Un problema della mente, anche se non sono sicuro se questa sia

Salve,

MI chiamo Eduard, ho 26 anni e sono un ragazzo di Barcellona, ma tra poco vado a vivere a Rimini dalla mia morosa italiana. Vi racconto il mio caso.

È da più di un anno che soffro delle vertigini costanti, da quando mi alzo la mattina fino a quando vado a letto. Sono delle vertigini lievi, come se mi trovassi su una barca e il mondo si muovesse un po'. Stranamente, però, mi sento un po' meglio quando sto in piedi e in movimento facendo cose (magari perchè non ci penso). Invece, quando sto seduto o sdraiato le sento di più. Ho fatto molte prove mediche, risonanza magnetica del cranio, della colonna, prove vestibolari, della visione e vascolari, sempre con esiti negativi.

Questo mi fa pensare che possa essere un problema della mente, anche se non sono sicuro se questa sia in grado di provocare delle vertigini costanti. Il fatto è che quando mi tengo occupato facendo sport, guidando, dagli amici non me ne accorgo molto, ma quando sto fermo ce li ho sempre e mi creano una certa angoscia.

Io sono una persona tranquilla e non penso che le vertigini siano una conseguenza dell'ansietà o depressione, dato che ho un lavoro che mi piace, una morosa che mi vuole bene e progetti per andare a vivere in Italia (non mi piace molto vivere a Barcellona). Semmai sono le vertigini a crearmi ansietà per la paura di perdere tutte queste cose fantastiche.

Magari si tratta di una fobia? Ricordo che quando ero piccolo ho avuto un periodo angosciante, quando andavo a letto e chiudevo gli occhi avevo forti vertigini e la stanza mi girava intorno. Non l'ho mai detto a nessuno e poi queste vertigini sono sparite, nonostante mi è rimasta sempre una certa paura a che il mondo si muova, anche se so che è assurdo e che non accadrà.

Dopo un po' di tempo ho avuto vertigini in certe situazioni concrete, sdraiarmi sulla spiaggia e poi un po di mesi fa sono diventate più costanti.

Aspetta la vostra risposta,

Grazie mille,

Eduard


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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Eduard,

dal momento che si è sottoposto a diversi accertamenti medici e che gli esiti sono stati tutti negativi (fortunatamente, direi) si può pensare che si tratti di un disturbo di natura psicosomatica.

Il fatto che lei ci dica che quando è impegnato a fare qualcosa non prova le vertigini è un indizio ulteriore a sostegno di questa ipotesi: se si trattasse di un disturbo organico infatti non potrebbe annullarlo semplicemente distogliendo l'attenzione.

La mente può provocare praticamente ogni genere di sintomo, per farsene un'idea può leggere qui:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1064/Quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-Disturbi-d-Ansia

Ci ha scritto che il problema persiste da più di un anno: nel periodo in cui è iniziato c'è stato qualche cambiamento nella sua vita o qualche evento particolare che l'ha colpita?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua pronta risposta.

Riguardo alla sua domanda, nel periodo in cui sono iniziate le vertigini costanti c'è stato, infatti, un cambiamento. La mia fidanzata italiana è venuta a vivere a Barcellona con me. Non è stato un periodo facile per molti motivi, per esempio il fatto che a lei non piace questa città perchè è troppo grande e stressante e anche perchè sente spesso la mancanza dei suoi genitori e amici italiani. Lei è molto sincera e non si fa problemi a dirlo, anzi, me lo dice spesso. Certamente a me questo fa provare un senso di colpa, ma sto tranquillo perchè so che quando lei finirà gli esami qua in Spagna ci trasferiremo in Italia.

Dopo quest'anno a Barcellona lo scorso luglio sono andato due mesi da lei a Rimini. Mi sono trovato bene, facevamo molte cose coi suoi amici e me ne accorgevo di meno delle vertigini. Una volta finite le vacanze il primo settembre sono tornato da solo Barcellona per ritornare al lavoro (lei aveva ancora cose da fare in Italia) e sono ricaduto parecchio. Magari perchè ero sempre da solo in casa e quindi pensavo troppo, oppure per lo stress di pensare alle difficoltà che abbiamo avuto prima a Barcellona.

Una settimana fa è arrivata lei a Barcellona, ma io mi sento un po' angosciato e debole perchè ho paura che queste vertigini possano interferire troppo.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"quando ero piccolo ho avuto un periodo angosciante, quando andavo a letto e chiudevo gli occhi avevo forti vertigini e la stanza mi girava intorno"

Si ricorda se in quel caso le vertigini sono iniziate dopo qualche cambiamento che ha riguardato il sonno (ad es. passaggio dal dormire con i genitori a dormire da solo) o la famiglia (nascita di un fratellino o sorellina, morte di qualcuno, trasloco)?
[#4]
dopo
Utente
Utente
mmmm non ricordo nessun cambiamento importante nella via in quel periodo...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Magari è successo qualcosa che non ricorda, glielo chiedevo perchè le è venuto in mente questo collegamento con il passato e quindi poteva esserci qualche aspetto rilevante da tenere in conto.

Fra quanto si trasferirà in Italia con la sua fidanzata?
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dopo
Utente
Utente
Mi trasferisco dopo Natale, quando lei finirà gli esami Erasmus.

Ha qualche consiglio riguardo la mia situazione?

Grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Visto che ha ancora qualche mese da trascorrere in Spagna penso che possa rivolgersi ad uno psicologo nella sua città, possibilmente a qualcuno che eserciti la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che possa inquadrare la situazione e insegnarle delle strategie per tenere a bada le sensazioni sgradevoli che prova.

Probabilmente si tratta di un fastidio legato ai cambiamenti di vita che sta attraversando, e una volta stabilitosi in Italia si può pensare che le passerà.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la sua gentilezza, seguirò i suoi consigli.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le faccio tanti auguri, se vuole ci aggiorni e ci comunichi eventuali novità.
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile Eduard,

da quanto ha riferito sembra che le sue vertigini si siano ripresentate in corrispondenza di momenti particolari della sua relazione di coppia attuale: la convivenza, l'allontanamento e il riavvicinamento dopo le vacanze.

E' comprensibile che l'inizio di una convivenza possa costituire un momento delicato e di adattamento ad un nuovo equilibrio, quello 'condiviso' di coppia.
E' probabile che lei si sia caricato un pò troppo di ansia, proporzionalmente al suo investimento emotivo nella coppia, considerando anche il suo 'senso di colpa'.

Le vorrei domandare due cose:
riesce ad avere un buon dialogo con la sua fidanzata? O è abituato a tenere spesso le cose dentro?

Per questo sarebbe utile che consultasse uno psicologo con cui parlare della sua angoscia e poter approfondire cosa sta succedendo.

un cordiale saluto

Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,

Ho un buon dialogo con la mia fidanzata e sa che è da tempo che ho le vertigini. Molte volte mi accompagna anche a farmi delle prove. Nonostante tento di non impensierirla troppo parlando del mio problema.

Il fatto che mi angoscia e vedere che tutte le prove sono sempre OK e poi leggere su internet (so che non dovrei farlo) commenti di persone che sono nella stessa situazione da molto tempo.

Grazie,

Un cordiale saluto
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Mi fa piacere che abbia un buon dialogo con la sua fidanzata. Quindi ciò che la angoscia sembra che sia il rimanere deluso dalle sue prove mediche, che non confermerebbero la problematica sofferta, e internet per i commenti, che vi ci trova.

E' comprensibile provare angoscia in questi momenti di indeterminatezza, che non credo siano casuali. Pertanto sarebbe utile ora che lei si rivolgesse ad uno psicologo di persona, così come le era già stato suggerito precedentemente.

Un percorso psicoterapeutico potrebbe consentirle di effettuare una valutazione adeguata della sua problematica e una raccolta di informazioni utili, tali da poter stabilire delle correlazioni funzionali al suo caso.
Indagare le sue vertigini in un percorso psicoterapeutico, in sostanza, potrebbe aiutare a mettere in luce dinamiche personali profonde, di cui potrebbe non avere consapevolezza e che si correlano con la manifestazione psicosomatica delle vertigini.

Aggiunga questa possibilità al suo elenco di prove e poi torni a darci notizie sugli eventuali sviluppi.

un cordiale saluto
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