Temo di avere un quoziente intellettivo molto basso, non riesco a studiare mai.

Ho 17 anni, e fin da quando riesco a ricordare, non sono MAI, e ripeto M.A.I stato in grado di studiare in modo autonomo.
Ho difficoltà di concentrazione, ogni 2 minuti che studio mi ritrovo a pensare a qualsiasi altra cosa e senza rendermene conto passa moltissimo tempo.
La situazione però è peggiorata, da 1 anno ad oggi, ormai non tocco più libri, nel senso che torno da scuola e manco svuoto la cartella perchè NON riesco neanche ad aprire un libro che perdo le forze di fare tutto.
Non sono in grado di organizzarmi, persino con interrogazioni programmate ho serie difficoltà a prepararmi decentemente. Mi dicono 1 mese prima che sarò interrogato il giorno x, e io mi trovo sempre il giorno prima a rimandare e rimandare finchè non mi devo svegliare di notte per studiare 1 oretta massimo (e male) o saltando la scuola per evitare brutti voti.
I miei genitori me lo rinfacciano spesso ormai perchè mi considerano un fallimento, cercano di fidarsi di me e di darmi autonomia, dato che ormai ho 17 anni (fino ai 15 studiavo insieme a loro, che vergogna), io giuro di cominciare a studiare seriamente ma non ci riesco mai, e la situazione si ripete ogni anno.
Sto male per questo, perchè tra l'altro con tutte le difficoltà che ho attualmente in famiglia (di salute, economiche) io sono riuscito a farmi bocciare, e sto attualmente ripetendo l'anno sempre con la stessa mentalità.
Sono la vergogna della mia famiglia, non faccio altro che deluderli in tutti i campi, non solo nella scuola.
Qualsiasi sforzo mentale per me è troppo, mi stanca.
Eppure quando ho da fare dei lavori manuali (ho anche lavorato le ultime 2 estati) non ho grandi problemi ad organizzarmi e a svolgere, anche se a volte sentivo il bisogno di una figura di riferimento che mi dicesse cosa fare, perchè già di mio non ragiono benissimo, spesso faccio le cose senza pensare alle OVVIE conseguenze o calcolandole male.
Io cerco ogni giorno con i miei amici, con la mia ragazza di sembrare una persona intelligente ma spesso la mia "mancanza" traspare e mi ritrovo quasi sempre a essere nel torto nelle discussioni con la mia ragazza. Ormai mi ritrovo a dover far finta di essere stupido, esagerando, nella speranza che loro pensino "Ah lo fa apposta, non è così!"
Mi informo il più possibile sulla situazione politica, e in effetti sono informato, ma più passa il tempo più mi rendo conto di avere idee contrastanti e ipocrisie assurde, in generale ho una grande confusione in testa.
Forse ho davvero un basso quoziente intellettivo? Sto male con me stesso non ce la faccio più.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
più che un basso quoziente intellettivo, che eventualmente andrebbe investigato adeguatamente, mi sembra un disagio globale, che investe tutte le aree della sua vita e chi si riflette sulla capacità di concentrazione ed attentiva.
Chieda un aconsulenza de visu, per orientarsi meglio.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

penso che il tuo QI sia l'ultimo dei problemi e non mi sembri incapace di ragionare, quanto preoccupato di non essere all'altezza degli altri e di quello che gli altri si aspettano da te.

Devi sapere che quella che chiamiamo "intelligenza" non è un'unica facoltà, ma un insieme di abilità cognitive fortemente influenzate da aspetti emotivi che possono avere differente consistenza se scomponiamo l'intelligenza nelle sue diverse parti.
Da tempo infatti si parla di "intelligenza emotiva", "intelligenza logica" , "intelligenza sociale", "intelligenza musicale" e così via, e ognuno raggiunge punteggi diversi nei test sulle varie abilità.
Ognuno di noi infatti ha maggiormente sviluppato certi tipi di intelligenza e meno i restanti.
Di conseguenza anche solo considerandolo un problema di intelligenza non si tratterebbe di capire se sei o non sei intelligente, ma *in che modo* lo sei.

Venendo a quello che racconti della tua situazione direi che comunque il punto è un altro rispetto alla questione delle tue abilità cognitive:

"fino ai 15 studiavo insieme a loro, che vergogna"
"quando ho da fare dei lavori manuali non ho grandi problemi ad organizzarmi e a svolgere, anche se a volte sentivo il bisogno di una figura di riferimento che mi dicesse cosa fare"
"spesso faccio le cose senza pensare alle OVVIE conseguenze o calcolandole male"

E' molto probabile che aver studiato fino ai 15 con i tuoi ti abbia reso insicuro e convinto di non poter fare da solo, e che trattandoti in questo modo ti abbiano comunicato proprio questa idea: da solo non ce la fai.
E' però solo un'idea, per quanto radicata, che può essere confutata.

Forse ti trovi più a tuo agio con i lavori manuali perchè hai maggiormente sviluppato un'intelligenza di tipo pratico, o forse perchè pensi che ci voglia meno "testa" e che quindi siano alla tua portata.

Da qui non possiamo certo stabilire qual è la realtà, ma puoi iniziare a considerare tutta la faccenda come il frutto di idee sbagliate che si sono imposte rendendoti difficile la vita.
E' piuttosto ovvio che il fatto di non riuscire nemmeno a svuotare la cartella con i libri è un blocco di tipo psicologico e non ha a che fare con le tue reali capacità.
Non ti sembra un po' strano che appena i tuoi non ti hanno più seguito ti sei fatto bocciare?
E questo non può essere un problema di insicurezza e paura di crescere e fare da solo, più che di abilità cognitive?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazzo,
dalle sue parole emerge il peso di una situazione difficile, nella quale si è instaurato un circolo vizioso che non le consente di affrontare in modo diverso e fruttuoso le criticità che sta vivendo.

Ci parla di difficoltà contingenti in famiglia, di convinzioni negative su se stesso, di aspettative disattese, di sentirsi la vergogna dei suoi genitori. Con questo pesante bagaglio credo che possa essere davvero difficoltoso riuscire a trovare la serenità necessaria e la concentrazione per studiare con profitto. Non ne farei una questione di intelligenza.

Potrebbe rivolgersi in presenza a uno psicologo per essere aiutato a far fronte alle difficoltà che ci ha espresso, anche presso lo sportello della sua scuola se è presente, o il Consultorio Familiare della sua ASL di appartenenza.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it