Ragazza problemi orgasmo

Salve, ho un problema.
Sono una ragazza di 20 anni e to col mio fidanzato da quasi un anno, e ho dei problemi che riguardano il sesso:fatico nel raggiungimento dell’orgasmo.
Lui mi fa preliminali orali a volte anche per 50 minuti, e anche se la maggior parte delle volte vengo, il tutto è lento e difficile.
È impegnativo mantenere la concentrazione senza che pensi ad altro, e anche solo comunicargli cosa fare o che mi sta piacendo mi distrae.
Il sesso è davvero bello, da quando ho iniziato con la pillola ancora di più, tuttavia mi risulta impossibile raggiungere l’orgasmo per quanto l’amplesso mi piaccia.
Tra noi c’è zero imbrazzo, tanta comunicazione e tanto impegno, tuttavia il problema persiste.
Lui è il primo ragazzo con con cui sono stata che è riuscito a farmi venire ma è una fatica.
Io credo che il mio problema sia di tipo mentale: mi piace e ho voglia di entrare in intimità con lui, ma sul momento la mia testa non riesce a concentrarsi affatto sul desiderio sessuale.
Un’altra cosa che ho notato che attraverso l’autoerotismo col doccino ci metto appena 5 minuti, ma appena mi sono masturbata allo stesso modo insieme a lui in doccia non ci riuscivo.
Come faccio a distogliere la mente e rendere tutto naturale?
Vorrei pensare a quanto sono eccitata mentre facciamo il tutto, invece la mia testa vaga altrove rendendomi il tutto complicato.
Grazie mille
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Gentile utente,

quello che descrive è un’esperienza molto comune, soprattutto nelle prime fasi della vita sessuale di coppia. L’orgasmo femminile, infatti, non dipende soltanto dalla stimolazione fisica, ma in larga parte anche da fattori psicologici come il livello di rilassamento, la capacità di lasciarsi andare, l’attenzione alle sensazioni corporee e la riduzione del cosiddetto rumore mentale .

Il fatto che riesca a raggiungere l’orgasmo facilmente con l’autoerotismo è un segnale importante: significa che dal punto di vista fisiologico non ci sono problemi. La difficoltà sembra legata piuttosto alla dimensione relazionale e mentale, cioè a quanto riesce a rimanere presente nel momento senza perdersi nei pensieri.

Un paio di spunti che potrebbero esserle utili:
1. Non ponga l’orgasmo come obiettivo obbligato : più ci si concentra sul doverci riuscire , più cresce la pressione e diventa difficile lasciarsi andare.
2. Riconosca e valorizzi ciò che funziona: il piacere, l’intimità, la complicità che già descrive sono basi molto positive.
3. Alleni la consapevolezza corporea: pratiche come la mindfulness, o anche semplici esercizi di respirazione e focalizzazione sul corpo, possono aiutare a restare presenti nelle sensazioni fisiche.
4. Si dia tempo: la risposta sessuale si affina con l’esperienza e con la crescita della fiducia reciproca.

Se la difficoltà dovesse persistere e diventare fonte di frustrazione, un percorso di consulenza con un/una sessuologo/a potrebbe aiutarla a lavorare su questi aspetti con strategie più mirate.
In ogni caso, dalla sua descrizione emerge che sta già facendo molti passi nella giusta direzione: ha una relazione di fiducia, comunica apertamente con il partner e conosce il suo corpo. È da lì che si parte.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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