Ansia somatizzata dopo lutto

Gentilissimo dottore,
secondo Lei quale specialista dovrei seguire???

Ad Agosto 2013 mi sono preso cura di mia sorella fortemente malata in ospedale per 18 notti, dormendo la mattina e facendo un unico pasto il pomeriggio; sono dimagrito di 10 kg circa (da 80kg a 70 kg ). Poi è morta ed ho cominciato ad avvertire subito dolore all’addome e difficoltà a parlare come se fossi ansioso. In seguito si sono aggiunti bruciori ai muscoli paravertebrali e mal di testa frequenti. In questi ultimi 3 giorni mi sembra di non dormire molto bene.

In 5 mesi non ho ancora iniziato una cura farmacologica. Di seguito riporto i pareri più significativi di 3 medici specialisti. Tutti e 3 hanno rimarcato che:
- dall’ecografia dell’addome non risulta nulla di cattivo,
- che ho bruciori viscerali,
- che i muscoli paravertebrali lato destro sono tesi,
- che questi sintomi si chiamano disturbi psicosomatici e sono dovuti ad ansia somatizzata.


1) Psichiatra Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale:

Visita. La prova di riflesso patellare dà una reazione evidente anche se eseguita semplicemente con le mani del medico, e questa è ansia.
Terapia. Farmacologica per 15 gg, poi nuova visita, poi tecniche di rilassamento per togliere la dipendenza dai farmaci.
Farmaci ogni giorno per 15 gg:
- Deniban 50mg compresse: 1 compressa dopo pranzo, ore 14.00,
- Frontal gocce: 5 gocce 3 volte al giorno, ore 8:00 – 14:00 – 20:00,
- Debrum compresse: 2 compresse lontano dai pasti, ore 10:00 – 17:00.


2) Psichiatra Neurologo

Visita. La psicoterapia non serve. Lo svagarsi aiuta
Terapia. Farmacologica per 10 gg, poi nuova visita.
Farmaci ogni giorno per 10 gg:
- Sereupin 20mg compresse: ½ compressa dopo colazione e ½ dopo pranzo
- Alprazolam 0,5 mg compresse: ½ compressa dopo colazione e 1 compressa prima di coricarsi


3) Reumatologo
Visita. Ricorrere ad ansiolitici e antidepressivi mi sembra eccessivo, meglio gli integratori. E' una sorta di fibromialgia localizzata.
Terapia.
- Pineal Tens bustine, 1 bustina al giorno per 2 mesi;
- Esercizi di stretching muscolare del rachide;
- Massaggio decontratturante;
- Bagni caldi, docce calde, cure termali;
- Crema Arnicaderm per applicazioni sul muscolo dolente all’occorrenza
[#1]
Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
data la sintomatologia che descrive, "voterei" per la 2)
Mi sembra sicuramente la più appropriata.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Anche a me sembra più adeguata l'impostazione terapeutica dello psichiatra e/o neurologo. Sta vivendo un lutto grave, dopo un periodo psicologicamente e fisicamente pesante.
Alcune persone, come lei, sono portate a reagire alla sofferenza mentale somatizzando; l'antidepressivo aiuta ad alleviare i sintomi, ma anche provare a distrarsi e riprendere i contatti con gli amici è d'aiuto, perché l'atmosfera familiare (non dice se ci sono genitori o altri parenti stretti, è una mia ipotesi) dopo una perdita del genere è naturalmente molto triste.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve,
ho deciso di assumere farmaci, spinto dai “nuovi” fastidi al collo ed alla testa.
Sin ora ho fatto solo 8 sedute con una psicoterapeuta cognitivo comportamentale assai giovane (28 anni) dalle quali ho appreso la tecnica di rilassamento progressivo di Jacobsonn, che non ha risolto nulla.
Perciò avrei bisogno dei seguenti 5 chiarimenti.

1) Sul bugiardino del Sereupin c’è scritto che il farmaco può influire sulla qualità dello sperma. Avete avuto casi di pazienti che hanno avuto problemi di fertilità a seguito dell’uso di antidepressivi?

2) Facendo la cura con antidepressivo ed ansiolitico, qual è l’ordine temporale in cui me ne posso uscire?

3) Ho letto su internet che oltre ai farmaci è possibile superare l’ansia somatizzata (e i dolori/fastidi che l’accompagnano) con uno stile di vita adeguato, della sana attività fisica e una dieta adeguata. Inoltre aiuta molto cambiare schemi mentali, ed essere più creativo possibile. E’ vero? Potete indicarmi qualche rivista scientifica, qualche video libro/libro che mi aiuti a combattere i disturbi psicosomatici e da cui posso apprendere come non ricascare in questi tranelli che la vita ci riserva ( o forse riserva solo a persone predisposte geneticamente …)?

4) Potete indicarmi una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale con molta esperienza che faccia le sedute utilizzando Internet e webcam? Vorrei accompagnare la cura farmacologica con quella psicologica.

5) Io vivrò da solo con mio padre 72-enne ancora per quasi 1 anno; mio padre è una persona arrogante, offende sempre, è assai egocentrico e si diverte a sfottere. Gli ho comunicato che sto vivendo una situazione di disagio ma non è né preoccupato né è intenzionato a collaborare. Se gli dico che sto cercando lavoro e mi devo assentare da casa lui si offende ed offende. Con l’altra mia sorella non andiamo d’accordo, lei è la figlia prediletta di mio padre (primogenita) nonostante Lei non si occupi minimamente di mio padre (è già sposata e vive col marito). Come posso uscire da questo tunnel? L’unica persona che mi aiuta è la mia ragazza.
[#4]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
se ha dubbi sulla terapia le consiglio di chiedere al medico che gliel'ha prescritta, è meglio che ne sia al corrente.
Comunque per quanto riguarda il quesito 1 il problema, quando c'è, è reversibile. In alcuni casi la paroxetina può ridurre il desiderio sex, si tratta comunque sempre di un evento reversibile.
2: anche qui decide chi glielo ha prescritto, sulla base dei risultati che lei riferisce. In genere comunque la terapia con ansiolitici dev'essere la più breve possibile, mentre l'antidepressivo va continuato almeno per un anno.
3:io no. O leggo saggi e testi scientifici, o tutt'altro. Però in qualunque libreria trova libri del genere che può scegliere.
4:oltre alla terapia cognitivo-comportamentale ci sono la terapie dinamiche, basate su teorie psicoanalitiche (da non confondersi con la psicanalisi, dato che le sedute sono 1 a settimana e non si usa il lettino). L'importante è che fra terapista e paziente si instauri un rapporto di fiducia e che si riesca a lavorare insieme, poi i risultati ci sono.
5: vedi punto 4.
Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno dott.ssa,
faccio un riassunto di quanto detto prima per chiarirmi un dubbio (circa la possibilità di iniziare la terapia dopo aver assunto altri farmaci).

Ho deciso di seguire la terapia dello psichiatra/neurologo, e precisamente, assumere per 10gg prima della nuova visita:
- Sereupin 20mg compresse: ½ compressa dopo colazione e ½ dopo pranzo
- Alprazolam 0,5 mg compresse: ½ compressa dopo colazione e 1 compressa prima di coricarsi

Stavo cominciando la terapia, ma mi sono ammalato, prima ho preso il virus "del vomito", malattia durata un paio di gg, e poi un'influenza durata una settimana. Ho assunto i farmaci

- Levopraid 25mg compresse,
- Tachipirina 1000mg compresse,
- Miokacin 900mg granulato per sospensione orale,

secondo lo schema seguente:

28 Febbr: 1 Levopraid, 1 Tachipirina (giorno del vomito)
1 Marzo: 2 Levopraid, 2 Tachipirina
2 Marzo: Nulla (stavo meglio ma stava cominciando l'influenza)
3 Marzo: 1 Tachipirina
4,5,6 Marzo: 2 Miokacin, 3 Tachipirine al giorno
7 Marzo: 2 Miokacin, 2 Tachipirine
8 Marzo: 1 Miokacin (non c'era più febbre)

La domanda è: posso cominciare la terapia del neurologo? O devo aspettare qualche altro giorno?I farmaci sopra descritti hanno una qualche influenza su quelli che devo assumere ora?

Grazie


[#6]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Questa domanda non la deve fare a me, ma al neurologo, che dev'essere informato di quando inizia la terapia e controllarne l'andamento con visite periodiche. Se le rispondessi on line verrei meno alle regole di questo forum, mi dispiace.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa ha ragione,
rivolgerò sicuramente la domanda al mio neurologo e non procederò mai secondo le indicazioni di un semplice consulto online.

La domanda va interpretata in questo modo:
secondo la sua esperienza da psichiatra, è possibile che antibiotici come la Miokacin e antipiretici/analgesici come la Tachipirina possano influire su Alprazolam e Sereupin anche se l'assunzione di questi ultimi comincia 2-3 giorni dopo la terminazione dell'assunzione di quegli altri?

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