Riflesso vagale

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 29 anni e soffro da circa 4 anni di un disturbo di panico, cura cipralex 10mg.
In questo periodo ho avuto anche 4 eposodi di sincope vaso-vagale (a parere del mio medico curante) senza perdita di conoscenza, 2 dei quali hanno avuto come sintomi premonitori lo stimolo del vomito, 2 invece un dolore fisico abbastanza intenso. Gli esami al cuore sono regolari. Premesso che comunque sono eposodi sporadici e forse la mia preoccupazione eccessiva deriva dal disturbo che ho, Voi credete che un disturbo d'ansia possa in un certo qual modo "sensibilizzare" il sistema neurovegetativo e quindi favorire, a volte, questi epidodi?
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"sincope vaso-vagale (a parere del mio medico curante) senza perdita di conoscenza"

Sincope significa perdita di conoscenza.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Ho usato forse un termine improprio, il medico curante mi ha parlato di riflesso vagale...
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
no probl, il dr Pacini è didattico ;)
però anche bravo

cmq i suoi sintomi sembrano tutti ascrivibili all'area del DAP. Forse occorre rivedere la terapia col suo Psichiatra

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

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dopo
Utente
Utente
Capisco...quindi Lei crede che il riflesso vagale non c'entri?
Grazie del consiglio, rivedrò la terapia con lo psichiatra.
Buona serata!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è chiara una cosa. Gli episodi in cosa sono consistiti ? A seguito della sensazione di vomito e del dolore poi cosa ha avuto ? Non è svenuto, ma allora cosa ha avuto ?
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
lo psichiatra non ha dato troppa importanza agli episodi dicendomi che sono stati rari (4 in 4 anni) e possono capitare a tutti non facendo una diagnosi precisa, mentre il mio medico curante mi ha parlato di riflesso vagale. Ho avuto sintomi premonitori di svenimento, mi girava la testa, mi sono seduto e allungato a terra, stavo quasi per svenire ma mi sono ripreso stando a terra, e poi mi sono accorto di una sudorazione intensa.
Questo è quello che Le posso dire, per il resto mi aspetto che chi mi tiene in cura sappia darmi una diagnosi corretta!
Ho letto su un articolo di uno psichiatra:"..è frequente l’evidenza secondo la mia esperienza che esista una instabilità o iperreattività neurovegetativa. Sono convinto anzi che, sebbene vi siano varie radici psicologiche e biologiche del DAP, esista in molti casi una predisposizione del sistema neurovegetativo. Nei casi che ho seguito questa fase di instabilità – labilità neurovegetativa è durata da varie settimane a molti mesi, regredendo lentamente fino alla guarigione. Alcuni pazienti tornano alla norma per gradi, molto lentamente. La presenza di questi disturbi neurovegetativi, se marcati, è purtroppo una causa frequente di fallimento o di impedimento al trattamento mediante sola psicoterapia". Alla luce di quello che ho letto, Vi chiedo se il realtà il DAP possa, in certi periodi, "sensibilizzare" il sistema neurovegetativo (quindi il nervo vago), e favorire questi episodi, benché siano sporadici.
Ovviamente può darsi che la mia interpretazione sia totalmente errata non essendo del mestiere.
Voi che ne pensate???
Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

gli episodi come quelli che descrive Lei nel disturbo di panico sono possibili, diverso era se ci fosse stato svenimento (sincope). A volte è coinvolto un meccanismo vagale, altre no. Dipende se in quei momenti i parametri sono di eccitazione vagale oppure non lo sono, potendo misurarli lo si saprebbe.

In ogni caso per il panico che comprende crisi con meccanismo vagale ci sono farmaci che ostacolano le scariche vagali. Giustamente però il suo psichiatra nota che sono rare.

Inoltre, potrebbe anche trattarsi di altro (ipotensione ?).

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dopo
Utente
Utente
Grazie delle delucidazioni e dei consigli.
Parlerò con lo psichiatra di fiducia e, in tal senso, vedremo se sarà necessario approfondire questi episodi (seppur rari) oppure no.
Inoltre, dato che il disturbo, nonostante siano passati 4 anni con cura cipralex 10mg, persiste, vedremo se sarà opportuno un aumento del dosaggio e/o un approccio psicoterapeutico, mai affrontato.
Lei è concorde?
Grazie!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

No. Il medico decide cosa Lei debba fare, non è Lei a dover proporre la psicoterapia (quale ? e perché ?) al medico. Presumo che sia in grado di decidere se e quando indicarle una soluzione, farmaco o psicoterapia che sia.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
perché il disturbo, come già scritto, persiste. E poi, se mi permette, mi pare ovvio che il medico decida per me, ma credo anche che la collaborazione tra medico e paziente sia, soprattutto in questi casi, essenziale.
Nel ringraziarLa ancora per le risposte fornitemi, Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La collaborazione non include che il paziente proponga le terapie.