Come riuscire a superare questa situazione, questo blocco??

Salve dottori,

ho 19 anni e non ho mai avuto una ragazza. Sono molto estroverso con i miei amici, ho anche amici che sono pieni di ragazze, e’ che con loro sono timido, soprattutto al primo approccio (che e’ quello piu’ importante). Non credo di essere brutto, non sarò il fico di turno, ma sono intelligente, simpatico, ho tante qualita’ che pero’ le ragazze non riescono a vedere o che io non riesco a fare vedere. Non pensate che non ci ho provato: ho tentato con un sacco di ragazze, ma ho preso sempre pali. Mi sento anormale, nessuno si immaginerebbe mai che non ho mai avuto una storia e mi sento anche un po' frustrato, per la troppa SFORTUNA. E' vero che sono un po' bloccato con le ragazze, ma non è possibile che con tutte quelle con cui ho tentato (un bel po') mi sia andata sempre male. Quando vedo gli altri (anche bambini di 11 anni che già si slinguazzano) mi viene una rabbia e mi chiedo cosa abbia in meno degli altri per non avere diritto a 19 anni a divertirmi anch'io con una ragazza. La situazione, poi, va sempre peggiorando: se prima, nonostante gli insuccessi, continuavo a provarci con altre, i continui insuccessi mi frenano e sono arrivato al punto in cui non riesco nemmeno spiccicare due parole con una ragazza. Mai i miei amici penserebbero questo perche', come ripeto, sono un tipo molto aperto, socievole, scherzoso. Sono cosciente del fatto che queste cose non siano cose importanti, so chi sono e le mie qualita' ma, a questo punto, non so se il problema sono io che non riesco a conquistare una ragazza o sono le ragazze di oggi che vogliono solo ragazzi sicuri di se'. Per avere la sicurezza di se stessi (almeno in questo ambito), bisogna fare esperienza, nessuno nasce pronto e seduttore. Non sono appiccicoso, ci provo nella giusta maniera, prendendo esempio dai miei amici. Provo anche a fare un po' il prezioso (mi hanno detto che funziona), ma non mi cerca mai nessuna, se non cerco io per primo.Non credo che mi stia creando troppi problemi, l'unica cosa che so e' che quando vedo delle coppie mi sale un'invidia che non riesco a descrivere. Sono molto meglio di certa gente e, nonostante questo, vedo ragazze che stanno insieme a dei cretini. Mi hanno consigliato i miei di aspettare e che le cose arrivano quando meno me l'aspetto. Beh, sono passati circa quattro mesi e non e' successo proprio niente. Credo che uno le occasioni debba crearsele da solo e su questo non ho rimpianti. Ci ho provato con molte ragazze (non contemporaneamente), ma continuare ad espormi a continue delusioni non mi sembra il caso. Che mi consigliate di fare? Come devo affrontare questa situazione che, benche' non importante, nella mia mente sta avendo sempre un peso maggiore? Ho 19 anni, vorrei avere le mie prime esperienze sessuali, poter volere bene ad una ragazza ed essere voluto bene. Ho una famiglia bellissima, con cui parlo e c'e' un intenso dialogo, ma snobbano questo problema, dicendo che sono cavolate e non devo farmi condizionare dalle donne. Hanno ragione, ma, la mia situazione non e' semplice. Grazie in anticipo, cordialita'.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, quando dici "sono le ragazze di oggi che vogliono solo ragazzi sicuri di se'"
lo dici perchè credi di essere o mostrarti insicuro con loro?

Hai idea di cosa potrebbe accadere di "critico" quando ti avvicini a una ragazza che ti piace? Cioè tu come stai?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per la celere risposta, dottoressa Cileci. Come ho scritto prima, sono sicuro di me, o, almeno, credo di esserlo. Dopo, pero', essere stato costantemente rifiutato da tutte le ragazze con cui ci ho provato (o perche' non ero il loro tipo, o perche' mi vedevano solo ed esclusivamente come amico), non riesco piu' a parlare con disinvoltura con una ragazza come facevo prima. Sono cosciente, quindi, del fatto che la situazione e' peggiorata e non voglio che diventi qualcosa di patologico. Ho 19 anni, amo la vita, amo stare con gli amici e vorrei avere una vita sessuale come gli altri ma, ripeto, se legge bene la mia storia, sono stato davvero sfortunato e non so a chi addebitare questa sfortuna. Probabilmente, un po' di colpa e' mia, che sono un po' timido, ma credo sia normale visto che non ho mai avuto alcuna esperienza. Cosa mi consiglia di fare, dottoressa? Cosa mi consiglia di fare per uscire da questo tunnel che sembra non avere via d'uscita?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Vale la pena capire davvero cosa accade nell'interazione con le ragazze e quanto gli insuccessi pregressi ti stiano influenzando. Non significa che hai qualcosa che non va come persone. Un po' di sfortuna potrebbe starci (magari persona sbagliata e momento sbagliato...ma non possiamo piacere a tutti ^___^). Però non tutto dipende dalla sfortuna, altrimenti la vita sarebbe davvero difficile.

"un po' di colpa e' mia, che sono un po' timido, ma credo sia normale visto che non ho mai avuto alcuna esperienza"

Questo è certamente normale, ma anche i modi di corteggiare una ragazza sono imparabili. Però quando dici che sei timido perchè non hai avuto esperienze intendi anche un po' impaurito (da esperienze nuove e sconosciute, da un ipotetico rifiuto)?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Si'. Se prima, fino a qualche anno fa, l'idea di un rifiuto non mi interessava tanto, ora, a 19 anni, ho paura di essere rifiutato, ho paura che un altro (eventuale) no pregiudichi il mio ego. Inzialmente, non sapevo corteggiare una ragazza ma, grazie a qualche dritta di alcuni miei amici, posso dire che ora corteggio in maniera standard, come fanno tutti, senza essere troppo appiccicoso. Guardi, dottoressa, se lei mi vedesse, non immaginerebbe mai che non ho mai baciato una ragazza (non sto ritenendo questo un qualcosa di invalidante, per carita'). E' vero, non possiamo piacere a tutti, ma, dopo che uno ci prova con una trentina di ragazza, qualche domandina se la pone. Io credo che la sola e importante causa sia il fatto che le ragazze mi vedano ora molto insicuro, impaurito quando provo a parlare ecc. e questo non attrae una ragazza. Mi rendo conto che piu' tempo passa, piu' diventa peggio ed ho paura che questa cosa possa pregiudicare le mie relazioni con il sesso opposto nel futuro, anche nel lavoro. Voglio che questa cosa non mi accada piu', voglio e devo trovare l'antidoto a questo. Qual e', dottoressa?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Leggendo il tuo messaggio ho avuto la sensazione di qualcosa di meccanicistico nella tua ricerca di una ragazza. Come di una meta che desideri perche' pensi sia tuo diritto averla ma niente di più'. Se questa sensazione che ho avuto io 'passasse' anche alle tue amicizie femminili certo non costituirebbe un fattore seduttivo da parte tua. Cio' che determina l'attrazione, molto spesso, per non dire sempre risponde a qualcosa di irrazionale, di istintivo
che echev e'' iimpossibile normalizzare Puo' darsi che ci siano delle inconsapevoli difese che si erigono quando ti rapporti con l'altro sesso e ti inducono, sempre inconsapevolmente, ad assumere atteggiamenti atti a tenerti al riparo dalle relazioni reali con l'altro sesso. Tali meccanismi sarebbero poi razionalizzati con le spiegazioni circa la sfortuna etc. Prova a inquadrare la questione sotto quessto aspetto se credi, riflettici un po' sopra e fammi sapere, se vuoi.
Buon lavoro!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, parli di paure. Ad esempio la paura di essere rifiutato. Chiaramente una paura del genere paralizza o almeno, come tu stesso riconosci, ti fa apparire un po' insicuro agli occhi dell'altro, anche in conseguenza agli insuccessi.

Ma la paura di non piacere, di essere rifiutati, ecc... è condivisibile, non sei l'unica persona a provare questa emozione. Soprattutto davanti alle prime esperienze. L'antidoto è superare queste paure. E' vero che per superare qualcosa che ci fa paura dobbiamo affrontarlo e quindi fare quella cosa (ad es. se si ha paura a guidare l'auto, con un graduale esercizio di guida, si cerca di sciogliere tali paure). Tuttavia se si fanno determinate cose senza imparare a non averne più paura, la vita diventa anche meno divertente.

Inoltre la paura di non piacere e di essere rifiutato hanno a che vedere con l'immagine che hai di te stesso. Perchè dovresti essere rifiutato o non piacere?

Per comprendere questo e superarlo potrebbe essere utile qualche colloquio con uno psicologo presso il consultorio della tua zona. Ci hai mai pensato?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
No. Andare da uno psicologo per confidare il mio problema lo trovo ridicolo. Farei una figuraccia. Non lo so perche' dovrei essere rifiutato: come ha detto saggiamente lei, molti uomini (anche adulti), nonostane l'esperienza, sono timidi con le donne. Il problema credo che sia che le ragazze di oggi sono ancora piu' selettive al riguardo. Comunque, mi dispiace per la situazione in cui mi trovo, ma so che ci posso riuscire, sono consapevole che sono capace a superare questo blocco. Sono sicuro che quando avro' una ragazza, la maggior parte dei miei blocchi e delle mie paure andranno via, almeno spero. Mio zio mi ha confidato che mio padre ha avuto la prima ragazza a 18 anni e che anche lui era molto timido con le ragazze e un po' sfigatello(non ho mai affrontato questi discorsi con mio padre perche' non vuole parlare delle sue storie antecedenti al matrimonio e perche' ritiene che la mia frustrazione sia da perdenti e, per un verso, devo ammettere che ha ragione) e che poi, dopo la prima ragazza, gli e' venuto tutto molto piu' facile ed e' diventato un playboy, tanto che lo cercavano cosi' tante ragazze che doveva mandarle via. Se ce l'ha fatta mio padre, se ce la possono fare gli altri, posso farcela anche io. Per rispondere alla dottoressa Esposito, non cerco una ragazza per raggiungere un obiettivo; cerco una ragazza perche' voglio uscire e avere una relazione con una persona del mio sesso opposto, credo sia anche un bisogno fisico-fisiologico alla mia eta' con gli ormoni alle stelle. Potrebbe essere che io alzi una difesa involontaria, ma e' appunto involontaria, e' la paura di avvicinarimi per baciarla ed essere rifiutato, ma, come ripeto, credo sia normale dato che non ho mai avuto nessuna esperienza. Nessuno e' nato pronto. Sono stato molto sfortunato, non sto a raccontare la mia storia dettagliatamente, ma e' cosi'. Sono fiducioso che, pero', la ruota della fortuna giri anche per me. E' vero, forse e' diventata una fissazione, ma non posso farci niente. Sono anche molto lunatico: ieri sera pensavo molto a questa cosa e ho chiesto questo consulto, ci sono momenti in cui invece mi sento sicuro di me e non valuto molto questa cosa. Probabilmente, ne sono io stesso consapevole, devo ancora cercarmi un'identita'. E' vero, voglio al piu' presto avere una ragazza, poterla tenere per mano, poter scambiarci coccole. ma questo non significa che consideri le ragazze un oggetto: non sono questo tipo di ragazzo. Comunque, dottoresse, prima non volevo offendere la vostra categoria: non vado da uno psicologo perche' credo sia opportuno risolvermi questa cosa da solo. Ho scritto per avere un consiglio, per sfogarmi anche con qualcuno e vi ringrazio delle vostre risposti esaurienti e veloci. C'e' una ragazza che mi piace e un mio amico me la fara' conoscere domani. Non so che tipo e', sembra dolce ma si vede che e' una che ha esperienza con i ragazzi. Cerchero' di essere piu' naturale possibile e di uscire fuori il mio vero carattere: ovvero la parte scherzosa, allegra e divertente. Poi quello che verra', verra'. Siccome e' una che ha esperienza e dato che nel passato ho avuto occasioni per baciare delle ragazze che mi volevano e che, a causa della mia insicurezza, non si sono piu' interessate a me, voglio provare a baciarla alla prima occasione utile. Voi, che dite? Grazie di tutto, cordialita'.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Andare da uno psicologo per confidare il mio problema lo trovo ridicolo"

" papà [...] ritiene che la mia frustrazione sia da perdenti"

Quello che hai dichiarato qui non è nè ridicolo nè da perdenti.
Dici che vuoi uscirne da solo. Sai anche come?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Beh, a dire il vero no. O, per lo meno, non ne sono sicuro. Credo che la soluzione a questo pseudoproblema sia relazionarmi con una ragazza. Mi dispiace se in qualche modo sia stato offensivo, davvero, non volevo. Mio padre, forse, me lo dice per spronarmi e per fari si' che io non stia male. Lei, come mi consiglia di uscirne? Potrei anche andare a consultare uno psicologo, ma dove li prendo i soldi? Se dicessi a mia madre che vorrei andare da uno psicologo inizierebbe a farmi mille domande. Uno psicologo, secondo lei, potrebbe essere una reale soluzione al mio problema? Che mi consiglia di fare, dottoressa?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Credo che non va bene considerare "ridicolo" un problema che ti mette in qualche modo a disagio. I problemi non sono ridicoli. Sono problemi che necessitano di una soluzione. Non mi riferivo ad altro né mi sento offesa, era chiaro il tuo intento.
Così come sentirsi frustrati non è mai da perdenti. Capita di sentirsi frustrati in determinate situazioni o momenti della vita.

Come ti dicevo sopra, potresti anche fare dei tentativi ma probabilmente c'è qualcosa che sfugge e che ti impedisce di relazionarti nel migliore dei modi (magari i timori che ti inibiscono, ecc...). Invece sarebbe importante che tu riuscissi a diventarne consapevole.

Qualora decidessi di consultare uno psicologo puoi rivolgerti all'ASL o ai consultori di zona.

Saluti,
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie mille, dottoressa. Riflettero' su cio' che mi ha detto. La terro' aggiornata, se vuole. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
non c'è nulla di ridicolo nel confidare le sue difficoltà ad un professionista, che per mestiere e formazione, è deputato all'ascolto in assenza di giudizio.
Qualche colloquio psicologico, potrebbe aiutarla a sbloccare questa situazione di impasse, che il tempo sembra cronicizzare e danneggiare la sua autostima.
Le allego, un mio artciolo, sulla prima volta al maschile, sperando possa servirle.
Per ulteriori approfondimenti sulla sesusalità, legga pure il mio blog.
Saluti

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie, dottoressa Randone. Il suo articolo e' molto interessamte e rispecchia esattamente tutte le mie paure. Probabilmente, se fosse tutto troppo facile, perderemmo anche il gusto di vivere, l'essenza dell'esistenza. Riguardo ad un eventuale consulto, come mi hanno consigliato lei e le altre sue colleghe, ci pensero'. Ho visto che esercita nella citta' in cui vivo; magari, qualora decida di affrontare questo problema con uno psicologo, la contattero'. Grazie di tutto, cordialita'.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di esserla stata utile.
Cari auguri