Crisi con il mio compagno affetto da DOC

Salve,
Sono insieme al mio compagno da quasi 10 anni, di cui 8 di convivenza, ed abbiamo un bambino di 2 anni.

Il mio compagno soffre di DOC da sempre ma in forma grave di DOC da contagio da 13 anni.

Nonostante una marea di difficoltà, problemi e momenti oscuri causati anche dalla sua situazione familiare che è disastrosa siamo arrivato fino ad oggi.

Io sono sempre stata accanto a lui, mi sono praticamente annullata e quasi del tutto isolata per stare con lui nonostante tutto ma 6 mesi fa qualcosa è cambiato.

Negli anni tante volte mi è sembrato di essermi disinnamorata di lui ma poi ho sempre ripensato a tutto quello che avevamo superato insieme e quindi superato ogni momento ma 7/8 mesi fa ho capito di non amarlo più, di provare un grande affetto e basta ma sono comunque rimasta in silenzio e sono andata avanti anche e soprattutto per il bambino.

6 mesi fa ho iniziato un nuovo lavoro dove ho conosciuto una persona meravigliosa, ci siamo innamorati e per 3 mesi abbiamo avuto una relazione totalmente segreta, nessuno sapeva di noi.

3 settimane fa il mio compagno ha scoperto tutto leggendo dei messaggi sul mio telefono, ora siamo in terapia di coppia ma io non riesco ad andare avanti e non so come fare.
Lui sta male per la malattia e per tutto, io sto male perché vorrei riprendere la mia vita in mano ma devo mentire e fingere di voler riparare e continuare insieme.

Come posso convincerlo a ragionare e trovare una soluzione matura?
Dr. Salvatore Valenti Dentista, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicologo, Gnatologo, Odontostomatologo, Medico osteopata 124 4
Gentile paziente,
La Sua situazione è estremamente delicata e merita grande rispetto e attenzione.
Dopo anni di relazione segnata da difficoltà, sostegno e sacrifici personali, è comprensibile che oggi senta il bisogno di ritrovare equilibrio e autenticità. In questo contesto, l’onestà verso se stessa e verso il Suo compagno è fondamentale. Le suggerisco di affrontare il tema con calma e rispetto, spiegando che l’affetto rimane, ma che l’amore si è trasformato e non può essere forzato.

Può aiutarlo a comprendere che una separazione non rappresenta un fallimento, bensì un atto di maturità e responsabilità reciproca. Solo due adulti sereni e consapevoli potranno offrire al loro bambino stabilità, affetto e un esempio di relazione fondata sul rispetto e sulla sincerità.

Dott. Salvatore Valenti
Medico Odontoiatra, Psicologo - Agopuntura e Ipnosi
Prof. a c. Università di Roma - Whatsapp 3470021365

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