Insnnia da risveglio precoce, lieve ansia, palpitazioni (principalmente dopo i pasti), respiri mozza

Salve,
sono un ragazzo di 21 anni, sono alto 1,70 m e peso 72 Kg. E' dall'inizio di quest'anno che risento di alcuni disturbi. La notte tra il primo e il secondo gennaio, è accaduto che, dopo essermi addormentato (in seguito a una notte quasi in bianco, che ho trascorso festeggiando con gli amici), mi sono svegliato di soprassalto dopo circa due ore, con una sorta di tachicardia o di palpitazioni: non ricordo, esattamente (anche se posso affermare che in seguito si è trattato solo di palpitazioni). Da quel giorno, tale evento è diventato una routine: tutte le notti accadeva lo stesso. Da lì ho iniziato a sviluppare una lieve (ma non troppo) ansia. In quanto pratico bodybuilding da circa un anno (seguo una dieta adatta prescritta da uno specialista, e non ho mai fatto uso né di ormoni, né di farmaci o di stimolanti), il medico mi ha prescritto una visita cardiologica con tanto di elettrocardiogramma sotto sforzo (oltre all'elettrocardiogramma a riposo, all'ecografia al cuore e all'aorta addominale). I risultati dell'esame sono stati assolutamente positivi, quindi, il medico mi ha successivamente prescritto una visita neurologica. L'ennesimo specialista sosteneva che non avessi alcun tipo di problema a livello neurologico, ma soltanto una "sindrome ansiosa con insonnia", consigliandomi, quindi, di seguire una cura a base di compresse di melatonina. Grazie ad esse, le sessioni di sonno hanno iniziato ad allungarsi, arrivando alle attuali 5 ore massime, che vengono però interrotte da brevi risvegli e fasi di dormiveglia. Il medico di base, per altri accertamenti, mi ha poi prescritto gli esami del sangue e delle urine (comprendendo più o meno tutti i valori possibili) i cui risultati sono stati "perfetti", portando il primo a sostenere che il mio fosse un problema psicologico. Non posso affermare con esattezza se il mio problema si sia aggravato sotto altri aspetti, o se semplicemente sono riuscito ad individuarne tutti i sintomi soltanto con il passare del tempo, però, appunto, (seppur non riesco a collocare temporalmente la scoperta o lo sviluppo di tali sintomi) ho notato che le palpitazioni hanno iniziato ad estendersi nell'arco della giornata e ad intensificarsi dopo i pasti (seppure, negli ultimi tempi, sembrano più lievi) e che tutti i respiri profondi si interrompono come accade quando si è esageratamente agitati (indipendentemente dal mio stato d'animo, che considero stabilmente tranqullo). Se si trattase di un problema di "ansia da stress", potrei ricondurne la causa a diversi problemi avuti con il mio ex-coinquilino con cui condividevo l'appartamento universitario, e ad alcuni litigi familiari, nonostante non si tratti di nulla di eccessivo. Le chiedo, quindi, se riesce a ricondurre tali sintomi ad una qualche patologia conosciuta in ambito psichiatrico, o se sa consigliarmi ulteriori esami specialistici da effettuare. La ringrazio anticipatamente.
Cordialmente,
Francesco Mignini
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
gentile utente

riferisce di aver già praticato tutti gli esami possibili, pertanto è inutile considerare la possibilità di fare altre indagini.

è probabile che la terapia attuale non compensi totalmente i suoi sintomi, sarebbe il caso di effettuare una visita psichiatrica.

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