Paura di essere malata o di contrarre malattie gravi

Gentili medici, sono una ragazza di 22 anni.
Il mio problema è la paura di essere malata o di contrarre gravi malattie.
Ormai è un problema che mi porto dietro da circa 5 anni, ma nell'ultimo periodo (negli ultimi 8 mesi) si è accentuato moltissimo. Prima era solo una semplice fobia che mi portava di tanto in tanto un pò di ansia se mi ci soffermavo a pensarci...ma adesso sto superando i limiti della ragione assumendo atteggiamenti paranoici.
Non riesco più a bere nei bicchieri in cui hanno bevuto gli altri (anche si si tratta dei miei genitori) per paura di poter contrarre un'epatite o chissà quale altra malattia incurabile. (A tal proposito: ripeto il test per l'epatite ogni 2 mesi). Il mio spazzolino da denti non lo lascio mai in bagno, vicino a quello degli altri.
Prima di mangiare lavo una seconda volta le posate e il bicchiere che devo usare (anche se questi sono già perfettamente lavati).
Inoltre, non riesco più a relazionarmi con gli altri per paura che, per esempio, baciandomi possano trasmettermi qualche infezione. E' da mesi che non ho più rapporti sessuali per paura che, pur usando il preservativo, questo possa rompersi trasmettendomi una malattia venerea.
Se sono influenzata, inizio a pensare che i normali sintomi dell'influenza possano essere legati a malattie più gravi. Se mi compare uno sfogo cutaneo entro nel panico credendo si possa trattare di un sintomo di HIV (e anche in questo caso corro a fare il test).
Quando presento dei sintomi, non solo non bevo nei bicchieri degli altri per paura che io possa contrarre qualcosa, ma faccio anche in modo che gli altri non bevano nel bicchiere in cui ho bevuto io per evitare che siano gli altri a poter contrarre qualche malattia da me.
Inoltre, ho sempre paura di poter avere un tumore o qualche malattia del sangue.

Cosa devo fare? Questo non è vivere. Passo le mie giornate a pensare a quale tipo di malattia potrei avere e a quali esami clinici poter effettuare. Sono infelice. Non so più vivere.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In passato ti abbiamo già suggerito di rivolgerti a uno psicologo psicoterapeuta, sei poi riuscita a farlo?

Un'evoluzione probabile dell'ansia, quando non curata e lasciata a se stessa, è di aumentare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

vorrei farti notare quante volte hai utilizzato il termine "paura" nel descrivere ciò che ti sta accadendo.
Ma perchè tanta paura e da dove può venire tutta questa paura?
Questo è un interrogativo cui dovresti rispondere con l'aiuto di uno specialista, altrimenti non se ne esce più e hai ragione: questa non è vita, perchè ormai il tuo disagio ne ha limitato notevolmente molte aree e ha ridotto la qualità di vita.

Ti suggerisco di sentire, oltre allo psicologo psicoterapeuta di persona, anche uno psichiatra.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Non so più vivere"

E' inutile che tu ti incolpi o ti compianga per quello che sta succedendo: si tratta di un disturbo che va affrontato con una psicoterapia, e aspettare altro tempo non ti aiuterà.
Hai avuto 5 anni per verificare l'utilità dell'"attendere che passi", non pensi che sia il momento di agire?

Non intervenendo stai ipotecando inutilmente il tuo futuro, e nel frattempo sei passata dall'atteggiamento "appiccicoso" nei confronti degli altri a tenertene fisicamente lontana per paura delle malattie: non è pensabile che a 22 anni tu ti arrenda prima ancora di aver provato a risolvere il problema.
Non credi?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto