Depersonalizzazione

Buonasera, sono un ragazzo di 22 anni di Siena.
Anni fa, dopo un esperienza di cannabis, seguita da attacco di panico, ho cominciato a soffrire di disturbi di Depersonalizzazione o derealizzazione. Mi recai sia da uno psicologo che da uno psichiatra che mi dissero che era un qualcosa di passeggero considerata L età (allora avevo 16 anni). Con il tempo, tutto è passato...non ricordo bene quale sia stato il momento in cui è finito tutto ma sta di fatto che tornai il ragazzo di prima, felice e addirittura più forte di prima con una sensibilità molto più accentuata.
I primi d’agosto, durante una partita di calcetto, mi sono fratturato un polso: 30 giorni di gesso. Qualche giorno dopo L incidente, nel bel mezzo di una serata estiva, ho avuto un attacco di panico. Successivamente, con il passare dei giorni, ho cominciato a sentire gli stessi sintomi sofferti anni prima: distacco dalla realtà, attacchi di panico durante la giornata, crisi sull’io (non ricordo bene chi sono, non riesco a guardarmi allo specchio), totale confusione, concentrazione inesistente.
Questi sintomi inizialmente duravano un ora al giorno, poi si sono andati espandendosi e sono giunti ad oggi che sono diventati cronici.
L’unica cosa che mi rilassa è dormire perché riesco a “staccare la spina.”
Cosa è possibile che mi sia successo? Leggevo di un disturbo acuto da stress, è possibile? È consigliabile una terapia (farmacologica o meno) ? Grazie in anticipo
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Potrebbe essere un disturbo ansioso che va inquadrato da uno specialista per capire se va anche trattato.


Dr. F. S. Ruggiero

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
E' consigliabile una visita psichiatrica per inquadrare il problema, formulare un'ipotesi diagnostica e iniziare una terapia (quella che lo psichiatra che la visita riterrà opportuna). Rimuginare su cosa possa essere serve solo ad aumentare l'ansia.

Franca Scapellato

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Buonasera, scusatemi nuovamente per il disturbo.
Sono stato da uno psichiatra, non so se sono riuscito a descrivere a pieno il mio stato attuale.cmq mi sono state prescritte 5 gocce di alprazolam per 3 volte al dì per 5 giorni è sempre 5 gocce per 2 volte al dì per i restanti 10 giorni...dopo di che ci sentiremo e vedremo come sta andando.
Il punto è che si, gli attacchi di panico sono un bel problema, ma questi sono scatenati da questo continuo pensiero di non sapere chi sono. Nel senso non ricordo come facevo prima per essere tranquillo, per stare bene con me stesso. Per esempio, un amico con il quale ho litigato tempo fa, è come se non ricordassi il litigio perché era un altra persona che allora era dentro di me. Ma non che io ora mi senta un altro, semplicemente non mi sento presente...è come se il mio “io” si fosse frantumato e non esistesse più.
Vi chiedo, quindi, la cura è quella giusta? Tutta questa sensazione è causata da ansia correllata ad attacchi di panico? Grazie di nuovo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Quando assume l'alprazolam, che le è stato prescritto a un dosaggio molto basso, nota qualche miglioramento sull'ansia? Si tratta di un farmaco sintomatico, non agisce sulle cause del problema.
Se le dà un po' di sollievo può aspettare, se no avverta lo psichiatra che glielo ha prescritto, è inutile stare male per altre due settimane.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Si, grazie ad alprazolam gli attacchi di panico sono praticamente scomparsi. Ma il mio problema principale, come già detto, è come se non sapessi chi sono. Cioè tipo i rapporti che ho con la gente, mi sembra tutto così confuso su chi sono.
Lei, dottoressa, cosa ne pensa?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Quindi una dose molto bassa di alprazolam le ha eliminato il sintomo. Per quanto riguarda il problema che riferisce deve parlare di nuovo con lo psichiatra per valutare il tipo di intervento, che può essere farmacologico, psicoterapeutico o misto.