Cerco medico tossicologo specializzato in dipendenze per mia figlia.

Salve,non so più come aiutare mia figlia ad uscire definitivamente e in modo rapido dalla dipendenza dal metadone.Dopo un adolescenza turbolenta si è iscritta al sert e da 5 anni è in mantenimento con metadone( 20 ml di quello vecchio)non ha mai più fatto uso di stupefacenti!Mi dice di non riuscire a scalare e a farcela da sola e vorrebbe fare la disintossicazione rapida in ospedale...Come funziona?Ci sono centri in Sicilia o in qualsiasi altra città in Italia?La Dottoressa del sert dice che l'unico metodo è lo scalaggio e mia figlia ha provato tante volte senza riuscita.Datemi una mano vuole ricominciare da capo, essere completamente pulita come una volta...Grazie in anticipo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente

Lei non credo abbia idea del ragionamento paradossale che sta facendo. La persona in trattamento metadonico non "dipende" dal metadone, è in trattamernto con metadone, che controlla il decorso recidivante della malattia per cui è in cura, cioè la dipendenza da oppiacei tossici, credo sia eroina o analogo.

Non vi è alcun motivo di darsi da fare in maniera particolare per togliere un farmaco come questo, ma se uno lo toglie non è che sta curando una dipendenza, che non esiste. Sta semplicemente togliendo una cura. Se c'è, evidentemente ci sarà un motivo. E il motivo è che la dipendenza da eroina è bene tenerla curata a lungo, altrimenti recidiva.

Se la persona da 5 anni non fa più uso per aver preso una terapia con metadone, è una cura corretta, tra l'altro con una dose molto bassa rispetto alla media.

Scusi, ma se uno è malato di cuore e prende pillole per prevenire l'infarto, lei lo porta in un centro per togliere la dipendenza da pillole anti-infarto ? Mi pare che non abbia una visione corretta del fatto che sta parlando di una cura, e che non è lunga perché uno vi è legato, ma perché serve che sia lunga.

Se la persona quando scala sta male, questo è in genere è segno che il suo cervello non tollera bene la sollecitazione sul sistema oppiaceo, anche minima, e può indicare che non è il momento di pensare a togliere la terapia. Oppure, può indicare che togliendolo, recidiva l'uso di eroina.

Le disintossicazioni rapide sono intanto impropriamente dette disintossicaizoni, perché non c'è alcuna intossicazione. In secondo luogo, hanno come risultato quello di porre rapidamente in condizioni di ricaduta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Intanto Dottore la ringrazio per la risposta tempestiva,ma il suo parere l'abbiamo già sentito e risentito dalla dottoressa del sert.Capisco che il metadone in mantenimento è una cura ma è pur sempre una schiavitù!Il pericolo di ricaduta è impossibile perché nel frattempo è maturata molto,ha capito gli errori,ha cambiato amicizie e ha anche avuto una bambina... ed è soprattutto per la bimba che vuole uscirne e per ritornare una persona pulita!Avevo sentito che molti centri potevano aiutare in una disintossicazione rapida ...deve esserci un modo per staccarsi da questo farmaco è impensabile passare tutta la vita incatenati essendo puliti e convinti di non tornare mai più indietro.Molti ne sono usciti in ricovero ... speriamo di trovare una soluzione!la saluto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, Lei non ha capito cosa sia la dipendenza da eroina e la sua cura. Se dice che la ricaduta e impossibile perché è maturata, vuol dire che non ha/avete capito cosa sia la dipendenza. Sarebbe come dire che uno non avrà l'infarto perché è maturato nel frattempo.
La dottoressa del Sert, se vi fa lo stesso discorso, ha perfettamente ragione.
Voi dovete considerare il decorso della malattia, non inventarvi che la malattia non c'è più, cosa che fino a prova contraria è vera in quanto la cura la mantiene "spenta".

No, molti non ne sono usciti con un ricovero, questa è una favola. Per quel che se ne sa, molti ne sono usciti curandosi come sta facendo sua figlia, e ne rimangono fuori continuando a curarsi. Nel tempo è pur vero che moltii riducono le dosi, e mantengono comunque il benessere senza ricaderre. Questo vuol dire che c'è un effetto curativo.

Ma uno dei modi per capire se il sistema richiede o meno ancora il trattamento è la maggiore o minore difficoltà a togliersi dosi minime come questa. Se c'è difficoltà, questo significa che di solito non è cauto toglierlo, e non per un problema di astinenza. Quindi andare a farlo velocemente o in maniera indolore è un equivoco totale, significa trovare un modo di togliersi la cura, con il risultato di essersi tolti la cura di dosso.

Se lo scopo di un malato che si cura per una malattia grave ma con successo come nel vostro caso diventa di togliersi la cura, si pongono solo i presupposti per perdere tutto quello che era stato costruito. Non è detto che la cura debba durare in eterno, ma neanche va forzato che sia sospesa. Anzi, questa è l'occasione se mai per farvi spiegare meglio in cosa consiste la malattia, perché sicuramente dai discorsi che mi fa non lo avete capito bene.

Non dipende da niente, non va via maturando, se mai si matura perché va via. Non si previene la ricaduta né con il buon umore, né con le giuste compagnie, né con il sostegno di tutti, né con uno scopo nella vita, né con altro. Con la cura si previene, ed è quello che in questi 5 anni è accaduto.
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dopo
Utente
Utente
Dottore ogni caso è a se.Lei non aveva problemi gravi di eroina (l'ha fumata qualche volta) c'è stato un ritiro di patente e automaticamente l' iscrizione al sert con urine positive!Le è subito stato dato il metadone,doveva fare questo percorso per riprendere la patente!Solo che non ne è più uscita ...adesso odia prendere questo farmaco e vuole tornare pulita!Preferisce soffrire 15 giorni o 6 mesi (non sappiamo come sarà)piuttosto che continuare questa schiavitù.È convinta non riuscirò a farle cambiare idea.La ringrazio,ma noi vogliamo trovare una clinica, anche se sconsigliato!Speriamo bene...buonagiornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
No, per niente. Altro errore. I casi si somigliano, altrimenti non esisterebbero terapie. Questi sono solo tentativi di giustificare una scelta sbagliata che avete in testa.

E' assolutamente assurdo che vogliate assecondare una scelta pur ritenendola sbagliata. Stiamo parlando di tossicodipendenza, ricadute, e nelle ricadute ci sta l'overdose, tanto per ricordare uno dei possibili eventi.

Se pensate che sperare bene serva a qualcosa, non è così.
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