Astinenza da citalopram?

Cari medici,
è da circa tre anni che sono seguito al Centro di salute mentale sia da una psichiatra che da uno psicologo, inizialmente per problemi di ansia poi tramutati in attacchi di panico e ipocondria.
Da un anno esatto stavo assumendo il Citalopram (10 gocce al giorno) più la sera per dormire l'Alprazolam (17 gocce) e il Lorazepam (1mg).
Fino a 10 giorni fa (in cui avevo la solita visita di controllo al centro) stavo benissimo, non avevo più ansia, attacchi di panico, avevo ritrovato la voglia di fare, di uscire, di andare in palestra, insomma stavo bene! TROPPO bene per la mia psichiatra secondo cui stavo diventando IPERATTIVO ed entrando in una fasa di maniacalità.
Le sono bastate un paio di cose che le ho detto: non dormo bene la notte (nonostante i farmaci), mi sveglio molto presto e non risento della stanchezza durante il giorno. Inoltre ho sviluppato un maggiore desiderio sessuale.
Io credevo che fosse tutto normale, invece mi ha ridotto il Citalopram da 10 a 6 e al posto del Lorazepam mi ha prescritto il Minias (20 gocce).
Io da circa 3 giorni (ho ridotto la terapia 10 gg fa) sto di nuovo male.
Mani fredde, occhi pesanti, forte stanchezza, sensazione di gambe deboli, mancanza di qualsiasi tipo di stimolo, voglia solo di stare sdraiato a casa!!!!
Se solo ripenso a come stavo bene fino a pochi giorni fa mi viene da piangere!
Ho comunicato il mio malessere alla dottoressa, mi deve rivedere domani e probabilmente mi ha detto che dovrà prescrivermi degli stabilizzatori dell'umore!!!
Tutto questo mi abbatte ancora di più, mi sento un malato, un matto, pieno di medicine, ho solo 35 anni e ci sono stati dei momenti in questi tre giorni che ho desiderato essere morto piuttosto che stare così male o che essere un grave paziente psichiatrico!!!
Sono veramente disperato!
Secondo voi questo malessere è dovuto alla riduzione del Citalopram? passerà? Non so davvero più cosa fare...vorrei tanto evitare di prendere questi ulteriori farmaci (stabilizzatori dell'umore) anche perchè ho letto che fanno ingrassare e danno problemi alla tiroide (io ho già una tiroidite di Hashimoto).
Cosa ne pensate?
Grazie per la vostra attenzione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La riduzione del citalopram ha lo scopo di portare questa fase attuale ad una fase di umore che sia compatibile con lo stato di normalità.

L'abbassamento del tono dell'umore a seguito della riduzione non può essere considerata una problematica di astinenza.

La sua psichiatra potrà decidere la prescrizione anche sentendo il suo parere e discutendo della situazione insieme.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta Dottore!
Quindi lei pensa che questo abbassamento dell'umore sia dovuto comunque alla riduzione del farmaco?
Stavo leggendo qualcosa sul bipolarismo, crede possano esserci i presupposti nel mio caso?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Secondo me dipende dalla riduzione.

Per ciò che attiene ai disturbi dello spettro bipolare, non si intende tra di essi solo un marcato bipolarismo con fasi specifiche ma si includono tutti quei disturbi che riguardano alterazioni dell'umore anche quando non siano trattabili esclusivamente con antidepressivi.

L'evidenza di una ipomaniacalità in corso di trattamento con antidepressivi non implica necessariamente una diagnosi di disturbo bipolare in senso stretto ma include la possibilità di evidenza di uno spettro bipolare.

L'utilizzo di stabilizzanti del tono dell'umore ha indicazione nei casi opportuni.

La evidenza di effetti collaterali eventuali è caratteristica di valutazione in corso di terapia.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per le sue risposte dottore e complimenti per il servizio che ci offrite!
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