Tradimento bianco, insoddisfazione sessuale e perdita di fiducia: come gestire la situazione?
Buonasera
Scrivo perché ormai da tempo, e con più frequenza da settembre, continuo a subire tradimento bianco da mio marito.
Dopo averlo scoperto più volte messaggiare con un'altra, proprio questa sera mi sono imbattuta in altri messaggi recenti e addirittura ho visto una mail di un sito di incontri al quale è evidentemente iscritto da tempo.
Non sono mancate anche foto, recentemente scambiate e trovate nel cestino del telefono.
Quando a settembre ho, con fatica, rivelato di aver guardato il suo telefono di nascosto trovando messaggi spinti inviati ad un'altra donna, lui ha spiegato essere mero "istinto maschile", che non c'è nessun coinvolgimento emotivo e che lui non cerca nessuna amante.
Io ho risposto dicendo che mi sento profondamente tradita, io non riesco ad accettare cose di questo tipo...
Ora, scrivere tutto quanto è successo è difficile, soprattutto ora che sono mossa da ulteriore sgomento e rabbia.
Non posso non descrivere il contesto: siamo genitori di un bambino di 17 mesi e siamo sposati da quasi 10 anni.
Attualmente entrambi viviamo momenti pressanti sul lavoro e siamo fagocitati dalla quotidianità.
Sono pezzi importanti del puzzle ma non voglio considerarli come la giustificazione a questo suo atteggiamento.
Lui di recente ha iniziato una terapia psicologica soprattutto per snocciolare la questione lavorativa; in principio aveva espresso la volontà di parlare anche di questo "problema sessuale", quasi ossessivo.
Non so però quanto stia lavorando sul secondo fronte.
Io sono in totale confusione: una parte di me vorrebbe affrontarlo di nuovo e parlargli.
Contemporaneamente mi sento in difetto perché continuo a controllare il suo telefono e non voglio "ammetterglielo".
Sicuramente con l'arrivo del nostro bambino la vita è completamente cambiata.
Mi sto molto interrogando e mi chiedo se sia così grave sentire "sessualmente" altre donne.
Mi rispondo che sicuramente il livello di gravità è impreciso perché dipende da molte cose ma di sicuro sto capendo che per me è una cosa insostenibile.
Io non riesco ad accettarlo e, come scritto sopra e come anche ho spiegato a mio marito nel recente passato, mi sento tradita su tutti i fronti e sto perdendo sempre di più la fiducia verso di lui.
La cura di tutto so essere il dialogo ma in questo momento sono bloccata, mi sento in gabbia.
Non mi sento nemmeno di parlarne con persone amiche che so sarebbero imparziali nel commentare.
Ho paura a iniziare una terapia, paura che questa rabbia diventi un enorme mostro.
Ho fragilità anche su altri fronti: la coppia per me era un'ancora di salvezza.
Ora mi sta solo portando giù, sempre più giù.
Grazie sin da ora a chi mi leggerà e vorrà darmi una parola di aiuto.
Buona serata.
V
Scrivo perché ormai da tempo, e con più frequenza da settembre, continuo a subire tradimento bianco da mio marito.
Dopo averlo scoperto più volte messaggiare con un'altra, proprio questa sera mi sono imbattuta in altri messaggi recenti e addirittura ho visto una mail di un sito di incontri al quale è evidentemente iscritto da tempo.
Non sono mancate anche foto, recentemente scambiate e trovate nel cestino del telefono.
Quando a settembre ho, con fatica, rivelato di aver guardato il suo telefono di nascosto trovando messaggi spinti inviati ad un'altra donna, lui ha spiegato essere mero "istinto maschile", che non c'è nessun coinvolgimento emotivo e che lui non cerca nessuna amante.
Io ho risposto dicendo che mi sento profondamente tradita, io non riesco ad accettare cose di questo tipo...
Ora, scrivere tutto quanto è successo è difficile, soprattutto ora che sono mossa da ulteriore sgomento e rabbia.
Non posso non descrivere il contesto: siamo genitori di un bambino di 17 mesi e siamo sposati da quasi 10 anni.
Attualmente entrambi viviamo momenti pressanti sul lavoro e siamo fagocitati dalla quotidianità.
Sono pezzi importanti del puzzle ma non voglio considerarli come la giustificazione a questo suo atteggiamento.
Lui di recente ha iniziato una terapia psicologica soprattutto per snocciolare la questione lavorativa; in principio aveva espresso la volontà di parlare anche di questo "problema sessuale", quasi ossessivo.
Non so però quanto stia lavorando sul secondo fronte.
Io sono in totale confusione: una parte di me vorrebbe affrontarlo di nuovo e parlargli.
Contemporaneamente mi sento in difetto perché continuo a controllare il suo telefono e non voglio "ammetterglielo".
Sicuramente con l'arrivo del nostro bambino la vita è completamente cambiata.
Mi sto molto interrogando e mi chiedo se sia così grave sentire "sessualmente" altre donne.
Mi rispondo che sicuramente il livello di gravità è impreciso perché dipende da molte cose ma di sicuro sto capendo che per me è una cosa insostenibile.
Io non riesco ad accettarlo e, come scritto sopra e come anche ho spiegato a mio marito nel recente passato, mi sento tradita su tutti i fronti e sto perdendo sempre di più la fiducia verso di lui.
La cura di tutto so essere il dialogo ma in questo momento sono bloccata, mi sento in gabbia.
Non mi sento nemmeno di parlarne con persone amiche che so sarebbero imparziali nel commentare.
Ho paura a iniziare una terapia, paura che questa rabbia diventi un enorme mostro.
Ho fragilità anche su altri fronti: la coppia per me era un'ancora di salvezza.
Ora mi sta solo portando giù, sempre più giù.
Grazie sin da ora a chi mi leggerà e vorrà darmi una parola di aiuto.
Buona serata.
V
Gentile utente,
"Sicuramente con l'arrivo del nostro bambino la vita è completamente cambiata."
Lei se ne rende conto, ma forse non intravede la via d'uscita.
Una delle vie d'uscita sta nel rinsaldare la coppia dopo che essa è divenuta triangolo con l'arrivo del bimbo.
Le affido questo video di 15 minuti che tratta specificamente di ciò (prema su tasto verde OK):
>>> Sessualità e dinamiche della coppia all’arrivo di un figlio <<< https://www.youtube.com/watch?v=4qwNYKMM4ls . Vi si ritroverà in moltissimi punti e sentimenti, e al contempo metterà a fuoco il "cosa fare".
Dopo averlo visto, se ritiene ci riscontri qui: le risponderò al più presto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Sicuramente con l'arrivo del nostro bambino la vita è completamente cambiata."
Lei se ne rende conto, ma forse non intravede la via d'uscita.
Una delle vie d'uscita sta nel rinsaldare la coppia dopo che essa è divenuta triangolo con l'arrivo del bimbo.
Le affido questo video di 15 minuti che tratta specificamente di ciò (prema su tasto verde OK):
>>> Sessualità e dinamiche della coppia all’arrivo di un figlio <<< https://www.youtube.com/watch?v=4qwNYKMM4ls . Vi si ritroverà in moltissimi punti e sentimenti, e al contempo metterà a fuoco il "cosa fare".
Dopo averlo visto, se ritiene ci riscontri qui: le risponderò al più presto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Grazie dottoressa, sia per la risposta sia per il video che ho visionato con molto interesse.
Il video mi è servito per ripercorrere questi 17 mesi, più i 9 di gravidanza e mi sono ritrovata in tantissime cose. Ora sono, siamo, in uno step successivo che non è più strettamente legato solo al terzo vertice del triangolo. Noi ci siamo già riavvicinati fisicamente più volte (il nostro bimbo non dorme con noi), anche e soprattutto dopo aver discusso dei problemi che ho descritto inizialmente. Eppure è come se questa cosa non bastasse: lui in ogni caso continua questa "vita parallela", riempie i vuoti con fantasie erotiche consumate con donne reali. Quando mi ha spiegato che non c'è coinvolgimento emotivo immaginavo fosse solo un mero scambio di parole e immagini piccanti volti al puro soddisfacimento fisico. Eppure ho trovato anche parole dolci, complimenti carini, poesie, canzoni dedicate e sincere scuse "per essere sparito"..
Se questo non è coinvolgimento emotivo che cos'è?
Come descritto inizialmente, mio marito ha da poco, saranno un paio di mesi, iniziato un percorso psicologico. Probabilmente è solo una questione di tempo. È che mi aspettavo fosse un cambiamento radicale, come quando ci si disintossica da sigarette o droga: smetti e basta, non lo fai "gradualmente" perché questo continua ad alimentare la dipendenza. Piuttosto si trova una alternativa e nella mia storia l'alternativa (anche se mi fa sorridere che sia diventata io il piano B) sono io e gliel'ho detto più volte:"quelle cose falle con me". È vero, la nostra relazione non è mai stata particolarmente trasgressiva ma questo non vuol dire che non si possa inserire qualcosa di diverso, soprattutto dopo anni che siamo insieme.
Io in questo comportamento vedo una voglia di fuga.. io problema è che mi fa molto soffrire.
Ogni volta che lo scopro è una pugnalata al cuore.
E non so in quale altro modo gestire il fatto, soprattutto per tutelarmi come donna e come madre..
Grazie
Il video mi è servito per ripercorrere questi 17 mesi, più i 9 di gravidanza e mi sono ritrovata in tantissime cose. Ora sono, siamo, in uno step successivo che non è più strettamente legato solo al terzo vertice del triangolo. Noi ci siamo già riavvicinati fisicamente più volte (il nostro bimbo non dorme con noi), anche e soprattutto dopo aver discusso dei problemi che ho descritto inizialmente. Eppure è come se questa cosa non bastasse: lui in ogni caso continua questa "vita parallela", riempie i vuoti con fantasie erotiche consumate con donne reali. Quando mi ha spiegato che non c'è coinvolgimento emotivo immaginavo fosse solo un mero scambio di parole e immagini piccanti volti al puro soddisfacimento fisico. Eppure ho trovato anche parole dolci, complimenti carini, poesie, canzoni dedicate e sincere scuse "per essere sparito"..
Se questo non è coinvolgimento emotivo che cos'è?
Come descritto inizialmente, mio marito ha da poco, saranno un paio di mesi, iniziato un percorso psicologico. Probabilmente è solo una questione di tempo. È che mi aspettavo fosse un cambiamento radicale, come quando ci si disintossica da sigarette o droga: smetti e basta, non lo fai "gradualmente" perché questo continua ad alimentare la dipendenza. Piuttosto si trova una alternativa e nella mia storia l'alternativa (anche se mi fa sorridere che sia diventata io il piano B) sono io e gliel'ho detto più volte:"quelle cose falle con me". È vero, la nostra relazione non è mai stata particolarmente trasgressiva ma questo non vuol dire che non si possa inserire qualcosa di diverso, soprattutto dopo anni che siamo insieme.
Io in questo comportamento vedo una voglia di fuga.. io problema è che mi fa molto soffrire.
Ogni volta che lo scopro è una pugnalata al cuore.
E non so in quale altro modo gestire il fatto, soprattutto per tutelarmi come donna e come madre..
Grazie
Buonasera,
è comprensibile sentirsi tradita, arrabbiata e confusa di fronte a questa situazione. Ciò che descrivi non è solo sessualità verso altre persone : è una ferita alla fiducia e alla sicurezza nella relazione, che può farti sentire intrappolata e fragile. Le tue emozioni sono legittime e non c’è nulla di sbagliato nel riconoscerle.
Prendersi cura di te stessa è fondamentale: non devi affrontare tutto da sola. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti, capire i tuoi limiti e decidere come gestire la relazione senza sentirti sopraffatta dalla rabbia o dal senso di colpa. Anche affrontare la questione con lui sarà più possibile quando ti sentirai più centrata e protetta emotivamente.
Non sei sola in questo, e il primo passo è riconoscere ciò che provi e prenderti spazio per elaborarlo.
Cordiali saluti,
Dr. Vincenzo Capretto
è comprensibile sentirsi tradita, arrabbiata e confusa di fronte a questa situazione. Ciò che descrivi non è solo sessualità verso altre persone : è una ferita alla fiducia e alla sicurezza nella relazione, che può farti sentire intrappolata e fragile. Le tue emozioni sono legittime e non c’è nulla di sbagliato nel riconoscerle.
Prendersi cura di te stessa è fondamentale: non devi affrontare tutto da sola. Un percorso di supporto psicologico può aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti, capire i tuoi limiti e decidere come gestire la relazione senza sentirti sopraffatta dalla rabbia o dal senso di colpa. Anche affrontare la questione con lui sarà più possibile quando ti sentirai più centrata e protetta emotivamente.
Non sei sola in questo, e il primo passo è riconoscere ciò che provi e prenderti spazio per elaborarlo.
Cordiali saluti,
Dr. Vincenzo Capretto
Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com
Utente
Grazie dottore.
Da tempo medito di cominciare un percorso, ancora prima di essere caduta in questa situazione scomoda. Come spesso accade, temporeggio e posticipo, pensando di farcela con le mie forze. Quanto sta accadendo mi rende sempre più consapevole che da soli si può ma non sempre e non per tutto. Sicuramente troverò aiuto nella sinergia tra i vari interventi, su di me e sulla coppia. In questo preciso momento fatico a focalizzare i confini fino ad arrivare a mettermi in discussione più del dovuto.
Grazie per gli spunti di riflessione.
Buon lavoro
Da tempo medito di cominciare un percorso, ancora prima di essere caduta in questa situazione scomoda. Come spesso accade, temporeggio e posticipo, pensando di farcela con le mie forze. Quanto sta accadendo mi rende sempre più consapevole che da soli si può ma non sempre e non per tutto. Sicuramente troverò aiuto nella sinergia tra i vari interventi, su di me e sulla coppia. In questo preciso momento fatico a focalizzare i confini fino ad arrivare a mettermi in discussione più del dovuto.
Grazie per gli spunti di riflessione.
Buon lavoro
Buonasera,
capisco perfettamente il senso di fatica e di tentennamento che descrive: è naturale cercare di farcela da soli, ma riconoscere che un supporto può aiutare è già un passo importante. Prendersi tempo per sé, comprendere i propri confini e affrontare la situazione gradualmente è fondamentale, senza colpevolizzarsi troppo. La consapevolezza che sta sviluppando su di sé e sulla coppia è un punto di partenza prezioso.
Resto a disposizione se desidera confrontarsi o approfondire questi aspetti.
Forza.
Cordiali saluti.
capisco perfettamente il senso di fatica e di tentennamento che descrive: è naturale cercare di farcela da soli, ma riconoscere che un supporto può aiutare è già un passo importante. Prendersi tempo per sé, comprendere i propri confini e affrontare la situazione gradualmente è fondamentale, senza colpevolizzarsi troppo. La consapevolezza che sta sviluppando su di sé e sulla coppia è un punto di partenza prezioso.
Resto a disposizione se desidera confrontarsi o approfondire questi aspetti.
Forza.
Cordiali saluti.
Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com
Gentile utente,
E' difficile farcela da sol* soprattutto quando si tratta di problemi della coppia! Non solo infatti si ha a che fare con i sentimenti propri, ma anche con sentimenti, emozioni, motivazioni del/la partner. Quel/la partner che ci sembra di non riconoscere più, o di non avere mai conosciuto.
Talvolta c'è bisogno di percorsi individuali, e suo marito lo ha iniziato. Talatra di un percorso di coppia.
Fa ben sperare quanto Lei diceva in #2, e cioè che dopo la nascita abbiate ripreso l'intimità.
Ma non è l'unico aspetto. Anche la trasgressione e l'erotismo hanno importanza, a proposito delle quali Lei scrive: "È vero, la nostra relazione non è mai stata particolarmente trasgressiva. ..". Può leggere qui che "trasgredire insieme rafforza la coppia": https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html .
Se poi desidererà intraprendere un percorso personale, lo faccia in presenza, con Psicolog* con esperienza che sia anche psicoterapeuta. Tale dato lo trova in Albo Nazionale Psicologi.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
E' difficile farcela da sol* soprattutto quando si tratta di problemi della coppia! Non solo infatti si ha a che fare con i sentimenti propri, ma anche con sentimenti, emozioni, motivazioni del/la partner. Quel/la partner che ci sembra di non riconoscere più, o di non avere mai conosciuto.
Talvolta c'è bisogno di percorsi individuali, e suo marito lo ha iniziato. Talatra di un percorso di coppia.
Fa ben sperare quanto Lei diceva in #2, e cioè che dopo la nascita abbiate ripreso l'intimità.
Ma non è l'unico aspetto. Anche la trasgressione e l'erotismo hanno importanza, a proposito delle quali Lei scrive: "È vero, la nostra relazione non è mai stata particolarmente trasgressiva. ..". Può leggere qui che "trasgredire insieme rafforza la coppia": https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html .
Se poi desidererà intraprendere un percorso personale, lo faccia in presenza, con Psicolog* con esperienza che sia anche psicoterapeuta. Tale dato lo trova in Albo Nazionale Psicologi.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 337 visite dal 08/12/2025.
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