Depressione da fumo

buonasera.
Sono al 4 mese di astinenza dalle sigarette, purtroppo le cose non stanno andando come il previsto. Dopo i primi tempi piuttosto duri ma prevedibili si è ben presto aggiunta una sensazione di tristezza o depressione che mi arriva ciclicamente settimana si settimana no all'incirca e mi resta addosso per diversi giorni vanificando tutti i miei sforzi e le mie motivazioni a smettere. Non ero un forte fumatore ma quelle 10 sigarette mi mancano ancora tantissimo e temo che mentalmente non sia ancora pronto per smettere. Sono molto avvilito da questa situazione perchè il continuo deprimermi (considerate che sono sempre stata una persona positiva ed entusiasta della vita) ha abbassato notevolmente la qualità della mia vita e mi sto' sempre più convincendo di aver preso questa scelta con troppa superficialità e di non essere davvero pronto e di aver solo contribuito a creare un nuovo problema ben più grave e di difficile soluzione ! Mi piacerebbe avere un vostro parere a riguardo
cordialmente
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signore,

la scelta di smettere di fumare non può essere che positiva e i benefici di questa decisione ricadono sulla salute di tutto il suo organismo.
E' quindi importante che le rimanga in mente questo punto fermo.

E' però anche importante sottolineare che le sigarette svolgeono diverse funzioni per le persone che ne fanno uso, a seconda dell'interpretazione che danno al loro consumo: qualcuno si sente rilassato e "tranquillizzato" quando fuma, mentre altri si sentono rinvigoriti.

A lei che effetto faceva fumare?

Ci può anche dire qualcosa di più sul "senso di depressione" che prova ultimamente?
Riguarda l'impossibilità di fumare e il fatto che le sigarette le mancano, o è una vera e propria flessione del tono dell'umore, con relativa perdita di interesse per le attività che svolge abitualmente?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 173 3
Gentile utente,
come mai ha deciso di smettere di fumare?
Cordialmente

Dr.ssa Verena Elisa  Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
In tutta franchezza, mi risulta difficile credere che una depressione possa essere provocata dalla mancanza di 10 sigarette. Deve esserci probabilmente qualche altro fattore che si sta aggiungendo all'aver smesso di fumare, che le sta mettendo i bastoni fra le ruote.

Può dirci se ci sono eventi o situazioni che potrebbero aver contribuito al peggioramento dell'umore?

Oltretutto sono proprio i fumatori non incalliti come lei, che non fumano pacchetti interi al giorno, quelli che hanno maggiori probabilità di non risentirne, una volta smesso.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quando si decide di smettere di fumare, è importante avere una forte motivazione e onorare questo impegno (anche verso gli altri, perchè magari alle persone a Lei vicino il fumo può dare fastidio, ma è indispensabile circondarsi delle persone che Le vogliono bene e che possono fare il tifo per Lei incoraggiandola e sottolineando i Suoi successi), ma è anche importante non essere sprovveduti perchè bisogna prevedere che, tolta la gratificazione, rimarremo senza un piacere cui eravamo abituati e...dipendenti (anche per il gusto che il fumo dà). Una scelta presa con superficialità o con l'entusiasmo del momento in genere non promette nulla di buono.

Io ritengo che dovrebbe fare un elenco dei pro e contro: perchè smettere di fumare e perchè NON smettere? Vedo per esempio che Lei è un po' sovrappeso, se i dati inseriti sono corretti. Oltre i chili in più, anche il fumo non aiuta, per esempio, se va a fare una passeggiata. Sente il fiatone? Provi ad immaginare come si sentirà tra qualche mese quando si sarà completamente "disintossicato".

Scelga una persona di fiducia e che Le vuole bene con cui condividere i Suoi stati, ma anche la Sua decisione e la Sua motivazione. Chieda a questa persona cara di monitorare i Suoi sforzi e di fare una sorta di "contratto", in cui Lei si impegna a rendere conto a questa persona. La persona che sceglierà avrà anche il compito di incoraggiarLa lungo il percorso (è meglio fare le cose insieme, ci si deprime molto meno!)

Quindi da una parte è giusto gratificarsi per lo sforzo che sta facendo (per esempio: quanti soldi ha risparmiato in questo momento non comprando le sigarette? Utilizzi quei soldi per farsi un bel regalo!), dall'altra è giusto lavorare su aspetti emotivi.

Per esempio potrebbe tenere una sorta di diario di bordo di questa esperienza senza fumo e annotare i Suoi stati d'animo (sia negativi che positivi), ma anche se non riesce a resistere alla tentazione e, soprattutto, se Le capita o Le capiterà di cedere alla tentazione. A quel punto non è tutto perduto. Soltanto dovrebbe capire che cosa ha fatto sì che scegliesse il fumo come strategia: era nervoso? aveva semplicemente voglia di una sigaretta? aveva voglia di trasgredire? ecc...

Se il Suo medico di base è aperto a queste problematiche può parlarne anche con lui e sarebbe importante che Le spiegasse bene come funzioniamo quando fumiamo e cosa accade al corpo quando togliamo il fumo (magari Lei si sta spaventando non conoscendo le normali reazioni del Suo corpo).

Oppure può chiedere un parere a uno psicologo, meglio se di formazione cognitivo-comportamentale, con cui potrà impostare un piano d'azione salutare, "leggendo" meglio ed elaborando i Suoi stati emotivi e perseguendo i Suoi obiettivi.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
dopo
Utente
Utente
prima di tutto vorrei ringraziarvi tutto per le vostre risposte, non mi aspettavo tanto.
Ora passo a rispondere alle domande, saro' prolisso purtroppo, non annoiatevi:
- ho smesso per diversi motivi ma l'unico vero motivo è la paura di contrarre in futuro qualche terribile malattia, tutto il resto (+ soldi, odore, ecc.) erano aspetti per me trascurabili.
- Per me fumare era davvero un piacere, lo era sempre proprio perchè non esagerando non avevo grandi problemi fisici, la prima dopo il caffè al bar, la sera finito il lavoro, durante l'aperitivo con gli amici o le lunghe chiacchierate, lo associavo a bei momenti di relax.
certo quando esageravo ricordo che la mattina mi svegliavo pesante, ricordo il catarro appena sveglio praticamente cronico e il fiato corto, oggi, dopo 4 mesi, riesco a fare sport molto meglio (pratico tennis e calcetto) e questo è uno degli unici aspetti veramente positivi che ho riscontrato.
- in famiglia fumo solo io, mia moglie mi sostiene tantissimo ma capisce le mie difficoltà e mi ha visto in questi mesi soffrire percui accetterà anche il mio eventuale ritorno al fumo. mio figlio è troppo piccolo per capire.
- Forse ho usato impropriamente il termine "depressione", non ho esperienze a riguardo, cerchero' di spiegare meglio, questa tristezza che mi è venuta addosso è sfociata, intorno al mese di astinenza, in due giorni di vera e propria crisi, ho pianto per tutto il giorno (non lo facevo da più di 20 anni) e non riuscivo a tirarmi fuori da questa profonda tristezza, so' che non era mancanza fisica delle sigarette ma sono sicuro al 100% che la causa è questa continua privazione, dopo essere stato meglio pensavo che il peggio fosse passato, ma dopo una settimana-10 giorni si è ripresentata la crisi, sto' sveglio ore di notte e penso continuamente e mi torturo, non è mai come quella volta ma comunque quando arriva l'unico pensiero che ho è di voler ritornare al buonumore che avevo e ho sempre avuto, anche se questo significa dovermi quasi imporre di tornare a fumare.
- prima di smettere mi ero stilato una lista di motivi percui smettere e continuo a guardarla, ogni giorno penso alle sigarette diverse volte e sta' diventando un'ossessione, stamattina, per la prima volta (me ne vergogno un po') mi sono fermato al solito bar e ho fumato una sigaretta, la prima dopo 4 mesi, la sensazione è stata stranissima ma non sgradevole, ora sono ad un bivio.
Mi piacerebbe poter fumare solo in quelle occasioni speciali, oppure solo la sera ma temo che alla fine potrei riprendere la routine del fumatore e non voglio.
- per il peso sono piuttosto muscoloso quindi il mio peso forma è 80 kg, oggi sono in sovrappeso in quanto, negli ultimi mesi ho dovuto compensare con il cibo la mancanza e ora sto facendo una dieta per rientrare nel peso giusto ma è l'ultimo dei miei problemi attualmente, non sono certo grasso.
Spero di essere stato esauriente, il quadro è questo.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La deflessione del tono dell'umore non puo' affatto essere astinenza fumo correlata.
E' possibile, che ci siano altri fattori concomitanti al suo progetto, che inficiano il suo umore e che lei non legge nella sua giusta luce.
Dieci sigarette al giorno, sono pochissime, ma da quanto leggo di lei, le associa a grande benesse e piacere, addirittura augurandosi di correlarle in futuro a momenti speciali.
A volte le dipendenze, nascondon altre lacune, forse un aiuto psicologico, potrebbe aiutala a non mollare, dopo tanta fatica e determinazione.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> sono sicuro al 100% che la causa è questa continua privazione
>>>

Potrebbe essere che lei è predisposto agli abbassamenti del tono dell'umore, e che le sigarette fossero uno dei mezzi con cui li teneva a bada.

In altre parole, non sarebbe l'aver smesso di fumare ad averla buttata giù, ma ad aver fatto riemergere una tendenza che magari c'era anche prima. È solo un'ipotesi, a distanza non si può far di più.

Cordiali saluti
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"l'unico pensiero che ho è di voler ritornare al buonumore che avevo e ho sempre avuto, anche se questo significa dovermi quasi imporre di tornare a fumare"

Sembra che lei attribuisca al fumo la capacità di metterla di buon umore, mentre non è ovviamente così.
Penso che in lei ci siano delle convinzioni che la stanno portando a reagire male ad un'ottima scelta compiuta per il suo benessere, e che non può causare le conseguenze che lei sta vivendo.

E' quindi plausibile che un intervento psicologico, a mio parere di tipo cognitivo-comportamentale, potrebbe aiutarla a superare questo momento lavorando sui pensieri che sta eleborando riguardo all'abbandono del fumo, e che sono probabilmenta alla base del suo malessere attuale.

Visto che ha iniziato ad avere più cura di sè stesso posso solo consigliarle di non lasciare l'opera a metà, ma di portarla a conclusione nel miglior modo possibile.
[#9]
dopo
Utente
Utente
a questo punto vi chiedo cortesemente come posso fare a trovare uno psicologo cognitivo comportamentale nella mia zona (bs bg) ? avete qualche nominativo da consigliarmi?
vi ringrazio.
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non possiamo consigliare pubblicamente singoli professionisti, ma se vuole può iniziare a cercare un nominativo all'interno dell'elenco degli iscritti a questa sezione:
www.medicitalia.it/specialisti/Psicologia