Ansia,depressione causa marijuana

Sono un ragazzo di 23 anni, tre mesi fa un amico mi ha fatto fare due tiri di canna, preciso che non sono un consumatore di nessun tipo di sostanza ed astemio.
Dopo pochi minuti ho sentito un blocco al petto ed ho avuto un attacco di panico con la sensazione che il cuore mi stesse per scoppiare.
Tornato a casa non capivo assolutamente nulla, con una stranissima sensazione. Il giorno seguente la sensazione di stordimento e confusione non andava via, ma attribuivo il fenomeno all'effetto post erba e quindi non mi sono preoccupato più di tanto, ma dopo una settimana i sintomi non andavano via, preoccupato di questa situazione ho iniziato ad avere attacchi di panico, manie di persecuzione confusione alla testa ed insonnia.spaventato mi sono recato dallo psichiatra e mi ha prescritto i seguenti farmaci : Cipralex 5 gocce dopo cena, xanax 0,25 prima di dormire ed un farmaco di cui non ricordo il nome ma serviva per smaltire la sostanza e depurare l'organismo. Dopo un paio di giorni i miglioramenti sono stati evidenti, ho ripreso tutte le attività, poi ho deciso senza consultare il medico di interrompere cipralex, dopo un paio di giorni i sintomi si sono ripresentati confusione mentale, non so però se questa confusione si può definire derealizzazione o soltanto confusione , ed ho ricominciato a prendere cipralex. Ho cominciato a riprendermi ma dopo una settimana e mezza i sintomi sono ritornati, quindi con tre ricadute totali, adesso il medico mi ha aumentato cipralex a 10 gocce, non prendo più xanax non ne sento la necessità. Vorrei sapere se quei tiri di canna mi hanno rovinato per sempre la vita, ossia se mi hanno modificato il cervello in modo irreversibile, oppure guarirò senza più ricadute.
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile utente,
purtroppo non è possibile effettuare valutazioni a distanza su quella che è la sua accorata richiesta.
Lo stato di preoccupazione che la attanaglia è indubbiamente comprensibile,ma penso che la persona più indicata per fornirle una risposta esauriente alla domanda che lei pone sia proprio il suo Psichiatra curante.
Solo lui,infatti,potrà valutarè l'evoluzione dei suoi sintomi nel tempo,ed il loro reale peso.La consiglierei quindi di farsi seguire con cura e costanza,e,soprattutto di non effettuare scelte o sperimentazioni terapeutiche che non siano state prescritte dal suo Medico curante.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, è stato gentilissimo,ma da un punto di vista medico l'assunzione occasionale di questa sostanza può danneggiare fisicamente il cervello?la ringrazio anticipatamente
[#3]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile utente,
in linea generale si può dire che che la assunzione di sostanze chimiche con particolare tropismo per il sistema nervoso centrale può provocare alterazioni di funzionamento di durata variabile da soggetto a soggetto,o,mettere in avidenza situazioni al limite della patologia,non chiaramente manifeste in precedenza.Naturalmente siamo in un campo in cui la variabilità di risposta individuale è altissima.Pertanto ogni singolo caso richiede una attenta e prolungata valutazione medico specialistica al fine di poter trarre conclusioni sorrette e conseguenti decisioni terapeutiche.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto