Abbinamento quotidiano psicofarmaci ed integratori per il controllo peso

Buonasera a tutti,
da circa poco più di un mese assumo 1 mg di Tavor ogni sera e, da poco più di un paio di settimane, 20 mg di Paroxetina ogni mattina.


Prima d'intraprendere questa cura farmacologica assumevo quotidianamente e in orari scanditi alcuni integratori specifici per la salute generale e il controllo peso, sfavorenti la formazione di grasso viscerale, la stagnazione dei liquidi nei tessuti e il rallentamento del metabolismo.


Tuttavia ho smesso di assumere questi integratori nel momento in cui ho cominciato con i farmaci, poiché mi è venuto un dubbio riguardo alle possibili reazioni che potrebbero scatenarsi assumendo i diversi integratori e i due farmaci, ogni giorno e a distanza di pochissimo tempo gli uni dagli altri.


Vorrei sapere, tramite questo consulto, se esistono delle controindicazioni riguardati l'assunzione di psicofarmaci insieme agli integratori in generale o a qualche integratore specifico (ad esempio a base di collagene idrolizzato, oppure di altre componenti specifiche).


Potrebbero i farmaci alterare gli effetti degli integratori, o viceversa?


I farmaci han già cominciato a darmi alcuni benefici (grazie al Tavor ho finalmente sconfitto l'insonnia ad esempio), ma anche gli integratori mi davano benefici prima di eliminarli dalla mia routine, per cui smettere di assumerli è stata una decisione sofferta.
Mi piacerebbe riprenderli, ma temo che possano alterare l'efficacia dei farmaci.


Grazie a chiunque mi risponderà.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.5k 1k 248
Può semplicemente proporre al suo medico il nome di questi integratori e far riferimento alle interazioni menzionate, ammesso che ve ne siano.
PS Se il sonno è controllato, a oltre 1 mese lo è per l'effetto della paroxetina, al tavor è assuefatto e quindi può avere astinenza in caso di sospensione brusca, ma questo non significa che il sonno così come è dipenda, attualmente, da un'azione vera del tavor.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Gentile Dr. Pacini,
la ringrazio per la rapida risposta.

Perdoni la domanda: quindi riterrebbe che probabilmente non possa esservi alcun tipo di "problema da interazione" tra questi due farmaci e gli integratori se ciò non è esplicitamente stato specificato sulle schede tecniche degli uni o degli altri?

In secondo luogo mi ha lasciata un po' perplessa la sua affermazione sul Tavor. Mi era stato prescritto inizialmente per placare delle crisi d'umore che mi venivano ogni sera e che, fra le altre cose, mi rendevano l'addormentamento molto difficoltoso.

Quindi, se il sonno è tornato nella norma, e potrebbe non dipendere più dall'effetto diretto del Tavor, potrebbe darsi che interrompendolo anche gradualmente continuerei a mantenere ugualmente i benefici che mi ha dato finora (rilassamento generale, riduzione dell'ansia e degli sbalzi umorali, ecc)?

Se realmente sono assuefatta dal Tavor e oramai non ha più alcun effetto su di me, non capisco il motivo per il quale lo psichiatra mi abbia detto esplicitamente di continuare ad assumere 1 mg ogni sera insieme alla Paroxetina, senza dirmi di iniziare a scalare la dose.

Non temo l'assuefazione e nemmeno una possibile dipendenza da Tavor (cosa che ritengo improbabile), più che altro sono molto dispiaciuta del fatto che non sia un farmaco "a durata permanente", poiché da quando lo prendo mi sento realmente meglio, sia fisicamente che psicologicamente, e mi dispiacerebbe molto se da un giorno all'altro dovessi scoprire che la medesima dose non mi farà più alcun effetto.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.5k 1k 248
Gli effetti iniziali del tavor sono autentici. Ma il suo meccanismo va incontro a esaurimento per un meccanismo di assuefazione. A questo corrisponde l'astinenza da interruzione. Dopo un mese o due di solito si procede alla graduale riduzione, e si tiene la parte della cura che di fatto è responsabile del miglioramento stabile nel tempo, cioè la paroxetina.
Quindi l'assuefazione c'è, la dipendenza è un'altra cosa. Lei è rimasta legata all'effetto immediato, che era del tavor, ma quello successivo no, è della paroxetina, che Lei non collega istintivamente alla sera e al sonno in quanto è venuto fuori dopo giorni e giorni, e non è immediato e identificabile.
[#4]
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
La ringrazio Dr.,
è stato molto chiaro ed esaustivo nella sua spiegazione.

Per quanto concerne invece l'interazione tra farmaci ed integratori provvederò a chiedere info dettagliate all'attuale psichiatra presso cui effettuo le visite, nella speranza che l'argomento non sia totalmente fuori dal suo campo di competenza.
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