Nessuna relazione sentimentale a 28 anni

Gentili dottori, buona sera.

Sono un ragazzo di 28 anni e non ho mai avuto alcun tipo di relazione, non ho neanche mai baciato una ragazza.

Volevo, se possibile, un parere sulla questione.

Individuo la causa nel mio trascorso che posso riassumere in 3 fasi:
1) da adolescente ero di una timidezza eccessiva che veniva alimentata dalle cattiverie gratuite dei miei coetanei a scuola, che ho sempre vissuto interiormente male senza aver mai dato cenno della cosa al mondo esterno.
Era un inferno quotidiano vissuto in silenzio.


2) quando mi innamorai la prima volta a 17 anni, ero ancora troppo inibito per poter fare effettivamente qualcosa.
Così, non ricordo neanche come, sviluppai un mondo parallelo tutto mio dove avevo realmente chiesto alla ragazza dell'epoca se volesse intraprendere una relazione.
Per anni ho vissuto nei sogni, prima di andare a letto davanti ai miei occhi proiettavo un sogno e lo sviluppavo.
Mi aiutava spesso anche a combattere l'insonnia da ansia, o la tristezza.


3) Poco dopo l'inizio dell'università, è iniziato il più brutto periodo della mia vita.
Seppur in entità minore, soffrivo ancora dei problemi adolescenziali che ho riportato sopra.
La vita sociale migliorò, ma stress da facoltà difficile, autostima vacillante, eventi negativi, mi fecero cadere nella depressione che mi portai avanti per un bel po' sviluppando paure distruttive, pensieri ansiosi, nessuna sicurezza economica, ero in caduta libera.
Quella fase ha avuto un picco con sviluppo di pensieri suicidari.
Un giorno decisi di andare in terapia, come suggeritomi dagli amici più stretti.
Grazie a quel percorso ho ripreso a vivere ed ho appreso tecniche per non cadere più in quello stato così basso.

Tutto ciò ha avuto un costo: avevo interrotto gli studi per lavorare e pagarmi la terapia.
Uscito da quel periodo, ho ripreso gli studi ed attualmente ho un lavoretto che mi permette di avere qualche euro in tasca.
Sono fiducioso verso il futuro e considero risolta la fase 3) di cui sopra.


Son passati 10 anni.
Iniziano a spuntare i capelli bianchi, vedendo le foto di 10 anni fa mi meraviglio di come non abbia mai fatto un passo avanti: oggi apprezzo tanto quel che ero, ma...è un rimpianto, perchè non ho esperienze e non sono più fresco e prestante nell'aspetto.
Oggi apprezzo quel che sono, mi voglio bene e dall'inizio della terapia (conclusa da qualche mese) ho costruito la mia prima autostima.


Mi frena la mancanza di esperienza (non lo sa nessuno perchè ho sempre fatto il vago), non ho idea di come approcciare e tutte le volte che mi trovo in eventi sociali ed intrattengo una conversazione, ho l'impressione di star sbagliando tutto.
Forse perchè non ho niente da offrire, non essendo ancora laureato ed avendo un lavoro part time mal pagato?
Forse perchè credono che io non possa offrire nessuna certezza?
Non so, ma questa mancanza nella vita mi rende malinconico.
Per fortuna non ci penso per la maggior parte del tempo, ma quando la mente cade lì, mi rattristo molto
[#1]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Buongiorno, sembrerebbe che il problema parta dal non saper iniziare e continuare una conversazione, quindi una psicoterapia deve a mio avviso partire da questa incapacità, sia rivolgendo l'attenzione alle origini profonde, sia con strategie comportamentali.

Valentina Sciubba Psicologa
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Disturbi psicologici e mente-corpo

[#2]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Aggiungo che, stante la presenza di una problematica di notevole importanza, come quella che lei ha evidenziato dicendo che ha dificoltà ad intavolare una conversazione perché ha l'impressione di star sbagliando tutto, è logico dedurre che i fattori alla base di questa difficoltà non siano stati sufficientemente trattati dalle precedenti psicoterapie.

Valentina Sciubba Psicologa
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Disturbi psicologici e mente-corpo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, grazie innanzitutto della risposta.

Credo di essermi espresso male, io so intavolare un discorso anche nelle situazioni di silenzio più imbarazzante con buoni risultati, il problema sorge quando parlando con una ragazza vorrei andare oltre la chiacchiera amichevole, approfondire la conoscenza e passare dal parlare dei più svariati argomenti alla sfera un po' più intima (se così può definirsi) delle emozioni.
Lì inizio a sentirmi un completo incapace ( che effettivamente sono), molto stupido, mi sento "forzato" e temo di importunare il prossimo.
Inoltre non ho mai, mai, mai ricevuto da una ragazza alcun segnale di interesse che non andasse oltre quelli di amicizia disinteressata o di piacevole conoscenza.

A questo punto verrebbe da pensare che o io possa essere un mostro poco interessante nell'aspetto, o che stia sbagliando completamente metodo.
Dato che con la psicoterapia ho iniziato per la prima volta in vita mia a costruirmi un'autostima, mi concedo il beneficio di scartare la prima ipotesi, considerando che mi curo nell'aspetto, nell'igiene e nel vestiario (magari un po' fuori dal coro, ma che sento rispecchiarmi meglio).
Dunque sbaglio qualcosa nei metodi, ma cosa? Io non ne ho idea.

Inoltre sono continuamente in lotta contro l'immagine di me di un 28enne che ha ripreso gli studi da poco, che vive ancora con la sua famiglia (nonostante mi occupi della casa per non far affaticare i miei genitori che mi hanno supportato sempre in mille modi diversi), e che fa un lavoro part time pagato poco perchè il territorio quello offre.
Quando mi guardo attorno, ho amici che hanno un buon lavoro, studi terminati, felicemente fidanzati, mi chiedo se sia io quello completamente sbagliato, che ha accumulato ritardo e per questo non viene visto come "affidabile" in una relazione. E magari all'esterno faccio trasparire qualcosa, un minimo assoluto quasi impercettibile, che però evidentemente basta per allontanare dalle ragazze con le quali vorrei approfondire, qualsiasi pensiero che vada oltre la piacevole chiacchierata con un "ragazzo molto gentile e pieno d'interessi" (citando testuali parole).

Come detto nel primo post, fortunatamente non è un pensiero ossessivo, non penso a quello tutto il giorno, in alcuni periodi ci penso molto in altri quasi per niente.
[#4]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Bene, sono contenta che abbia una discreta/buona autostima, quindi il problema è non riuscire a fare un passo ulteriore, problema che evidentemente non è stato sufficientemente trattato a livello di motivazioni e/o con strategie comportamentali (ciò che più o meno lei chiama "metodo") che comunque lo psicologo solitamente articola in base alle motivazioni di cui sopra.

Valentina Sciubba Psicologa
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