Come migliorare rendimento e vita universitaria?

gentili dottori,
sono una studentessa di medicina indietro con gli esami. Sono un tipo ansioso e questo mi portava a rimandare l'appello perchè non mi sentivo pronta se non avevo coperto bene ogni argomento del programma. Il 1 anno ero stata bene avevo una media molto alta, solo che impiegavo un po' di più a preparare gli esami. L'anno seguente un voto molto basso mi ha buttato completamente giù, la media è calata e ho iniziato a dubitare di me pensando di aver preso voti alti per botta di fortuna. Avendo dato fisiologia tardi sono rimasta indietro e in quel periodo ci sono stati cambiamenti: programmi d'esame cambiati o modalità diverse (tutte più complicate), che io ho vissuto malissimo e mi hanno rallentato.
Al 4 anno ho avuto un periodo bruttissimo: stanca da quei cambiamenti non riuscivo a studiare e presentarmi agli esami, in più avevo bisogno di alzare la media, poi il pensiero di avere esami indietro mi faceva stare ancora peggio. Mi ero sbloccata da sola poi.
Oltre all'ansia degli esami arretrati tra i pensieri negativi c'è la mancanza di avere una relazione. Mi fa soffrire molto in vista del futuro: sogno di avere una familia e mi sento in ritardo. Mi sembra di aver buttato via anni (ho pochi svaghi) e non aver costruito niente, questo pensiero mi distrugge dentro. Non voglio nemmeno dare pensieri ai miei genitori.
Inoltre ho notato negli ultimi due anni un intorpidimento nel mio studio a volte sto ore su un argomento e non ricordo nulla.
Aggiungo che mi deconcentro facilmente ma da sempre, poi mi agito e ho la smania di passare subito all'argomento successivo anche se non ho fatto bene il precedente, per l'ansia di finire e arrivo ad avere la testa così piena che sembra quasi chiudersi (mi viene il dubbio a volte di avere un disturbo di apprendimento).
Sento di aver perso l'amore per la conoscenza a favore del voto da perseguire: sono arrivata ad avere ansia non tanto del passare o no l'esame ma da dover prendere una certa votazione, il che mi carica di frustrazione e anche di rifiutare dei voti. Mi capita a volte di non riuscire a dormire la notte successiva all'esame. Vorrei tanto poter migliorare il mio metodo e vivere meglio il mio percorso.


vi ringrazio
Dr.ssa Mariateresa Di Taranto Psicologo 214 20
Gentile utente,

comprendo la paura e lo smarrimento che sta vivendo.
Il suo è un percorso difficile, lungo, ed è normale sentirsi stanchi, sviliti, cadere, perdersi.
Se si volta, dietro di sé vede molta fatica e sacrifici, se invece guarda davanti ancora non vede nulla. Ma ci sta arrivando.

Io le suggerirei di provare a rivolgere due sguardi differenti: il primo amorevole, a quella parte di sé più dubbiosa, insicura e vulnerabile che la porta a rintracciare dentro di sé le cause di insuccessi o esiti ritenuti poco soddisfacenti e fuori da sé le cause di risultati positivi. Se cerca a fondo in sé stessa sicuramente troverà un'altra parte più sicura, fiera, che crede nelle sue capacità e l'ha portata fino a qui.
L'altro sguardo invece dovrebbe rivolgerlo dinanzi a sé, per andare avanti, nonostante tutto.
Comprendo che per lei adesso i voti siano importanti, ma provi a ridimensionarli e non rifiutarli, pensando che al di là di essi, ci sarà una carriera da costruire passo dopo passo, nella quale gli esiti degli esami avranno meno importanza. E poi, al di là della carriera, ci sarà tutto un mondo, una vita, perché non è affatto in ritardo, ha tutto il tempo per realizzare ciò che desidera.
In un certo senso dovrebbe dirigere un pensiero al dopo, a quello che la attende oltre questo periodo della sua vita.

Le consiglio di concedersi al di là dello studio, dei momenti da dedicare a sé stessa, ritrovando l'amore per la vita, per il sapere che ha perso la sua attrattiva perché è stato associato al dovere, alla fatica. Questi momenti non saranno sottratti allo studio, anzi, potrebbero aiutarla a studiare meglio, nella misura in cui potrebbero rappresentare per lei dei piccoli doni che fa a sé stessa, per sostenersi, per premiarsi dei sacrifici e dei risultati ottenuti e anche di quelle che ritiene sconfitte. Potrebbe riscoprire il piacere per la lettura di argomenti differenti, dello sport, iscrivendosi in palestra ad esempio, conoscendo persone diverse, che potrebbero portare una nuova energia nella sua vita.
Le consiglio inoltre di rivolgersi ad uno psicologo ed eventualmente intraprendere un percorso psicologico per avere uno spazio di ascolto e di parola.

Auguri per tutto.

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it

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