Non ce la faccio più, vi prego di ascoltarmi

Intanto chiedo scusa se sarò un po lungo, ma non ce la faccio più, ed ho solo 18 anni... Buonasera dottori... dopo aver avuto delle rassicurazioni (dalla quale però non ne ho trovato benefici), mi ritrovo qui a scrivere perché non ce la faccio più... ho un senso di oppressione al petto da stamattina, mi fa male anche al tatto molte volte... sono due mesi che non sto bene, ma ultimamente ho sempre più paura di qualcosa al cuore, perché sento oppressione al petto, a volte palpitazioni, dolori ai denti e alle tempie, mani fredde, fiacchezza, difficoltà nel respirare, devo sempre fare respiri profondi per sentirmi meglio... ho inoltre delle fitte al petto, delle tipo di vibrazioni sempre al petto e una sensazione di freddo che parte dalla gola e percorre tutto il petto... sono stato in PS settimana scorsa per via di un presunto "attacco di panico", poiché le analisi del sangue e la visita cardiologica effettuata li con ECG ed ECO fast, non hanno evidenziato nulla... ho avuto un consulto anche con un cardiologo qui su Medicitalia, che mi ha continuato a dire che gli esami sono normali, e che sia tutto dovuto ad ansia, ipocondria, e dolori muscolari... io non riesco più a credere che è ansia, perché non mi capacito a convincermi che l'ansia e l'ipocondria, possano procurarti TUTTI questi sintomi... io vi prego di aiutarmi perché ne sto uscendo pazzo, tutti che mi dicono che sto esagerando, ma io non sto bene! Aiutatemi per favore.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
I punti sono due.
La diagnosi psichiatrica non è fatta, e non ce n'è una sola. Faccio due esempi. Il disturbo di panico può produrre una serie di sintomi e segni, comprese quelli che elenca. Alcuni se intesi come sintomi tali rimangono, per esempio la difficoltà a respirare nel panico non significa che ci sia qualcosa che non va nella respirazione, è una sensazione.
Altra diagnosi: ipocondria. Quando si è preoccupati di qualcosa, il sintomo può diventare indefinibile, perché non è un'entità individuata da niente altro che dalla preoccupazione della persona, che si controlla quella cosa, spesso inducendola per un meccanismo di spavento. Se sono preoccupato di morire e penso alla morte, una reazione ansiosa, abbastanza prevedibile, comporta anche alla fine dei sintomi o dei segni tipo il battito accelerato. Però in partenza non esiste nessun sintomo, "il" sintomo è la preoccupazione, il pensare senza poterne fare a meno a quell'elemento.

Comunque non è che abbia senso continuare a chiedere rassicurazione, chiedere rassicurazione è un sintomo dell'ipocondria per esempio, e non è una guida per far finire l'ansia. Se deve curarsi, si faccia valutare e le indicheranno una cura. Le richieste di rassicurazione è bene che non siano sviluppate come fossero richieste di informazioni, altrimenti più sono razionali,. più alimentano la paura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Dottore lei è molto gentile, vi ringrazio per la celere risposta... io però dottore i sintomi li sento, non sono frutto della mia immaginazione! Possono veramente ansia e ipocondria portarti a sviluppare sintomi, tipo quelli dell'infarto? So di essere ossessionato, e mi prenderei a schiaffi perché me ne accorgo... ma non riesco a capire perché tutti questi sintomi ci sono, ma i dottori dicono che sto bene! Come è possibile?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
I sintomi sono ciò che uno dichiara. Chi li dichiara dice che li sente, di qui non si sfugge. Ma in alcuni casi non corrispondono a niente se non alla preoccupazione. E il resto gliel'ho spiegato.
Ancora non credo abbia compreso però che la preoccupazione non porta a sviluppare sintomi, porta a preoccuparsi dei sintomi e a non fare a meno di "notare" cose classificandole come sintomi.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
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Quindi lei dice che i sintomi non sono riconducibili a nulla di organico, ma il mio cervello li sviluppa per preoccupazione? Cioè, più io penso ad un determinato problema e più mi faccio venire i sintomi? È questo che vuole dire dottore?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Nell'ipocondria il cervello spesso non sviluppa neanche i sintomi, il sintomo è la preoccupazione rivolta al corpo.

Dr.Matteo Pacini
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