Paura di essere malato

Sono un ragazzo di 20 anni alto 1.78h e peso 65 kg, sono sempre ansioso e soffro di attacchi di panico, ho mille fobie, tantissime paure e non sto qui a decriverletra cui quella di essere malato di cuore!

A volte credo di esserlo veramente! Sono stato operato di recente di varicocele e questo per me è stato devastante perche avevo paura dell'intervento e avevo paura non tanto dell'intervento in se ma del fatto della misurazione della pressione! Ogni volta che vedevo lo sfigmomanometro mi spaventavo perche avevo paura che in quel momento poteva trovarsi un'anomalia nel mio funzionamento! Ho avuto anche paura a farmi l'elettrocardiogramma ma alla fine non è uscito niente di negativo!

Adesso devo fare una visita medico sportiva e sono terrorizzato dal fatto che mi faranno esami al cuore e ho paura che possano trovarmi qualcosa e che possa peggiorare in futuro e morire di infarto!

PS: premetto che nei periodi di stress piu intenso credo di avere delle extrasistole che il dottore mi ha detto che sono legate al mio eccessivo stato d'ansia e forse alla mia eccessiva mancanza di un'occupazione della mente!

Il fatto sta che ieri sera ero tranquillo e per puro caso di interesse misi la mano al polso e ho visto che i battiti erano abbastanza tranquilli anzi mi sembravano bassi tipo 60-70!

Dottore cosa devo fare? Lei che ne pensa?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo, descrive un quadro compatibile con l'ipotesi di una problematica ansiosa.

Molto in generale, da un punto di vista cognitivo-comportamentale potrebbe accadere che:

- lei presta molta attenzione ai segnali del suo corpo (ad esempio, sta molto attento a monitorare il battito del suo cuore)

- percepisce le normali variazioni dei suoi parametri fisiologici (il nostro battito cardiaco varia continuamente, così come i nostri valori pressori etc.)

- attribuisce a queste variazioni il significato di segni di imminente danno (es., un infarto o simili), e ne teme le conseguenze

- questo pone il suo organismo in uno stato di "pre-allarme", e la sua preoccupazione accresce battito cardiaco etc., con l'effetto di preoccuparla maggiormente.

Sono solo ipotesi, ma se questo è il meccanismo all'opera, probabilmente "uscirne" da solo potrebbe non essere facile.

Una psicoterapia focalizzata sul problema (come quella cognitivo-comportamentale o quella strategica) potrebbe aiutarla a "depotenziare" le sue preoccupazioni, avere più consapevolezza dei suoi vissuti corporei, temere meno le catastrofi e smettere di "vivere da malato" per timore delle malattie.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
le preoccupazioni relative a presunti disturbi fisici sono il modo con il quale stai esprimendo il suo disagio interiore, per affrontarlo non è necessario fare "turismo" ospedaliero ma individuare uno psicologo-psicoterapeuta con il quale affrontare un percorso di crescita personale.
Al fine di offrirti uno spunto di riflessione ti invito a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Grazie per le celeri risposte! Effettivamente avete ragione, ma quasi non riuscivo a credere che tutto cio potesse portare quasi come a somatizzare una malattia temuta! Io ne ho tante altre, questa è una delle tante paure! Seguirò il vostro consiglio grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

la mente può influenzare il corpo producendo un'infinità di sintomi e disturbi.
Se soffri da sempre di ansia è più che comprensibile che tu possa aver reagito male all'intervento chirurgico e a tutto ciò che l'ha preceduto e seguito, perchè essere entrato a contatto con l'ambiente ospedaliero può averti suggestionato e portato a temere esiti molto negativi.

Da altri consulti che hai richiesto vedo che in passato hai vissuto qualche difficoltà familiare e relazionale, e che non hai mai avuto una vita completamente serena.
Questo può aver causato i vari disturbi che hai riferito, ma è necessario un approfondimento condotto di persona per poter risolvere il problema.
Il mio consiglio è quello di contattare uno psicologo per venire a capo della questione una volta per tutte, invece di "inseguire" i singoli sintomi perdendo di vista il fatto che possono nascere da un'unica situazione di disagio.

Ti faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Si effettivamente non ho avuto una vita familiare e relazionale tranquilla! Diciamo anke che mio padre soffre pure di disturbi d'ansia e i miei sn separati quindi le dico gia un po di cose! Cmq a volte i sintomi sembrano cosi evidenti da essere veri! Spero che durante la visita sportiva i medici capiscano la differenza tra una tachicardia dovuta a una situazione nervosa e di paura da una tachicardia intesa come patologia! In genere mi si presenta sempre prima di un'esame di qualsiasi tipo (universitario ma soprattutto esame medico perche la paura piu forte è quella di scoprire di avere qualcosa che non va, il senso di avere una vita limitata e soffrire è troppo brutta)! Capisco che a volte è frutto della mente e che non posso avere 1000 malanni contemporaneamente ma a volte è più forte di me e credo di esserlo veramente!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La frequenza del battito cardiaco aumenta fisiologicamente in momenti di stress come possono essere gli esami universitari: attenzione a non confondere una reazione normale a specifici eventi con una patologia, che i controlli medici ai quali ti sei sottoposto in passato non hanno riscontrato.
In parole povere: tutte le persone sane hanno dei momenti in cui il battito accelera, senza che questo sia un problema. Se però sei molto concentrato su questi segnali del tuo corpo e non riesci a tranquillizzarti neanche quando i medici ti dicono che sei sano è necessario che tu contatti uno specialista per intervenire a livello psicologico.

Aspetta di sottoporti alla visita sportiva, e se anche questo medico confermerà che sei sano pensa seriamente a percorrere una strada diversa.

Il fatto che tuo padre sia ansioso non è determinante per la tua salute, se hai il dubbio che l'ansia sia una patologia ereditaria (e anche se lo fosse sarebbe comunque necessario curarla).
I figli di soggetti ansiosi imparano ad essere ansiosi perchè crescono avendo davanti agli occhi un modello di adulto ansioso, che insegna loro modalità di comportamento e di pensiero disfunzionali, ma quello che è stato appreso può anche essere dimenticato e/o corretto.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Si il problema è che non posso aspettare, devo partire per il militare, ho abbandonato gli studi e non ho via di scampo oltre quella scelta! Questa situazione sicuramente mi mette a disagio, l'esercito è una realtà dura, ho paura di affrontarlo male anche se ho la curiosità! Questa è anke una realtà che da quando l'ho scelta mi mette parecchia ansia. Comunque aspetto di fare il 22 giugno la visita medico sportiva e poi per 3 settimane proverò questa nuova realtà da militare!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse l'idea di non avere altre "vie di scampo" non è del tutto realistica, e può anzi portare ad un aumento dell'ansia e della tensione.
Se stai affrontando con questa convinzione l'inizio della vita militare rischi di elaborare aspettative negative, che rappresenterebbero un sicuro ostacolo alla tua serenità in quel contesto.

Se vuoi facci sapere quale esito avrà la visita e cosa ti dirà il medico.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Si le farò sapere sicuramente sperando nel bene
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
hai abbandonato gli studi a causa dell'ansia?
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
No l'abbandono non c'entra niente con l'ansia! Semplicemente nn mi piaceva piu giurisprudenza! Adesso tento professioni sanitarie, magari fisioterapia ma credo sia inutile dato l'elevato tasso di selezione negli atenei, quindi dedico la mia attenzione verso un settore piu rischioso ma anke piu sicuro in termini di lavoro
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
le prospettive professionali sono importanti ma ha provato a soffermarsi sulle sue aspirazioni, sulle potenzialità che sente di avere? In questo senso un colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarla a fare chiarezza ed evitare ulteriori scelte poco consapevoli.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Credo che su questo punto abbia le idee un tantino più chiare dato che non ne ho mai voluto sapere di studiare ne tantomeno avere aspirazioni colossal dato che i tempi cambiano e al giorno d'oggi non è più possibile farlo! Più che altro punto ad un incarico statale anche di basso livello sicuro e affidabile senza pretendere troppo dato che ho 20 anni e sono parecchio in ritardo con gli studi
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Più che altro punto ad un incarico statale anche di basso livello sicuro e affidabile senza pretendere troppo"


Siamo nell'era della società "liquida" e la pubblica amministrazione è diventata una sorta di terminal piena di persone in attesa del pensionamento, i vincitori di concorso non assunti sono più di 100.000 ...
Le dico queste cose non per scoraggiarla ma solo per restituirle un feedback sulla realtà.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Negli altri campi è ancora molto peggio e poi dipende che concorsi! Quelli delle forze armate ogni anno assumono all'incirca 11.000 volontari (per ogni branca delle Forze Armate quindi intendo rispettivamente EI, AM E MM)

Comunque ci vuole anke volontà per portare avanti un'aspirazione e se non la si ha è inutile protrarre situazioni che porterebbero solo a perdere tempo inutilmente
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Se la scelta della carriera militare viene fatta solo per ragioni di convenienza, vuol dire che si sceglie di sottovalutare o peggio di ignorare le implicazioni relative alla scelta di un contesto così specifico, il tutto appesantito dalla convinzione che al di fuori di questa scelta non ci sono alternativi praticabili. Forse vale la pena di rifletterci bene.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Il problema è che non ho tempo i miei genitori non hanno intenzione di mantenermi a lungo (e per lungo intendo per mesi, non anni) e devo fare qualcosa! Non ho piu tempo per pensarci ma posso provare in fondo è una prova, sbagliando si impara! Può darsi che mi trovo bene
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Il punto è se procedere per tentativi ed errori o fare una scelta consapevole, non trovi?
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Anche se con timore ma ho in mente questa scelta da anni e per il momento sto seguirò un corso di 3 settimane indetto dalle Forze Armate, questo mi farà capire se è la scelta migliore! Male che vada poi si tratta di un anno e alla fine ne posso trarre solo conseguenze positive dato che dopo il vfp1 posso accedere ad altri concorsi e con un punteggio piu elevato
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Cambiando discorso, adesso ricordo un fatto che mi è capitato giorni fa e che solo a pensarci mi vengono i brividi! Riporto qui parte della domanda che ho scritto in un precedente consulto nella sezione neurologia:

C'è una cosa che mi opprime ormai da circa 4 anni: durante un piccolo sonnellino nel pomeriggio mi capita (certe volte a intervalli di 3-4 mesi o a volte anche meno) che nel momento in cui mi addormento mi viene come una paralisi solo che io sono cosciente e in quel momento cerco di parlare, emettendo un lamento perche ho paura di perdere la voce e non potermi svegliare....Adesso ho letto che si potrebbe trattare di narcolessia e sono spaventato. Questo sintomo può essere associato ad ansia e stress? e come si puo curare? Non credo di essere narcolettico anche perche non mi capita di avere attacchi di sonno durante il giorno ne tantomeno ho la voglia di andare a dormire

Questa cosa mi capita solo durante il pomeriggio quando riposo in un divano. La notte non mi è mai capitato e dormo tranquillamente a parte che prima di addormentarmi penso alle cose belle della vita.

Di solito vado a coricarmi verso mezzanotte e mezza, l'una di notte ma a volte vado coricarmi anche alle 2 di notte...il mio risveglio varia dalle 9 e 30 alle 11 di mattina.

Morale della favola: non riposo piu il pomeriggio per la paura che questo mi possa succedere di nuovo

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Adesso ho letto che si potrebbe trattare di narcolessia e sono spaventato. Questo sintomo può essere associato ad ansia e stress? e come si puo curare?

Gent.le ragazzo,
se vuole delle risposte a queste domande deve rivolgersi di persona ad uno specialista.
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Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
ma a quale specialista? Neurologo o psicologo?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
In primo luogo uno psicologo e se sarà necessario sarò lui stesso ad inviarti al neurologo.
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