Ansia madre e figlio

Buongiorno,
sono la madre di un ragazzo di 14 anni particolarmente emotivo.

Anche in occasione di una visita cardiologica è stata riscontrata tale situazione, che ha anche reso difficile effettuare la visita, portando ad un incremento della sua aritmia ventricolare nel corso della visita, con concomitante aumento della pressione arteriosa.
I medici, che anche nelle precedenti occasioni avevano refertato questo problema di ansia, hanno riportato quanto segue nel referto di "SI CONSIGLIA VALUTAZIONE PSICOLOGICA PER MODERARE IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO NELLE SITUAZIONI DI STRESS".

Non è la prima volta che mi viene consigliato di farlo seguire per questo suo problema ma io non ho mai proceduto in tal senso.
Ora, visto il peggioramento del quadro emotivo e le conseguenze che l'ansia comporta anche a livello delle sue aritmie, vorrei fare qualcosa.
La cosa che vorrei precisare è che la causa della sua ansia sono io, la madre, in quanto soffro di ansia molto grave da quando sono bambina ma non mi sono mai fatta aiutare.
Ora però devo aiutare lui perchè devo dargli la possibilità di vivere in modo migliore rispetto al mio.

A questo punto penso che sia arrivato il momento di rivolgermi a qualcuno sia per me che per lui.

La mia domanda è questa?
Devo cercare uno psicologo che segua lui e me (quindi farci seguire a livello familiare dallo stesso psicologo) oppure devo rivolgermi a due psicologi diversi?

Io non so proprio cosa fare, non so qual è la strada migliore in questi casi.
Viviamo a Roma.

Spero di poter avere dei vostri consigli in merito.
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 5k 204
Gentile utente,
lei vive in una città dove gli psicologi abbondano, di tutti gli orientamenti e alla portata di tutti.
Alle ASL, al Consultorio Familiare, al Centro di Salute Mentale, presso le Scuole di psicoterapia e anche col bonus psicologi, se ricorrono le condizioni economiche, può incontrare psicologi a costi accettabili e perfino gratuitamente.
Può farsi prescrivere dal suo medico di famiglia una serie di incontri con un* psicolog* del Servizio Pubblico o recarsi di persona a prendere informazioni.
Esistono centri costituiti proprio per offrire ai pazienti prezzi modici; io ne conosco tre, ai Castelli Romani, in zona piazza Bologna e in via Labicana, il che vuol dire che ce ne saranno trenta o più nella città e nei dintorni.
Quello che deve appurare è che l* psicolog* sia espert* nella cura dell'ansia, malattia altamente invalidante a livello mentale, fisico ed esistenziale, come lei sa per esperienza personale e adesso anche per ciò che sta affrontando suo figlio.
Deve individuare uno specialista esperto servendosi ben poco del passa-parola; a volte nemmeno i medici capiscono la specificità di cura dell'ansia, e deve ringraziare i suoi cardiologi, evidentemente molto preparati sul piano diagnostico e terapeutico. A loro può chiedere se le suggeriscono dei nomi.
Una volta individuato un* specialista sicuramente format* per il trattamento dell'ansia, deponga ogni altra preoccupazione nelle sue mani: sarà lui/lei a stabilire se occorre un solo curante o due, se affrontare il disturbo come disfunzione familiare etc.
Ponga a lui/lei tutte le altre domande che le affolleranno la mente, come inevitabilmente succede a chi soffre d'ansia, e per prima la preoccupazione che esprime con le parole: "La cosa che vorrei precisare è che la causa della sua ansia sono io, la madre".
Pensi intanto che la scoperta del disturbo di suo figlio permetterà per la prima volta anche a lei di farsi curare; da un male nasce un bene.
Le auguro una pronta guarigione per tutti e due.

Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com

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