e mi risulta che in passato Le è stato diagnosticato l'ipotiroidismo ed è stato prescritto l'eutirox. Le consiglierei dunque anche di controllare gli ormoni tiroidei e di far controllare dallo specialista endocrinologo la terapia con Eutirox, se lo sta sempre assumendo. Un eventuale disequilibrio degli ormoni tiroidei è senz'altro uno dei possibili fattori della tensione "nervosa".
benche' una "tensione nervosa", o, in altre parole, l'irritabilità può essere uno degli effetti da sospensione del farmaco, è poco probabile che lo sia, essendo stata la sospensione molto graduale.
E' invece possibile che in tal modo si sta rimanifestando una Sua condizione psichica morbosa (temperamentale, caratteriale?) distinta dal disturbo da attacchi di panico ma che lo accompagnava e che costituiva il terreno e lo sfondo a tale disturbo e che nell'arco di questi due anni e mezzo era tenuta a bada e ha giovato dal farmaco.
Bisogna anche dire che il disturbo da attacchi di panico è spesso secondario ai vissuti non consci e alle esperienze dimenticate che, appunto, ne costituiscono il terreno, e, curati gli attacchi di panico, il terreno può comunque far germogliare altre erbe. In questo caso potrebbe essere utile la psicoterapia.
In un'altra ipotesi, non sempre la causa siamo noi, ma potrebbero esserci anche i fattori di stress esterni. Bisogna un attimo riflettere e capire se davvero non c'è nessuna condizione esterna che Le "mette" la tensione e provoca a manifestaris i Suo carattere.
In tutti i tre casi, anche se fosse "il carattere", la predisposizuine o i fattori esterni, sono tutti gli elementi di rischio per la ricaduta. Potrebbe essere un periodo non favorevole per proseguire la sospensione. Secondo me, un anno e mezzo in terapia farmacologica per attacchi di panico è anche poco. Una strategia potrebbe essere di "tornare indietro", risalendo di qualche goccia e attendere. Ovviamente bisogna concordarlo con il Suo specialista.
P.S.
Ho letto anche alcune delle Sue richieste di consulto precedenti e mi risulta che in passato Le è stato diagnosticato l'ipotiroidismo ed è stato prescritto l'eutirox. Le consiglierei dunque anche di controllare gli ormoni tiroidei e di far controllare dallo specialista endocrinologo la terapia con Eutirox, se lo sta sempre assumendo. Un eventuale disequilibrio degli ormoni tiroidei è senz'altro uno dei possibili fattori della tensione "nervosa".
Dr. Alex Aleksey Gukov
Gentile utente,
se la tempistica di riduzione del farmaco è precoce, andrebbe rivista con il suo psichiatra.
se la tempistica di riduzione del farmaco è precoce, andrebbe rivista con il suo psichiatra.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 24/02/2011.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Attacchi di panico
Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?