Lo psichiatra dice che

Buongiorno, vi spiego quanto mi sta succedendo. 6 Anni fa dopo un incidente stradale fortunatamente con poche conseguenze (alcune piccole fratture e molta paura) ebbi un periodo di depressione con forte ipocondria e paura di non riprendermi completamente dalle conseguenze dell'evento. In casi di malattia, anche prima dell'incidente, (anche un influenza) tendo a diventare molto ansioso e continuo a tempestare di richieste di rassicurazione chi mi sta vicino. Già prima dell'incidente mi ero rivolto a uno psichiatra per una forma ansioso depressiva che curai con Seropram per circa 1 anno.
L'incidente amplificò la mia tendenza e sviluppai una depressione che, dopo vari tentativi (anche con il Seropram), lo psichiatra curò con Efexor. L'effetto fu molto buono, e visto che stavo molto bene, ma che peggioravo ad ogni tentativo di diminuire ho continuato a prenderlo per tutto questo periodo (6 anni) con risultati sempre buoni. A seguito di una forma influenzale presa circa un mese fa la situazione però è cambiata, mi sono tornate le preoccupazioni ossessive sulla salute con frequenti visite presso medici vari (otorini, ecc...) per ricevere rassicurazioni. Essendo la forma influenzale piuttosto tenace mi è residuata un po' di tosse, ma soprattutto mi è venuta una ansia fortissima che mi accompagna per gran parte della giornata. Io stesso ho capito che il problema principale era l'ansia e non la tosse ed ho quindi ricontattato il mio psichiatra il quale durante la visita mi ha suggerito di aumentare l'efexor a 225 e di associare in una prima fase 0,50 mg di lorazepam due volte al giorno.
Lo psichiatra mi ha detto che nel caso non fosse sufficiente l'efexor si potrebbe aumentare ulteriormente e solo nel caso in cui anche di fronte all'ulteriore aumento di dosaggio la situazione non migliorasse valutare un associazione con altro farmaco o il cambio farmaco. Lo psichiatra dice che con l'aumento del tono dell'umore mi passerà anche l'ansia e che in prima battuta l'aumento del dosaggio è l'intervento più logico da fare.
In quanto ansioso-ipocondriaco solo l'aumento di farmaco mi spaventa molto ed essendo 5 giorni che ho aumentato a 225, ma non ho risultati inizio già a pensare che la strategia non funzionerà e che l'avere preso per diverso tempo l'efexor renda inutile questo tentativo. Mi figuro già le difficoltà che comporterebbe un cambio di farmaco (effetti negativi della dismissione-effetti negativi del nuovo farmaco) soprattutto in un periodo (il mese di maggio) che per me è carico di eventi e occasioni molto importanti.
Insomma, chiedo una vostra valutazione....in particolare chiedo se la strada farmacologica che sto seguendo è corretta (ad esempio mi preoccupa il fatto che da più parti l'efexor viene descritto come attivante e che per l'ansia è meglio utilizzare altri farmaci. tra l'altro l'ansia mi causa tachicardia e vedo che l'efexor aumenta le pulsazioni) o se devo già iniziare a preoccuparmi e a mettere in conto il cambio di farmaco.
Grazie.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

O chiede una valutazione, o propone da valutare la sua domanda ipocondriaca.
La seconda ipotesi scartiamola, non è opportuno discutere domande che Lei stesso oltretutto sa essere espressione del disturbo.
La valutazione è che è una persona che si sta curando l'ipocondria, e non avendola risolta ancora è preso da pensieri ipocondriaci, applicati alla terapia che fa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
La mia dimanda è sicuramente dettata dall'ansia e la sua valutazione è senz'altro corretta. Le chiedo comunque se ritiene l'aumento dell'efexor uma strada che puó essere efficace per la mia situazione visto che l'ansia mi sta davvero pesando molto o se in questi casi lei adotta altre strategie.
Grazie
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La domanda però è la stessa, e fa parte di quel tipo di domande che sono o talmente generiche da non avere alcuna risposta che può poi essere utile o interessante; o da domande di conferma generica di cose scontate, del tipo "la cura può funzionare". Si dovrebbe supporre che il medico le segni una cura che ritiene non possa funzionare, e risponderle circa questa ipotesi ? Non credo.
[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Cerco di porre la domanda in modo più diretto: dopo 9 giorni dall'aumento dell'efexor (da 187,5 a 225) vedo che la mia ansia è aumentata. So che il mio medico intenderebbe aumentare ulteriormente il dosaggio e quello che leggo nei vari siti (anche su questo) è che è possibile un ulteriore aumento dell'ansia.
Chiedo se a dosaggi superiori efexor può causare aumento d'ansia (in un soggetto che già ce l'ha) o se è secondo lei più opportuno affiancare altri farmaci tornando magari al dosaggio precedente di efexor.
Chiedo questo anche pensando che l'eventuale futura sostituzione di efexor sarebbe (credo) più agevole partendo da 225 o 187 piuttosto che da 300.
Grazie
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

A tutti i dosaggi qualsiasi antidepressivo può indurre un iniziale aumento dell'ansia, o anche un effetto spontaneo di aumento dell'ansia ci può essere, dovuto al disturbo d'ansia, o dovuto all'aspettativa sull'inizio della cura.
Per adesso mi pare che il piano del curante sia chiaro: utilizzare l'efexor a dose piena prima di pensare a cambiarlo, e mi sembra corretto come ragionamento.
[#6]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Grazie Dottore.
Le chiedo se nella sua esperienza l'utilizzo dell'efexor a dosaggi superiori a 225 è piuttosto comune o se si tratta di eccezioni.
Purtroppo sul web ci sono testimonianze di persone che a 300 hanno avuto forti effetti collaterali e che definiscono il motivo per il quale gli è stato prescritto tale dosaggio come "situazione disperata".
Dovrei mettere un filtro su google per non vedere queste testimonianze!.....
[#7]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Dottore approfitto della sua gentilezza per chiederle se corrisponde al vero che la sostituzione di efexor con altri farmaci è particolarmente ostica.
Grazie di nuovo.
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In generale sì, si è notato che la sospensione di efexor, specie per togliere dai 150 in giù, richiede una gradualità, come anche quella della paroxetina ad esempio.
[#9]
dopo
Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Questo anche nel caso efexor non venga sospeso e basta, ma sostituto con altri farmaci?
Le chiedo inoltre se nella sua esperienza l'utilizzo di efexor a dosaggi superiori a 225 mgrammi è piuttosto comune o se si tratta di eccezioni.
Purtroppo sul web ho trovato testimonianze di persone che a 300 mg hanno avuto forti effetti collaterali e che definiscono il motivo per cui gli è stato prescritto tale dosaggio "una situazione disperata".
Mi sa che Dovrei mettere un filtro su google per non vedere queste testimonianze...!!
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,
Le dosi riportate sul foglietto sono necessariamente state testate su un numero significativo di persone. Poi, le statistiche sulle dosi a cui sono prescritti i medicinali non esistono se non per ricerche di mercato forse.
Le testimonianze sono quanto di meno utile ci sia, perché nella mia esperienza risentono di una serie di fattori, e sono autovalutazioni che spesso si basano su concetti non medici, equivoci sull'associazione tra sintomi e farmaco, e così via.

Non vedo niente di strano nella prescrizione del suo medico. Né mi sembra un gran problema sospendere l'efexor (problema che tra l'altro per adesso non sussiste). Se è per parlarne va bene, ma ora non esageriamo a dire che sia chissà quale insolubile problema...
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