Frequentazione altalenante

Buongiorno,
ho 35 anni e un anno fa sono stata lasciata dopo 7 anni, senza spiegazioni e senza possibilità di confronto.
Ad oggi non ho più rivisto il mio ex.
Circa 4 mesi dopo ho iniziato a frequentare un mio collega, anche lui appena uscito da una relazione di 10 anni (nel suo caso, rapporto molto scostante, fatto di tira e molla costanti).
La nostra frequentazione è stata sempre molto altalenante, lui diceva di essere instabile, un po' per natura, e di non volere una nuova relazione.
Abbiamo passato momenti molto belli, c'è una forte intesa sessuale e condividiamo diversi interessi.
Purtroppo, dopo periodi di generale stabilità, lui fa sempre molti passi indietro.
La situazione più clamorosa si è verificata lo scorso mese, quando, dopo aver passato un weekend fuori, è letteralmente sparito per una settimana.
Io sono rimasta sbalordita e ho fatto un parallelismo con il mio ex: di nuovo abbandonata senza dare spiegazioni.
Dopo questa settimana ci siamo risentiti, ma in modo più freddo e distaccato.
Ho preteso un confronto e, dopo alcuni rifiuti, è arrivato...mi ha chiesto di uscire a cena.
Ci siamo parlati e c'è stato un contatto fisico.
Mi rendo conto che è una situazione poco positiva per me, mi sento ingabbiata e faccio fatica a lasciar andare, non so perché.
Probabilmente lavorando insieme la cosa diventa ancora più complicata.
Cerco di focalizzarmi su di me, ma a volte crollo e mi sento quasi dipendente da questa situazione.
Forse avrei dovuto rimanere sola dopo la rottura con il mio ex, questa frequentazione ha sicuramente colmato un grande vuoto.
Nel suo caso, invece, non lo so onestamente.
Dr. Andrea Di Monte Psicologo, Psicoterapeuta 20 1
Gentile Utente,

dalle informazioni che ha dato sembra che ci sia un accoppiamento tra uno stile di attaccamento (il suo) ansioso e uno evitante (quello del suo collega, e probabilmente quello del suo ex, che ha appunto evitato di dare spiegazioni).
Lei cerca vicinanza e rassicurazioni e loro in risposta tendono a evitare o a portare il rapporto su un piano disimpegnato e comunque "ludico" (cena e conseguente contatto fisico), Credo avrebbe da lavorare sul suo stile di attaccamento per renderlo più sicuro, ed evitare di colmare certi vuoti con il ripetere di una dinamica che sicuramente ha a che fare con la sua storia.

Cordialmente
Andrea Di Monte

Dott. Andrea Di Monte
Psicologo psicoterapeuta -
Tolmezzo (Ud)
https://www.andreadimontepsicologopsicoterapeuta.it/

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