Ho paura di guidare...!!!!

cari dottori,
vi scrivo perche ho un grande problema..o almeno lo è per me. E' da quasi sei mesi che ho preso la patente, eppura ho una fobia dell'auto. non ho paura di entrare in macchina con gli altri, ma ho il vero e proprio terrore di guidare io. a volte dico ma si tanto e facile guidare, e invece quando mi metto al volante inizia il mio incubo, e credetemi ogni scusa e buona per cedere il mio posto a chi mi e accanto. a gia ...dimenticavo: non guido se con me non c e nessuno. chiedo un vostro aiuto,perche so che il mio non è un problema di natura tecnica , anche xke l esame della patente l ho superato. voglio combattere questa mia fobia, devo imparare a guidare, cioe ad avere piu confidenza con la mia macchina. considero questo un vero e proprio handicap, xke vedo tutte le mie amike disinvolte, che guidano senza problemi ed io invece no. per favore ...mi aiutate????
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

visto che hai preso la patente non solo eri in grado di farlo dal punto di vista intellettivo, ma anche da quello pratico (altrimenti non avresti potuto nè preparare nè sostenere l'esame di pratica).
E' cambiato qualcosa da allora?
Di cosa hai paura in particolare al pensiero di guidare?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
cara dottoressa,
innanzitutto grazie per aver risposto. beh certo, da quando ho preso la patente è cambiato molto. Quello che piu' mi spaventa del guidare è la paura di poter fare un incidente, o peggio di poter far male ad una persona. sono sempre tesa, e sull' attenti. quando ero a scuola guida non avevo tutte queste paure, probabilmente consapevole del fatto che accanto a me c'era l 'istruttore, che poteva usufruire di altri pedali e quindi in caso di pericolo sarebbe intervenuto. ora invece so che sono l'unica a guidare, e che nessuno potra agire al mio posto. capisce??? ho proprio paura di investire la persone o peggio di fare incidenti...è un terrore.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quindi queste paure sono iniziate subito dopo aver conseguito la patente, dalla prima volta che hai guidato senza istruttore?
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
esatto..... C'è pero' da sottolineare il fatto che i miei genitori hanno acquistato la mia macchina dopo circa un mese e mezzo due dal conseguimento della patente. Lei crede che questo possa essere rilevante???? comunque si...mi rendo conto che quando ero con l 'istruttore non avevo paura...e parla una che di ansia ne ha fin troppa.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
L'acquisto della macchina è stato un momento sereno o ti sono state fatte tante raccomandazioni perchè tu non faccia qualcosa che la danneggi?
Si fidano di te e di quello che fai o non sono tanto sicuri che sarai all'altezza di questa e di altre situazioni?
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
sinceramente e se ben ricordo....no i miei genitori non hanno mai detto nulla a riguardo. mi hanno solo detto di andare piano....inoltre mia mamma dice sempre che se non fosse per questa mia ansia potrei essere molto brava a guidare. i miei dicono sempre che non importa se si rompe la macchina ma l'importante e che io stia bene.... o almeno questo e quello che mi fanno capire.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mia mamma dice sempre che se non fosse per questa mia ansia potrei essere molto brava a guidare"

Sarebbe il caso che tu ti rivolgessi ad uno psicologo per farti aiutare a liberarti dall'ansia, visto che probabilmente le difficoltà con la guida sono solo una delle manifestazioni di un problema più ampio.
Non hai mai fatto nulla a questo proposito?
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile ragazza,

sembra che l'aver preso la patente di guida abbia rappresentato un momento delicato per lei e improvvisamente l'abbia messa di fronte alla possibilità di fare da sola, in 'autonomia', sviluppando quindi la 'fobia dell'auto'.

Da quanto riferisce sembra che la sua difficoltà sia legata più alla capacità di rendersi autonoma da altri nel muoversi, che viene anticipata da un pensiero fobico, come quello da lei riferito.

<non guido se con me non c e nessuno. chiedo un vostro aiuto,perche so che il mio non è un problema di natura tecnica , anche xke l esame della patente l ho superato. voglio combattere questa mia fobia, devo imparare a guidare, cioe ad avere piu confidenza con la mia macchina.>

Il punto è che lei non ha bisogno di avere più confidenza con la sua macchina, ma di avere più confidenza con se stessa e le sue capacità. A tal fine sarebbe utile in questo momento avere un supporto psicologico per superare questa sua fobia.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Dott.ssa Massaro, concordo con lei nell'affermare che il mio problema sia legato ad uno di natura piu' ampia. ho tentato di andare da uno psicologo ma mia madre dice sempre che non e necessario..in poche parole mi ostacola sempre..

Dott.ssa Sciancalepore....concordo anche con lei nell'affermare che dovrei avere piu' confidenza con me stessa. La parola autonomia x me non esiste, faccio tutto in simbiosi con gli altri. come con l'auto cosi' x il resto della mia vita...non sono mai capace di prendere decisioni da sola, di essere idipendente...devo sempre chiedere ad altri. eppure non sono una bambina....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse se le chiedessi quale altra soluzione ti può proporre non saprebbe cosa risponderti e alla fine ti appoggerebbe, anche se comunque la decisione solo tua e se ne se convinta non possono impedirtelo.

E' irrealistico pensare che l'ansia ti passi da sola, e visto che sei così giovane sarà anche più facile farti aiutare adesso piuttosto che farlo fra anni e anni, avendo alle spalle una situazione che nel frattempo si sarebbe cronicizzata.

Vale quindi la pena di contattare uno psicologo e di non attendere oltre, per evitare che la situazione peggiori o che comunque questi anni siano segnati dall'ansia invece che essere sereni come vorresti.
[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
e da chi potrei andare??? cioe a chi mi potrei rivolgere??? ho pensato spesso di andare al consultorio senza dire niente ai miei...ma mi sentirei una ladra...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non sei obbligata nè a dirglielo, nè a non dirglielo.
Visto però che ne avete già parlato e che, a quanto dici, tua mamma è più perplessa che contraria, fossi in te gliene riparlerei tranquillamente.
Se si rende conto che hai delle difficoltà non penso che si opporrà alla ricerca di una soluzione che ti permetterà di vivere meglio.
[#13]
Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile ragazza,

come la collega, considererei la necessità di un consulto psicologico di persona per farsi aiutare in maniera adeguata, rivolgendosi anche al consultorio di zona.

Dal momento che è maggiorenne e lei, in prima persona, a soffrire di questo disagio è giusto che si interessi lei stessa di trovare la soluzione più adatta ora per il suo benessere psicologico, senza portare avanti situazioni spiacevoli.
Vedrà che il suo stare meglio riuscirà a convincere anche i suoi genitori.

Ci faccia sapere qualcosa se lo desidera.

un cordiale saluto.
[#14]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
le fobie necessitano un'adeguata diagnosi clinica ed una successiva terapia mirata, per la loro risoluzione.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu, ne trarrà grandi benefici e chiarimenti sul possibile percorso, da cui acquisterà autonomia e qualità di vita.
cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
care dottoresse...ho parlato con mia madre e le ho detto che sarebbe mia intenzione quella di andare da uno psicologo. contrariamente a quanto mi aspettavo e forse dopo qualche perplessita' si è offerta di aiutarmi a cercare un aiuto al consultorio della zona..... penso ed anzi sono sicura che lei non lo ritenga necessario...per me invece è importante che lei lo voglia o no. Sento il bisogno di dover parlare con qualcuno....qualcuno che non sia di famiglia o conoscente...per poter essere ascoltata senza essere criticata...e soprattutto per poter essere aiutata. Al piu presto mi rechero' io stessa al consultorio....se a voi non dispiace vorrei continuare a chiedere vostri pareri... sempre se va bene...
[#16]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Certo che va bene, l'aspettiamo.
Saluti
[#17]
Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Capisco molto bene il suo bisogno.
Per il resto noi siamo qui quando desidera contattarci.

un cordiale saluto
[#18]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi fa piacere sapere che tua mamma ti sta ascoltando e aiutando.
Anche se così non fosse, però, non avrebbe importanza che lei ritenesse necessario o invece superfluo che tu ti rivolga ad uno psicologo: quello che conta è il tuo parere e la tua percezione della situazione e di quello che ti serve per migliorarla.

Comunque meglio così!
Aspettiamo tue notizie.
[#19]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Cari dottori,
scusatemi se vi scrivo solo adesso; ma ho avuto dei problemi.
Comunque...la situazione credo sia peggiorata. vi ricordate? avevo scritto che mia mamma mi appoggiava nella scelta di consultare uno psicologo...... incredibilmente dopo pochi giorni la situazione si è ribaltata.... diciamolo....mi prendeva in giro.... andava spifferando a tutti questa mia necessità, come se fossi stata un'inetta...capite????? da allora non è cambiato niente. la macchina ormai non la prendo più, anche se a volte ammetto che prego mio padre di farmi guidare...ma lui è troppo occupato per potermi dedicare un minuto. Probabilmente ho sbagliato io a voler rendere i miei genitori partecipi di questo mio problema.... ma a quanto pare non è cosi!!!!!!!! Sono diventata la ragazza invisibile........nessuno dei due mi calcola...non affrontano un problema con me...non mi appoggiano in niente...... Non so come agire.....

:)
[#20]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come ti avevo detto tempo fa, non hai bisogno della loro autorizzazione per rivolgerti ad uno psicologo, se ritieni ti sarebbe d'aiuto.
Ti sei chiesta perchè tua madre ha reagito in quel modo?

Non hai bisogno nemmeno di dipendere dalla loro attenzione nei tuoi confronti per realizzare quello che vuoi fare: potresti provare a chiedere a qualcun'altro di aiutarti nell'esercitare l'abilità della guida, come ad es. a qualche amico o parente, e potresti imparare a distinguere fra quello che è il caso di non condividere con loro e quello che invece puoi raccontare, per evitare di trovarti anche in futuro in una situazione così spiacevole.
[#21]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
lo so...... però vede..... sono i miei genitori!!!! voglio dire...vorrei un pò più di interesse da parte loro....vorrei che magari mi spronassero di più, nell'affrontare le diverse situazioni...e questo non solo nella guida!!!!! vorrei avere con loro un bel rapporto...magari da amici, però mi rendo conto che più vado avanti più non li sopporto!!!!!! mi sanno solo criticare....non so fare questo...non so fare quello....non servo a niente.... mah!!!!! se ho due genitori così probabilmente quello della guida sarà il problema minore della vita mia!!!!!
[#22]
Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile ragazza

sembra che i suoi genitori non la sostengano abbastanza quanto lei vorrebbe nelle situazioni della sua vita, ma ciò che mi colpisce è il suo enorme bisogno della loro vicinanza anche in cose, che lei avrebbe bisogno di fare indipendentemente da loro, come andare dallo psicologo e fare pratica di guida.
Il modo di pensare e di comportarsi dei suoi genitori sembra diventare condizionante per lei tanto che sembra che lei non sia riuscita neanche a consultare uno psicologo per trovare una soluzione diversa alle sue difficoltà.

La strada della vita può continuare anche insieme ad altre figure di sostegno, se potesse concederselo.

un cordiale saluto
[#23]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
lo so....lei forse ha ragione, ma vede penso che sia normale che un figlio voglia maggiore presenza dei suoi genitori!!!!! probabilmente devo imparare ad accettarlo....e forse anche rendermi conto che devo fare la mia vita con o senza il loro appoggio!!! ma parlare è facile....sono i fatti quelli che contano....questo è il mio grande problema!!!! la cosa che di piu non mi garba è che tendono sempre a sminuirmi....come se fossi una stupida buona a nulla!! tutto questo mi sta portando a distaccarmi troppo da loro, ad essere sgorbutica e a chiudermi in me... ma non ho nessun altro con cui parlare....
[#24]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sono d'accordo sul fatto che quello della guida è probabilmente solo l'ultimo dei problemi.
Più in generale, probabilmente ti stai appoggiando eccessivamente ai tuoi (visto che non sei più una bambina) e attendendo un loro riscontro per consentire a te stessa di fare qualunque cosa.

Non che i genitori perdano di importanza passati i 20 anni, perchè rimangono sempre due figure di riferimento, ma non sono più determinanti per il tuo successo o insuccesso come potevano magari esserlo quando eri piccola.

Il modo di pensare di cui ci hai resi partecipi è inadeguato rispetto ai tuoi obiettivi, perchè ti vede completamente ripiegata su te stessa nell'attesa che loro si comportino come tu vorresti.
E nel frattempo?
[#25]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Forse loro non saranno mai come io voglio..... sono quelle persone che fingono e si sforzano di essere moderni ed aperti a tutto, ma in realtè sono vecchio stampo!!!! mio padre è assente ...questo si sa, ma mia madre...le mando sempre dei messaggi per farle capire che vorrei un rapporto diverso con lei...ma evidentemente è ottusa!!!!! nel frattempo pero lei non si rende conto che inizio a non tollerarla piu!!! sto reprimendo fino al limite.....vorrei tanto gridare che non li sopporto ma mi trattengo dal farlo!!!!!
[#26]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Forse loro non saranno mai come io voglio..."

Quello che conta è che la tua vita non dipende da loro, da come sono o da come potrebbero essere: ti hanno cresciuta e ovviamente influenzata (come qualunque genitore), ma adesso è una tua responsabilità prenderti cura di te stessa e iniziare a costruire il tuo futuro, che sarà separato dal loro.

"non ho nessun altro con cui parlare..."

Come mai?
Non hai amici?
Come trascorri la giornata?
[#27]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
non ho nessuno con cui parlare, sia perchè non abbondo di amici sia perche tendo a non rovinare l'immagine della buona famiglia che abbiamo sempre dato!!!! ho paura delle critiche degli altri, insomma quelle pochissime persone con cui parlo hanno genitori differenti, piu aperti, piu moderni sebbene piu ignoranti!!!! per quanto riguarda gli amici sono sincera no ne ho proprio nessuno, eppure conosco molte persone: non reputo nessuno di loro amici perche mi hanno solo sfruttata e poi nel momento in cui io volevo parlare oppure uscire con loro per svagarmi mi voltavano tutti le spalle!!!!! si vede, evidentemente, che non apprezzano la mia presenza....eccetto nei momenti in cui hanno bisogno di essere aiutati nello studio!!!!! e per questo....ammetto che sono rovinata, passo i miei giorni a casa, e a studiare... ma tutto questo sta diventando troppo pesante!!! sono relegata in casa..... il sabato escono tutti , io invece sono chiusa tra le 4 mura di casa mia!!! e voglio essere sincera, lo ammetto: mi rendo conto che piu vado avanti, piu inizio a diventare gelosa della felicita altrui!!! spero che non mi giudichiate per questo, ma ho preferito dirlo!!!! mi imbestialisce vedere che gli altri escono con gli amici o con il fidanzato......e sapere che io invece sono sola a casa...... non posso piu solo studiare, questo mi portera ad impazzire!!!!!
[#28]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"si vede, evidentemente, che non apprezzano la mia presenza....eccetto nei momenti in cui hanno bisogno di essere aiutati nello studio!!!!!"

Si vede che magari non riesci a legare con le persone in un altro modo, ad esempio riuscendo a farti apprezzare per altro che non per la tua disponibilità ad aiutarle (e/o non riesci a trovare persone differenti da questa tipologia).

Se alla fine ti trovi sempre nella stessa situazione significa che il problema dipende da te, nel senso che al mondo ci sono persone diversissime e se si ripetono sempre le stesse situazioni significa che sei tu a dover cambiare, perchè sei tu il denominatore comune a tutte queste situazioni.

Se persone che fra loro si relazionano in un altro modo con te si comportano tutte da sfruttatrici otterrai un cambiamento solamente partendo da te stessa.

Il desiderio che la situazione cambi, che ci hai ben espresso, è sicuramente il punto di partenza: non potrai però farcela da sola, ti serve l'aiuto di un professionista perchè con la tua sola volontà non potrai certo modificare atteggiamenti e percezioni che dipendono dalla tua storia passata e che sono ovviamente molto ben radicati dentro di te.
[#29]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Vorrei chiedere una cosa pero': crede che dovrei riparlarne con i miei genitori oppure pensa che dovrei io direttamente armarmi di buona volonta ed andare al consultorio??? chiedo a voi perche' non so come muovermi.......
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci hai descritto una madre che non rispetta le tue esigenze (e ti prende perfino in giro parlandone con altri) e un padre che non ti dà l'attenzione che vorresti: per quale motivo dovresti rivolgerti a loro prima di andare al consultorio?
[#31]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Va bene, provvedero' subito!!! ma e' normale che io adesso mi senta cattiva??? nel senso mi sento una figlia ingrata, per aver descritto anche un lato negativo dei miei genitori.....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Scommetto che i tuoi genitori ne hanno molti di lati negativi, accanto ai pregi, esattamente come chiunque.

Se riuscirai ad abituarti all'idea che evidenziare anche i loro difetti non significa fare nulla di male, nè tradirli o "disonorarli", riuscirai anche ad avere una visione più obiettiva della realtà, di te stessa e degli altri: in ogni cosa e persona convivono aspetti positivi e negativi ed è importante imparare a vederli tutti.
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