Amisulpride, reflusso gastroesofageo

Buongiorno,
mi sono recato dallo psichiatra perchè durante il trattamento con Cipralex, Olanzapina, Mirtazapina, Lendormin e En gocce (15-25 gocce 3 volte al dì) ho cominciato a soffrire di forti dolori allo stomaco, e reflusso gastroesofageo con, sporadicamente, ritorno in bocca di cibo masticato. Mi ha consigliato di assumere metà Sulamid 50 mg e Gaviscon dopo i pasti. Il problema si è attenuato ma il reflusso e i dolori allo stomaco rimangono ancora. Quanto tempo dovrebbe impiegare il farmaco per rimettere a posto queste cose? Tengo a precisare che, grazie all'attività fisica intensa e ad una dieta fattami su misura da una dietologa (qualcosa ho variato ma resta sempre una buona alimentazione), sono passato da 51 kg a 74 kg nel giro di 5 mesi. Il medico continua a dirmi che non c'è nulla a livello organico. Noto che dopo aver fatto esercizio fisico sto meglio, se non lo faccio sto male, però non posso fare sport tutti i giorni! Non riesco a capire cosa c'è che non va, sicuro è qualcosa nella testa ma non capisco se le En mi aiutano e quanto tempo richiede il Sulamid per fare effetto. Grazie mille per la cortese attenzione.
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
non ci ha detto per quale motivo sta assumendo la terapia citata (cipralex, olanzapina, mirtazapina...).
In ogni caso, a mio parere, andrebbe stabilito insieme al suo curante (e magari al medico di base) se il suo disturbo attuale sia da riferire ad una somatizzazione gastro-intestinale (nel qual caso amisulpiride potrebbe essere efficace in tempi abbastanza brevi) oppure ad un vero e proprio reflusso gastro-esofageo (che richiede terapie specifiche).
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Patat,
prima di affidarmi alle cure di uno psichiatra sono stato da un gastroenterologo, il quale mi ha rassicurato che non c'è nulla.
Poi, ripeto, sono stato dallo psichiatra il quale non ha voluto etichettarmi come "depresso"/"ansioso", ma preferisce parlare di personalità fragile ed insicura.
Comunque farò come dice lei, stabilirò con i curanti l'opportuno da farsi.
Mi sono già sottoposto ad una gastroscopia fino al duodeno (compreso) con esito negativo, e raggi al tubo digerente anch'esso con esito negativo.
Qualora dovesse trattarsi di reflusso gastro-esofageo quali terapie sono solite darsi al paziente affetto da tale disturbo? e gli esami da affrontare?
Grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
la diagnosi di un disturbo è essenziale per poter scegliere la terapia più opportuna.
Dagli esami e dalle visite che ha fatto, mi sembra che il problema sia stato affrontato correttamente quindi le consiglierei di affidarsi alle prescrizioni dei medici che la seguono. Qualora non dovesse notare miglioramenti saranno loro stessi a suggerirle i cambiamenti più opportuni.
Cordiali saluti,
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