Dismissione lenta escitalopram

Salve, ho 43 anni, da piu di 10 anni (e anche qualche episodio da piccolo), soffro di stati ansiosi, depressivi, con cardiopalmo, nervosismo e attacchi di panico.
e anche i cambiamenti meteorologici li sento molto.

L'asl mi ha fatto fare domanda di invalidità civile dato che la situazione con le varie cure non è stata risolta minimamente e i sintomi sono invalidanti.

L'ultima "cura" che ho fatto è iniziata 2 anni e 6 mesi fa con 10mg escitalopram, tavor per i primi 2 mesi, 25x2 lyrica e 2gocce di un antipsicotico per poco tempo.
Presi anche Sereupin 10mg e Sertralina fino a 100mg prima di questa cura.
I farmaci con me hanno poco effetto, più deleterio che curativo, il lyrica mi ha devastato, l'ho preso per 6 mesi scalandolo e ho continuato solo con l'ssri infatti la psichiatra dell'asl mi ha detto di valutare rischi/benefici e ho valutato di non prendere più nulla, tanto mi fanno solo stare peggio, oltre che togliere ogni emozione e appiattire la sfera sessuale.

La situazione con questa cura è stata alti e bassi, dopo 1 anno e mezzo inizio lo scalaggio che è durato più di 1 anno, dimezzando anche le gocce, ed ho finito oggi.

La cosa strana è che durante lo scalaggio ho avuto periodi ottimi e periodi pessimi, ad esempio il mese scorso sono stato abb.
bene, ma queste 2 settimane l'inferno, con sintomi di ansia forte, nervosismo, palpitazioni, insonnia.
Oramai non prendo nulla, neanche il tavor al bisogno, tanto è inutile e soltanto provvisorio.
Aspetto (giorni e giorni) che si plachi un po da se e magari riviene un periodo piu roseo.

Questi sintomi forti possono essere riconducibili allo scalaggio del farmaco anche se lentamente?
che il cervello si debba riabituare alla situazione odierna e gli ci vuole tempo?
Sono giorni che ho anche un fastidio, un peso alla schiena, come se il nervoso/stress fosse passato anche li, che tutto il sistema nervoso sia in tiro.