Dilemma: sono depresso o molto ansioso?

Gentili Psicologi

Sono walter, un ragazzo che ormai da 5 lunghi anni non sta bene.
fino alla maledetta mattina di appunto 5 anni fa potevo ritenermi la persona piu spensieerrata che esista, dedito al lavoro e alle cose per me importanti come gli amici e la famiglia, con hobby e interessi...
Ma tutto era destinato a subire un cambiamento... una malattia fisica mi ha impedito i primi due anni di stare bene; dolori lancinanti, innumerevoli notti insonni, farmaci su farmaci, interventi chirurgici, ricoveri e svariate visite per accertamenti...risolto dopo tanto penare,almeno in parte questo, credevo che questo incubo era finito, invece era solo l'inizio.
Poco tempo dopo essermi ripreso ho avuto uno stranissimo malore caratterizzato da, capogiri,stordimento,nausea,cefalea,vista e occhi stanchi e faticosi a mettere a fuoco,intorpidimento arti superiori,malessere giornaliero mi sono sentito come se in qualche modo il mio cervello stesse impazzendo....
ho fatto analisi del sangue profilo c piu urine....
tutto ok, ma presenti glicemia bassa e antimicrosomi tiroidei eccessivi.
Dal momento che tutto era ok mi rivolsi (molto probabilmente sbagliando) allo psichiatra che non ha fatto altro che fare nel tempo un elenco infinito di farmaci che non mi sono serviti a nulla. Nonostante le richieste di diagnosi mi licquida con stress ansia e somatizzazioni.
i sintomi rimangono e a questi si e aggiunta una grande paura... quella della depressione e cio che comporta.
Temo che questo in qualche modo sia il mio destino finale... cio mi crea ansia..
non so piu che fare, nonostante riesca a portare avanti le mie attivita,hobby,lavoro etc..sto sempre male fisicamente e in piu spaventato dallo spettro di ammalarmi di depressione...Pergiunta pochi gg fa, nell ambulatorio di medicina generalo incappo in un sostituto che quando le ho chiesto la ricetta per il cipralex mi ha aumentato ancora di piu la paura perche secondo lui una prescrizione simile no propende per ansia ma per depressione, e che per ansia si usano benzodiazepine--se sapevo che andava cosi non ci sarei mai andato..il mio medico di base mi ha detto che non ero affetto da cio che temevo, questo mi ha un po rasserenato ma ancora non ho eliminato questo timore..
Poi per il resto che caratterizza la mia vita non ho di che lamentarmi..
Avrei neccessita di chiedervi se il medico di base a ragione ad imputare il mio timore all ansia o se purtroppo si tratta di depressione?? almeno l'impressione che vi da il mio scritto... grazie mille e auguro a tutti buone feste...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
comprenderà bene che a distanza, senza conoscerla e senza vederla è assolutamente impossibile effettuare una diagnosi o darle indicazioni su eventuali terapie (tenga presente che gli psicologi, non essendo medici, non si occupano di farmaci) .
La situazione è forse un po' confusa e per capire cosa fare, sarebbe meglio far chiarezza.
Si rivolga di persona ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnostica e agisca di conseguenza.

Auguri di buone feste anche a Lei.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto..
Appena possibile parlerò con uno psicologo..
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Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
Gentile Walter

da ciò che riferisce sembra che la malattia fisica manifestatasi 5 anni fa sia stata come 'un fulmine a ciel sereno' per lei. E' comprensibile che questo possa aver influito sulle sue sicurezze.
Non ha menzionato il tipo di malattia fisica che ha avuto nel periodo e saperlo potrebbe aggiungere informazioni, in questo caso.
Cmq immagino che questo evento abbia avuto delle conseguenze sia a livello della sua autostima che a livello interpersonale in qualche modo, dato che ha interrotto un momento della sua vita 'spensierato'.

Rispetto al suo malore, sembra mostrare una sintomatologia molto fisica.
Non è chiaro il motivo per cui lei sia andato dallo psichiatra. E' stato inviato da qualcuno?

<ho fatto analisi del sangue profilo c piu urine....
tutto ok, ma presenti glicemia bassa e antimicrosomi tiroidei eccessivi.>
Da quanto riferito da lei le analisi sono ok, ma rispetto alla glicemia bassa e agli antimicrosomi tiroidei sembra non abbia approfondito più di tanto con il suo medico.

Tornando alla sua domanda, o meglio al suo dilemma, non è possibile fare diagnosi attraverso un consulto on line, per cui le suggerirei di rivolgersi di persona ad uno/a psicologo/a, con cui poter effettuare una valutazione e riuscire eventualmente a venire a capo di questo che rappresenta per lei un dilemma in questo momento.
Tanto più che il quadro non sembra supportato da informazioni chiare e complete e lei ne sembra alquanto disorientato.

un cordiale saluto





Dr.ssa Marisa Sciancalepore
Psicologa clinica

[#4]
dopo
Utente
Utente
Sperando di non annoiarla le racconto un Po la cosa più nel dettaglio.
La malattia fisica diagnosticata era una tubercolosi testicolare dx e alle vie urinarie
Mi e stata diagnosticata un Po tardiva in quanto alcuni esami parevano negativi.
Si tutto improvvisamente avvertendo una lieve dolenza all inizio poi quando sono andato al bagno espellevo più sangue che urine, di corsa al ps e ricovero poi finalmente dopo aver capito il ceppo infettivo sono passato in quarantena in malattie infettive.
Dopo 2 mesi sono stato dimesso con la terapia domiciliare (prima di trovare il pesticida giusto sono stati indispensabili vari tentativi) pochi mesi dopo un ennesimo problema testicolare.. Torsione del testicolo sx preso in tempo anche se l organo e rimasto ipertrofico ma almeno e vivo.
Gli antibiotici mi hanno anche fatto guarire ma gli effetti collaterali sono stati notevoli, uno in particolare forte scuamazione della pelle nelle aree infette..Che pian piano si sta ancora risolvendo.
Detto così può sembrarvi normale amministrazione ma non e stato affatto semplice..
Si, dice bene, un fulmine a ciel sereno che in qualche modo ha un Po modificato il mio essere.
Non nascondi che la cosa mi ha messo a dura prova ma pareva essere superata in tutti i sensi.
Ma il peggio doveva ancora arrivare, il malore descritto in precedenza in maniera continua..
Ad oggi fortunatamente alcuni sintomi quali capogiri, cefalea, intorpidimento alle mani sono spariti con molto riposo e alimentandomi in maniera più completa.
Persiste un malessere fisico un Po vago che per rendere l idea assomiglia ha un senso di mancamento quando la pressione e sballata, ma nel mio caso e ok.
Mi sono rivolto allo psichiatra perché il medico mi ha fatto l impegnativa per quel tipo di visita.
Nonostante non ci sia una diagnosi standard e orientato alla sfera ansiosa. Reputando il malessere fisico come somatizzazione.
Il medico generico finora non si esprime più di tanto neppure per la glicemia e i Tpo.
I farmaci assunti per l ansia non mi sono stati di aiuto e non vorrei assumerne più, ho chiesto la dismissione graduale al prescrittore e ora e in atto.
Ma in qualche modo temo di ammalarmi di depressione nonostante mi si dica che il mio quadro e tipico di una forma ansiosa e che la depressione e molto diversa da ciò che ho io e dai miei sentimenti e comportamenti..
Questo un Po mi ha rasserenato ma la paura un Po e restata.
Pian piano ho ripreso in mano la mia vita normale ho tempo da dedicare ai miei amici, la mia famiglia,al mio cane,hobby in particolare il collezionismo che mi appassiona da tanti anni, lavoro etc.. Ciò mi fa sentire vivo e un Po più rilassato e sano..
Ma ancora non ho risolto tutti i sintomi e il mio dilemma..
Non chiedo un parere farmacologico o una diagnosi online ma solo se possibile un vostro punto di vista qualificato di chi conosce i processi emotivi della persona..
Non si se serve ma non ho patologie importanti di qualunque disciplina da aggiungere, non bevo alcolici e non uso droghe, non ho mai avuto problemi di diversa natura psichiatrica o anche di ansia.
Non ce presenza familiare per disturbi mentali. Mi scuso per il poema e vi ringrazio ancora..


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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore, premesso che spesso le forme ansiose vengono affrontate a livello psichiatrico anche con antidepressivi senza che questo significhi una diagnosi di depressione, ma solo una componente depressiva, vorrei capire meglio la sua paura della depressione. La storia clinica che ha affrontato l'ha certamente confrontata con dei vissuti non facili che hanno agito a vari livelli. Le emozioni che ha provato non indicano pero' alcuna malattia psichiatrica. Probabiilmente il medico di base l'ha indirizzata da uno psichiatra per fornirle una terapia farmacologica più' competnte e cio' e" serio, ma avrebbe potuto suggerirle anche una psicoterapia a mio avviso opportuna per elaborare i vissuti relativi alle sue traversie cliniche che avrebbero necessitato degli slpazi di riflessione grazie ai quali sarebbero state evitate le somatizzaziini che ora presenta . Il consiglio che ritengo di offrirle e' percio' di praticare tale psicoterapia con fiducia. Saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Avrei neccessita di chiedervi se il medico di base a ragione ad imputare il mio timore all ansia o se purtroppo si tratta di depressione??
>>>

Senza pretese di esaustività, dato che a distanza e senza conoscerla si può sbagliare, è possibile che il medico di base abbia ragione. Almeno da ciò che scrive. Quando c'è paura delle malattie si tratta più facilmente di ansia. Che però potrebbe coesistere insieme a sintomi di altro tipo.

Come vede la risposta l'ha avuta, ma se a causa della sua incertezza si sentirà ancora più in ansia, questo dovrebbe dirle qualcosa.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Esposito
Per capire meglio la paura della depressione le dico che e un male che in qualche Modo mi sembra come un punto di non ritorno
Molto pesante e capace in qualche modo di rendere la vita un inferno con i suoi sintomi e la sua durata e l impatto sulla vita delle persone.
Probabilmente e dettata dal voler ritornare a stare bene e incappando in questo male tutto diventerebbe quasi impossibile.
Anche il legame con i medici in qualche modo influisce perché e una spirale farmacologica che spazia da dosi,farmaci,appuntamenti senza mai arrivare a un punto e quindi ad un beneficio.
Il medico di base non ha mai espresso un parere riguardo un consulto psicologio o se la situazione e affrontabile con un intervento psicoterapico... Ma ne parlerò.
Per voi i miei timori possono sembrare si eccessivi ma anche banali..

Gentile dottor santonocito
Apparte i sintomi descritti, mi ritengo comunque abbastanza speranzoso bel riuscire a risolvere, non provo sentimenti di rabbia,tristezza profonda, ma in Po di frustrazione anche perché dopo anni mi ritrovo sempre al punto di partenza nonostante io mi sia fidato del medico psichiatra e delle sue prescrizioni,ho sopportato gli effetti indesiderati dei farmaci confidando in un loro beneficio ma niente..
Non ho la tendenza a preoccuparmi di ogni cosa in maniera eccessiva..
Ma il mio timore probabilmente consiste in una sorta di conflitto tra il voler tornare "sano" sotto tutti gli aspetti e il fatto di non riuscire nonostante numerosi tentativi di intervento..
A ciò ho dato il nome di paura della depressione. Se ho ben compreso un sentimento di paura e più caratteristico Dell ansia che della depressione, questo mi rasserena perché, pur considerando il limite telematico, e perché il medico che in teoria doveva fare diagnosi e terapia ha fatto sempre e solo l ultima..
Ci ringrazio molto e vi auguro un buon 2012

[#8]
Dr.ssa Marisa Sciancalepore Psicologo 119
<Non chiedo un parere farmacologico o una diagnosi online ma solo se possibile un vostro punto di vista qualificato di chi conosce i processi emotivi della persona..>
In realtà si tratta proprio di 'processi emotivi', come lei ha riferito.
I farmaci antidepressivi che le ha dato il suo psichiatra sembra abbiano fatto ciò che dovevano fare, in riferimento ai suoi sintomi debilitanti, facendoli regredire (capogiri, cefalea, intorpidimento alle mani e..)
Nello stesso tempo la terapia farmacologica non può essere rimedio anche per quei 'processi emotivi' che hanno avuto luogo durante il periodo dei 5 anni riferito, per cui sarebbe utile un intervento psicoterapeutico.

Ora sta avvertendo l'esigenza di occuparsi proprio di quei suoi aspetti emotivi trascurati, la cui risoluzione finora sembra aver affidato ai farmaci antidepressivi, come da suggerimento del suo medico, e finendo per parlare il linguaggio delle 'somatizzazioni'.
Pertanto ciò che lei riferisce è motivato da tutto un insieme di aspetti, dei quali quello psicologico ha una certa importanza ma è stato trascurato in primis da chi glielo doveva suggerire, data anche la sua giovane età e le implicazioni dell'evento patologico che l'ha interessata in questi anni. Questo quindi non vuol dire che lei sia depresso, ma che ha bisogno semplicemente di poter parlare dei suoi 'processi emotivi' con chi può accoglierli adeguatamente.
Ne parli con uno psicologo e ci faccia sapere il seguito, se lo ritiene opportuno.

un cordiale saluto e auguri anche a lei per il nuovo anno.
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