Sertralina per DOC - primi sintomi

Buongiorno,
ho 28 anni e sto facendo un percorso terapeutico di tipo cognitivo-comportamentale e mi è stato recentemente diagnosticato un doc lieve, che in realtà ho da diversi anni, ma che si manifesta quando avvengono cambiamenti significativi nella mia vita.
I sintomi sono prevalentemente ossessioni, poche compulsioni e legate quasi solo all'evitamento, con contenuti legati praticamente sempre alla storia sentimentale che ho in corso.
Mi trovo in un periodo di forte cambiamento, direi positivo, sul piano sentimentale (un nuovo partner da qualche mese con cui sembra vada tutto a gonfie vele), lavorativo (un nuovo lavoro da pochi mesi) e famigliare (a breve andrò a vivere da sola!), insomma un terreno molto fertile per il mio DOC.

Dato l'aumento dei sintomi in questi mesi e del disagio conseguente - prevalentemente ansia e malessere a volte molto marcati - ho fatto una visita psichiatrica e mi è stata prescritta Sertralina (dose da aumentare gradualmente da 25 a 100 nell'arco di qualche settimana).

Domani passerò alla dose 50, ma già sto avvertendo aumento dell'ansia legata alle mie ossessioni, e ansia più in generale, con crisi di pianto improvvise. Diciamo che le mie ossessioni mi sembrano più ''vere'' del solito, mentre prima le riconoscevo più distaccate da me e più legate alla malattia.
So che all'inizio i sintomi possono essere opposti all'effetto terapeutico voluto, ma mi chiedevo se questa sensazione di aumento della ''credibilità'' delle ossessioni e dell'ansia da esse generata, fosse normale. E sono solo alla dose minima, la cosa mi sta preoccupando.

Vi ringrazio,
M.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
"So che all'inizio i sintomi possono essere opposti all'effetto terapeutico voluto, ma mi chiedevo se questa sensazione di aumento della ''credibilità'' delle ossessioni e dell'ansia da esse generata, fosse normale."


Appunto, è proprio questo che si intende. Non c'entra la dose, c'entra l'inizio.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
La Sertralina è un farmaco che si può usare nel DOC, non induce aumento di peso, è sicuro e ben tollerato anche se può dare qualche disturbo sessuale reversibile.
All'inizio della terapia si verifica spesso un peggioramento dei sintomi quindi dovrebbe valer la pena insistere un po', se poi la situazione non dovesse migliorare allora il suo Psichiatra potrà sostituire la Sertralina con un altro farmaco ad azione prevalentemente serotonergica.
Raccomandabile eseguire un elettrocardiogramma con valutazione del QTc, qualora il medico non l'abbia già consigliato.

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottori, vi chiederei di spiegarmi (ovviamente in modo semplice per me che non sono un medico) il tipo di meccanismo che si instaura nella prima fase di somministrazione del farmaco (cioè prima che si possa rivelare terapeutico).
Perchè aumenta l'ossessione, la spaventosità e la minaccia del suo contenuto, e l'ansia di conseguenza? Perchè sembra che agisca nella stessa direzione dei sintomi?
La tipologia di risposta nel primo periodo può essere utilizzata come segnale indicativo di come si risponderà al farmaco nella sua fase successiva considerata ''terapeutica''?

Vi ringrazio,
M.
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Perché il primo effetto chimico del farmaco corrisponde ad un effetto stimolante, pro-ossessivo. A questo effetto dopo un po' c'è un adattamento che comporta invece l'instaurarsi di una sorta di barriera, con conseguente blocco dell'emergere delle ossessioni. Non è che sembra che agisca nella stessa direzione, è quello che fa all'inizio, non sempre in maniera sensibile (a volte ci sono persone che non sentono alcun peggioramento iniziale).
In altre parole non si tratta di farmaci sintomatici, tipo l'ansiolitico, che in tempo reale attenua un sintomo e lo tiene spento per tot tempo, ma di un'azione che induce un cambiamento del cervello per effetto dell'assunzione che se ne è fatta nelle settimane precedenti.
Tipicamente il peggioramento iniziale è considerato segno che il farmaco sta agendo.
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