Ansia e sensi di colpa

Salve, sono un ragazzo di 32 anni, da 11 anni vivo una relazione con una ragazza, e a giugno 2012 ci sposeremo.Sin qui una storia normale,come tante,ma nel 2006 non so per quale motivo dentro di mè scaturi’ qualcosa che ancora oggi mi porto dentro, Infatti e come se inconsapevolmente appunto 5 anni fa iniziai una sorta di “esame di coscienza involontario” dove mi misi ad analizzare il mio comportamento all’interno della mia relazione. Questo mio scavare nella mente portò a galla dei fatti commessi anni addietro durante questo rapporto di esperienze sessuali di tipo feticista con oggetti appartenenti a persone di nostra conoscenza, i quali sul momento dell’atto non ebbi nessun senso di colpa ma a distanza di anni sono piombati nella mia testa come un chiodo che non vuole lasciarmi piu vivere serenamente, infatti sono perennemente agitato e ansioso, sopratutto quando sto con la mia ragazza, e in me avverto come un senso di vergogna e consapevolezza che non mi merito di stare con lei nè di ricevere il suo amore. La mia domanda ora è : cosa devo fare? devo convivere con questo malessere interiore per tutta la vita o devo raccontarle tutto? Grazie.

[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in questo caso le Sue credenze su ciò che è corretto, moralmente accettabile, giusto, Le stanno creando dei problemi. E questo Le impedisce di andare avanti. Se il problema diventa fonte di disagio e sofferenza, dovrebbe rivolgersi di persona ad uno psicologo.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)La mia domanda ora è : cosa devo fare? devo convivere con questo malessere interiore per tutta la vita o devo raccontarle tutto?(..)

ne uno ne l'altro dal momento in cui vi è la possibilità che questi pensieri siano l'espressione di una problematica ossessiva.
segua i consigli della collega.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,

se lei è realmente interessato ad analizzare e ad espolorare se stesso dovrebbe evitare di effettuare questa sorta di rimuginazione. Inoltre lo stato da lei definito di "perenne agitazione" non la aiuta a prendere decisioni su "cosa fare" in questo momento. La prospettiva di una psicoterapia psicoanalitica o ad orientamento psicodinamico le offrirebbe la possibilità di esplorare e dare significato alle sue esperienze, alle sue paure, alle sue ansie, alla sua sessualità, di mettere questi elementi in relazione tra loro in modo che non siano più parti di una realtà frammentata ma pezzettini di un quadro complesso come è l'individuo. Qualora invece voglia liberarsi dei sintomi che ritiene spiacevoli come l'ansia e l'agitazione, senza porsi troppe domande sul passato, una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale o strategica la aiuterebbe a trovare strategie per gestire l'ansia e ad evitare di effettuare quelle rimuginazioni.

Cordialmente saluti
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
nè le catartiche confessioni, nè l'indigesto provato in funzione di azioni mai accettate, mi sembrano strade senza sbocco.
Un lavoro su se stesso di conoscenza delle sua abitudini sessuali, potrebbe essere un primo passo in avanti, sia verso la connoscenza di sè, che della relazione in cui abita la sua sessualità.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Salve, innanzitutto volevo ringraziarvi di cuore per la celerità e per la trasparenza delle vs risposte.
Tutti voi mi consigliate di rivolgermi ad uno psicologo, soluzione penso abbastanza scontata vista la mia situazione, ma il problema è: con quale pretesto vado a spiegare alla mia ragazza che devo andare da uno psicologo?!
Inoltre volevo farvi un altra domanda: a parte la mia situazione mentale, a parer vs quello che ho fatto è da considerarsi un tradimento?!e se no a che livello di "gravità" lo collochereste?
grazie.
saluti.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Credo che il suo eventuale percorso con uno psicologo appartenga esclusivamente a lei, la sua ragazza potrebbe anche non esserne a conoscenza.
In una coppia, anche ben assortita, non obbligatoriamnete si deve condividere tutto.
Inoltre, chi fa il mio mestiere, lavora sempre in assenza di giudizio, non esistono "graduatorie" inerenti la gravità delle esperienze vissute, ma la comprensione delle dinamiche sottostanti il comportamento.
In ogni caso, essere fedeli a se stessi, a cosa si desidera, prova, sperimenta, mi sembra molto importante.
Saluti
Ansia

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