Ipocondria e pandemia

Buongiorno, scrivo questo post perchè la situazione sta diventando insostenibile.


A titolo di premessa sono una persona che tende a voler avere tutto sotto controllo e che si preoccupa molto dei problemi del mondo, sia quelli più generali (inquinamento, futuro, sanità etc) che quelli più vicini, e in generale mi stresso abbastanza sia per le attività lavorative che per quelle extra-lavorative (ho responsabilità in un organizzazione)

Mi sono reso conto che da quando è scoppiata la pandemia ho sviluppato una forte ipocondria alimentata dal fatto che sto ad "ascoltare" tutti i piccoli dolorini che mi si presentano durante la giornata, magari dovuti a sforzi particolari o allo sport che pratico (thaiboxe): ma soprattutto ho la costante sensazione di essere malato di tumore o di una malattia che i medici nonostante gli esami (ho fatto analisi del sangue, urine, feci, gastroscopia, tutte con un esito negativo se non con un po di reflusso curato con pantoprazolo) non abbiano scoperto.


Nei primi mesi della pandemia ero agitato la notte e ho pure chiamato l'ambulanza per portarmi in pronto soccorso perchè mi ero svegliato la notte con il panico e pensavo di morire.
Fino a qualche mese fa ero arrivato a controllare e sezionare le mie feci alla ricerca di un ipotetico sangue dato che sentivo qualcosa di strano a livello della pancia: fortunatamente questa condizione è rientrata.


Nell'ultimo periodo presto attenzione a tutte le conversazioni che riguardano la salute, inutile dire che sento la parola tumore ovunque, mi sento circondato e vedo un futuro in cui io sono per forza malato, per cui ho cercato di sfruttare questa paura per spingermi verso uno stile di vita più sano (aumento attività sportiva, studio, alimentazione sana etc) ma questa paura latente permane e non riesco più a rilassarmi.


Prima della pandemia ero una persona solare, si a volte preoccupata per il futuro (per il quale combatto ancora oggi), ma molto più serena e rilassata, tant'è che tutti i fastidi (soprattutto quelli alla pancia e allo stomaco) erano una cosa sconosciuta per me: a riconoscere uno stato psicologico particolare mi ha aiutato la mia ragazza che in passato ha sofferto di ansia e ha fatto una terapia farmacologica e di psicoterapia per uscirne e già alle prime avvisaglie (all'inizio stavo veramente male, mi mancava il respiro, crisi di pianto) mi ha indirizzato al fatto che molto probabilmente fosse ansia o comunque qualcosa inerente alla sfera psicologica.


Cosa posso fare per superare questa condizione?

Benchè riesca ancora a fare tutte le attività della mia vita, ma le faccio ora con svogliatezza, senza energia e passione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se già percepisce che la situazione è inerente a suo stato psichico è utile una visita psichiatrica per una valutazione ed un trattamento.


Dr. F. S. Ruggiero


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